NBA, risultati della notte: Boston resiste ai 45 di Durant, crollo Warriors senza Curry
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I Celtics vincono il big match contro Phoenix nonostante il massimo stagionale da 45 punti di Durant. Golden State crolla in casa senza Steph Curry, perdendo contro gli Spurs privi di Wembanyama e Vassell. Doncic firma la sesta tripla doppia consecutiva da almeno 30 punti (nuovo record NBA) e vince a Detroit nonostante il miglior Simone Fontecchio della carriera (27 punti). Tutto facile per Denver, vincono anche Clippers, Hornets e Blazers dopo un overtime
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- Serve un ultimo quarto da 29-17 ai Clippers per avere ragione dei combattivi Bulls, conquistando la terza vittoria consecutiva e interrompendo quella altrettanto lunga dei loro avversari. James Harden firma la sua seconda tripla doppia stagionale (e 76^ della carriera) con 14 punti, 11 rimbalzi e 10 assist, armando la mano di Paul George (22), Kawhi Leonard (19) e Norman Powell (18). Agli ospiti non serve la doppia doppia da 24 punti e 10 assist di DeMar DeRozan e quella da 22+11 rimbalzi di Nikola Vucevic
2/13
- Non accenna a fermarsi il momento d’oro di Luka Doncic, che spazza via anche i Pistons con la 16^ tripla doppia della sua stagione. Dallas piazza lo strappo nel terzo quarto salendo a +16, chiudendo poi di fatto i conti con un parziale di 7-0 per aprire l’ultimo periodo e amministrare il vantaggio fino alla sirena finale nonostante gli animi caldi, con Jalen Duren espulso per doppio tecnico dopo aver spinto PJ Washington e acceso un parapiglia tra i 10 giocatori in campo, ma senza rimettere in discussione il risultato
3/13
- Si tratta di una serata storica per Luka Doncic, che diventa il primo giocatore di sempre a realizzare sei triple doppie da almeno 30 punti consecutivamente, staccando Russell Westbrook e Oscar Robertson. Per lo sloveno ci sono 39 punti, 10 rimbalzi e 10 assist, guidando un attacco che può contare anche sui 21 punti di Kyrie Irving e i 17 a testa di Daniel Gafford (7/7 al tiro) e Tim Hardaway Jr (tre triple in fila per chiudere il terzo quarto)
4/13
- Prestazione eccellente da parte di Fontecchio, che uscendo dalla panchina si regala il suo massimo in carriera da 27 punti, frutto di un ottimo 9/13 al tiro (di cui 4/5 da tre punti, tra cui una avventurosa tripla in scarso equilibrio allo scadere dei 24 secondi a fine primo quarto) e 5/5 ai liberi. Neanche i 33 punti con 9 rimbalzi e 10 assist di Cade Cunningham sono però bastati a Detroit, ora ufficialmente eliminata dalla corsa alla post-season
5/13
- Charlotte interrompe una striscia di sei sconfitte consecutive superando i Nets grazie a un secondo quarto da 32-17, godendosi i 24 punti di Miles Bridges, i 23 di Brandon Miller e le doppie doppie di Nick Richards sotto canestro (15+11) e di Vasa Micic in cabina di regia (12 e 10 assist). Il ritorno in campo di Cam Thomas dopo sei gare di assenza è condito da 31 punti, ma non bastano a Brooklyn per evitare di finire a quattro gare e mezza di distanza da Atlanta, dicendo quasi addio alle residue speranze di play-in
6/13
- Pessima sconfitta casalinga per Golden State, che alla prima senza Steph Curry (sostituito da Chris Paul, con Trayce Jackson-Davis in quintetto al posto di Andrew Wiggins) cade contro gli Spurs privi di Victor Wembanyama e Devin Vassell. Keldon Johnson guida gli ospiti con 22 punti e sia Jeremy Sochan che Malaki Branham ne aggiungono 20, tirando 17/33 da tre punti. Agli Warriors non bastano i 27 dalla panchina di Klay Thompson e i 26 di Jonathan Kuminga davanti a sua maestà Roger Federer a bordo campo
