Dopo aver fatto il giro del mondo con il suo hole-in-one, Steph Curry ha scritto una pagina di storia vincendo l’American Century Championship sul lago Tahoe in Nevada, conquistando così l'ambitissimo torneo tra le celebrità. Una vittoria festeggiata come un Larry O’Brien Trophy da parte del quattro volte campione NBA, chiusa da un putt "clutch" all’ultima buca lanciando via la mazza prima che la pallina entrasse. E c’è chi crede che possa diventare professionista
Steph Curry non ha mai nascosto la sua smisurata passione per il golf, sport che pratica avidamente ogni estate appena ne ha la possibilità. E dopo un decennio di partecipazioni dell’American Century Championship, il torneo tra celebrità che si tiene sul lago Tahoe in Nevada, finalmente è riuscito a raggiungere uno dei suoi più grandi obiettivi al di fuori del basket: vincerlo mentre era ancora in attività. Curry ci è riuscito grazie all’incredibile hole-in-one alla settima buca nella giornata di sabato, un colpo che ha fatto il giro dei social, e ha suggellato il tutto nella giornata di domenica con un birdie molto difficile alla 10^ buca e soprattutto un eagle alla 18^ per vincere il torneo, lanciando via la mazza prima ancora che la pallina fosse entrata come fa girandosi prima che le sue triple entrino nel canestro — ormai il suo marchio di fabbrica. Un colpo "clutch" festeggiato come fosse un titolo NBA, correndo tra le braccia della moglie Ayesha e facendo volare suo figlio Colin, ricevendo poi il trofeo con un’emozione degna dei momenti migliori della sua carriera in NBA. Con quel colpo che è valso sei punti sotto una versione modificata della formula Stableford, Curry è riuscito a sorpassare l’ex tennista Mardy Fish, in testa per la maggior parte dell’ultima giornata, e la stella dei Dallas Stars di NHL Joe Pavelski, che ha chiuso il podio. Tra i partecipanti più noti anche l’ex lanciatore MLB Mark Mulder (quarto), il quarterback Aaron Rodgers (quinto) e il campione in carica Tony Romo (anche lui ex quarterback) solo ottavo. Tra i 93 partecipanti, la leggenda NBA Charles Barkley ha chiuso 81esimo.
Curry: "Diventare professionista? Nella NBA la vita è bella..."
Curry è il primo golfista di colore a vincere il torneo nei suoi 34 anni di storia e solo il terzo atleta professionista a riuscirci mentre è ancora in attività, il primo da quando ci riuscì il kicker NFL Al del Greco nel 2000 e in precedenza la superstar NHL Mario Lemieux nel 1998. “Non è una cosa che faccio di lavoro, perciò ho sempre solo sognato di poter vincere un torneo del genere” ha detto Curry emozionatissimo dopo la vittoria. “Faccio parte di questo torneo da una decina d’anni e ora ho anche un trofeo per dimostrare che mi merito di essere qui. È piuttosto speciale. Ho colpito bene la pallina da tutto il torneo, perciò sentivo di avere una possibilità. Sull’ultimo putt ero sorprendentemente calmo: gli ultimi centimetri sembravano andare in slow motion”. Essendo lui un tennista amatoriale il premio di 125.000 dollari verrà donato in beneficienza, ma c’è chi pensa che in futuro possa diventare professionista: “Ma non è che Steph Curry è meglio di alcuni golfisti professionisti? Potrebbe passare pro se si concentrasse solo sul golf come fa sulla pallacanestro?” si è chiesto su Twitter l’ex stella NFL Rob Gronkowski. Ma a precisa domanda in conferenza stampa su un possibile ritiro dal basket per giocare a golf, Curry ha risposto con una battuta: “Avete visto i termini del nuovo contratto collettivo? La vita è bella nella NBA in questo momento”, facendo evidentemente riferimento ai guadagni che lo pongono come uno dei cinque giocatori più pagati della lega. Il golf, al momento, può ancora attendere.