NBA, LeBron James si inventa un nuovo ruolo: ora è il Maestro Miyagi di "Karate Kid"

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Al via della 21^ stagione della sua carriera NBA, la superstar dei Lakers (tornata al n°23 sulla maglia) si vede come "il maestro" e ha individuato in Rui Hachimura il suo allievo preferito. "Abbiamo lavorato insieme tutta l'estate: lo chiamo Daniel-san", ha dichiarato, riferendosi ai personaggi principali della famosa pellicola che ha contribuito alla popolarità delle arti marziali

"Karate Kid", l'originale (il primo film di una lunga serie di successo), è uscito al cinena negli Stati Uniti nel giugno 1984, sei mesi prima che LeBron James vedesse la luce in quel di Akron, Ohio. Eppure l'ultima trovata del n°23 dei Lakers (sì, è tornato al suo 23...) riguarda proprio la storia ambientata in California ma di ispirazione orientale che vede protagonisti un maestro di karate e il suo allievo. E in quest'estate gialloviola, se si parla di maestri e di allievi, si parla di LeBron James e di Rui Hachimura, che hanno sostanzialmente trascorso la offseason assieme in palestra, con il giapponese autentica "ombra" della superstar dei Lakers: "Abbiamo lavorato assieme tutta l'estate", ha confermato James. "Vedo un sacco di potenziale in lui. Lo chiamo il mio Daniel-san e io sono Mr. Miyagi". Daniel (Hachimura) è Daniel LaRusso, il ragazzino che viene bullizzato a scuola e che per difendersi accetta i saggi insegnamenti del Maestro Miyagi (LeBron James), l'addetto alle manutenzioni del loro nuovo appartamento che però è anche un asso sul dojo. 

Maestro di narrazione, il n°23 gialloviola sembra quindi averne inventata un'altra per prendere definitivamente sotto la sua ala protrettrice il talento giapponese dei Lakers protagonista di ottimi playoff la scorsa primavera (12.2 punti di media e grandi prestazioni difensive), premiato poi in estate da un rinnovo triennale per 51 milioni di dollari. Anche dalla conferma di rendimento di Hachimura passano le chance di vittoria dei Lakers: LeBron lo sa bene e si è già messo al lavoro per non lasciare niente al caso. Con una incursione a sopresa sul dojo, prima di tornare sul parquet.

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