7/13
- Dopo due ko consecutivi contro Cleveland e Denver i Celtics ritrovano la vittoria resistendo a una prestazione maestosa di Kevin Durant, rimanendo avanti per tutto il secondo tempo e rispondendo a ogni tentativo di sorpasso degli avversari. Senza Porzingis fermato da un problema muscolare, sono Jayson Tatum (29 punti, 10 rimbalzi e 7 assist seppur con 11/28 al tiro) e Jaylen Brown (27) a farsi carico delle responsabilità offensive, trovando anche 27 punti dalla panchina con Kornet (14), Pritchard (10) e Hauser (3)
8/13
- Senza Devin Booker per la quarta partita consecutiva, serve uno sforzo straordinario da parte di Kevin Durant — che firma il suo massimo stagionale da 45 punti frutto di uno strepitoso 18/26 al tiro (4/7 da tre punti) e 5/7 ai liberi, aggiungendo anche 10 rimbalzi e 6 assist alla sua prestazione. Nè lui né un Bradley Beal da 25 punti riescono però a tenere testa alla squadra col miglior record della NBA, che in questa stagione non ha mai perso tre gare in fila. Buon impatto di Bol Bol dalla panchina con 13 punti
9/13
- Tutto facile per i campioni in carica, che vanno all’intervallo avanti 78-44, si distraggono nel terzo quarto perdendo di 20 (44-24 concedendo il ritorno a -14) e poi chiudono i conti con un altro quarto periodo da 40 punti, approfittando delle tante assenze in casa Jazz per conquistare l’ottava vittoria nelle nove gare disputate dopo la pausa per l’All-Star Weekend. Il migliore per gli ospiti è Keyonte George con 29 punti a cui si aggiungono i 22 dalla panchina di Jordan Clarkson, ma senza Lauri Markkanen non hanno una chance
10/13
- Jokic rimane in dubbio fino all’ultimo non prendendo parte allo shootaround per un problema al braccio destro, ma è regolarmente in campo e gioca la solita partita di grande efficacia (26 punti, 6 rimbalzi e 8 assist con 12/14 al tiro). Il protagonista di serata è però Jamal Murray che realizza una prestazione da 37 punti con 6/9 da tre, trovando anche i 19 di Michael Porter Jr. e i 25 dalla panchina della coppia Christian Braun (13) e Peyton Watson (12)
11/13
- Serve un tempo supplementare, ma alla fine i Blazers riescono a superare i Raptors, ringraziando il ritorno in campo di Deandre Ayton. Il lungo bahamense, fuori per un infortunio alla mano, ha chiuso una super doppia doppia da 30 punti (massimo stagionale) e 19 rimbalzi per interrompere una striscia di tre sconfitte in fila, rendendo inutili i 29 punti di Immanuel Quickley e i 23 di Gary Trent Jr. per gli ospiti, capaci di pareggiare a 7 decimi dalla fine dei regolamentari con Boucher ma crollati nell’overtime
12/13
- Boston ritrova la vittoria e mantiene ampio vantaggio in vetta alla conference, anche perché nessuna delle inseguitrici ha giocato. In zona play-in le sconfitte contemporanee di Brooklyn e Toronto permettono ad Atlanta di dormire sonni più che tranquilli. Eliminate ufficialmente dalla corsa alla post-season sia Washington che Detroit
13/13
- Più movimentata la situazione nella Western Conference: Denver si riporta a mezza gara di distanza dal primo posto, mentre Phoenix scende in settima posizione sopravanzata da Sacramento e ora deve guardarsi le spalle da Dallas. Stesso numero di sconfitte per Lakers e Warriors, con Golden State che torna al decimo posto complici le due vittorie in meno