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Mercato NBA, Golden State ci ha provato sul serio con i Lakers per LeBron James

NBA
©Getty

Un retroscena gustosissimo riportato da ESPN: negli ultimi giorni prima della deadline del mercato i Golden State Warriors intavolato una discussione con i Los Angeles Lakers chiedendo LeBron James per farlo giocare al fianco di Steph Curry. La proprietaria dei Lakers Jeanie Buss ha rifiutato l’offerta, ma ha comunque riportato l’interessamento a James e al suo agente Rich Paul — che a loro volta hanno detto di no. Ma non è stata l’unica squadra a farsi avanti per il Re

Ogni deadline del mercato è piena di chiamate folli di cui raramente veniamo a conoscenza, ma ogni tanto qualche chiacchierata è talmente grossa da trapelare alla stampa. L’ultimo caso coinvolge probabilmente due nomi che non verrebbero mai associati l’uno con l’altro se non da rivali: quelli di LeBron James e dei Golden State Warriors. Secondo quanto riportato da ESPN, negli ultimi giorni del mercato c’è stata una finestra di 24 ore definita come “clandestina” in cui la proprietà degli Warriors nella persona di Joe Lacob ha provato a prendere James dai Lakers chiamando direttamente la proprietaria Jeanie Buss, cercando di convincerla a cedere il quattro volte campione NBA per metterlo al fianco di Steph Curry e ravvivare gli ultimi scampoli della dinastia della franchigia sulla baia. La risposta dei Lakers è stata negativa, ma per togliersi ogni dubbio Buss ha permesso ai rappresentanti di Golden State di contattare James e il suo agente Rich Paul per sondare il terreno. Anche da parte del “camp” di James la risposta è stata negativa, non essendo interessati a una cessione per rimanere con i Lakers. Anche le discussioni tra i due capi della dirigenza, Mike Dunleavy Jr. e Rob Pelinka, hanno dato lo stesso esito: i Lakers volevano tenere James e James voleva rimanere ai Lakers, perciò niente di fatto.

Anche Philadelphia ci ha provato per LeBron (e non solo)

Peraltro gli Warriors non sono nemmeno stati l’unica squadra a chiedere informazioni sul Re dopo l’ormai celebre emoji della clessidra pubblicata da James sui social qualche giorno prima della fine della deadline. Anche i Philadelphia 76ers si sono fatti avanti, più come operazione di “disturbo” che altro: secondo quanto riportato infatti il presidente dei Sixers Daryl Morey è solito fare queste chiamate “audaci” alla deadline, tanto è vero che la risposta di Pelinka è stata quella di chiedere informazioni sulla disponibilità di Joel Embiid, mettendo velocemente fine alla chiamata. Morey ha anche contattato i Phoenix Suns chiedendo la disponibilità di Kevin Durant, Devin Booker e Bradley Beal, ovviamente ottenendo un “No” in tutti e tre i casi. Rimane comunque interessante non solo che queste discussioni siano avvenute, quanto che siano trapelate alla stampa: evidentemente chi ha “passato” le informazioni a ESPN aveva interesse a far notare quanto — nonostante tutte le voci — anche James abbia scelto di rimanere a L.A. pur con la possibilità di andarsene. Ancor più interessante, però, sarà quello che accadrà in estate, quando LeBron avrà la possibilità di uscire dal suo contratto con i Lakers e diventare free agent: Golden State e Philadelphia saranno ancora lì pronte a farsi ascoltare dal Re? Lo scopriremo solo tra qualche mese.

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