Oltre a LeBron James nominato MVP del torneo e Anthony Davis dominante con 41+20, ad avere un enorme ruolo nella vittoria dei Los Angeles Lakers c’è anche Austin Reaves, autore di 22 dei suoi 28 punti nel primo tempo. Reaves è riuscito a essere decisivo nonostante l’influenza che lo ha debilitato per tutta la vigilia e durante la partita. "Chi ha avuto un 'Flu Game' migliore, AR o MJ? Parliamone!" ha scherzato LeBron James in spogliatoio dopo il match
In casa Los Angeles Lakers ci sono già abbastanza protagonisti a prendersi la luce dei riflettori, da LeBron James nominato MVP del primo In-Season Tournament della storia a Anthony Davis assolutamente dominante nella finale contro gli Indiana Pacers chiusa con una prestazione alla Shaquille O’Neal. Tra le due superstar gialloviola però si inserisce ancora una volta Austin Reaves, che pur uscendo dalla panchina ha chiuso come secondo miglior realizzatore di squadra a quota 28 punti, di cui 22 nel solo primo tempo quasi per superare il suo massimo stagionale (fermo a 23 prima di questa partita, che però non conta per le statistiche della regular season). A rendere ancora più straordinaria la prova di Reaves sono però le condizioni in cui ha giocato: come ha rivelato Shams Charania di The Athletic prima del match, Reaves era alle prese con un’influenza che lo ha costretto a letto negli ultimi giorni, stringendo i denti e scendendo comunque in campo per dare una mano ai gialloviola per la finale della NBA Cup. La sua prova è stata cruciale per mettere in crisi la difesa dei Pacers che non aveva idea di come contenerlo: nei 28 minuti in cui è rimasto in campo Reaves ha tirato 9/15 dal campo (pur con 0/3 da tre in una serata da 2/13 di squadra per i gialloviola) e soprattutto 10/12 ai liberi, permettendo all’attacco dei Lakers di stabilizzarsi e di rimanere avanti nel match. Dopo la finale, negli spogliatoi, un incontenibile LeBron James ha cominciato a domandare a tutti: "Chi ha avuto il 'Flu Game' migliore, AR o MJ? Parliamone!", facendo riferimento alla celebre gara-5 di finale NBA nel 1997 disputata da Michael Jordan a Salt Lake City in condizioni precarie dopo essere stato alle prese con una intossicazione alimentare. La posta in palio era decisamente diversa, ma anche Austin Reaves da oggi può sfoggiare il suo "Flu Game" per una partita con un trofeo da vincere.