Mercato NBA, uno scambio da sogno per ciascuna squadra: derby californiano per Butler
Tra poco più di un mese aprirà il mercato degli scambi e tutte le squadre hanno una trade da sogno nel cassetto che proveranno a inseguire. Dal futuro californiano di Jimmy Butler a un perenne All-Star al fianco di Victor Wembanyama, ecco gli scenari ideali squadra per squadra immaginati da Bleacher Report in vista dell'estate 2024
- TRAE YOUNG a New Orleans
- BRANDON INGRAM ad Atlanta
- I giorni di Young in Georgia sembrano finiti, e tra lui e Dejounte Murray la preferenza di coach Quin Snyder sembra andare verso l’ex Spurs. Con la prima scelta assoluta che dovrebbe portare Alex Sarr in squadra, gli Hawks potrebbero sacrificare un All-Star per arrivare a un altro come Brandon Ingram, riequilibrando un po’ il quintetto con un’ala di primo livello che da cinque anni segna almeno 20 punti con 4 assist di media
- TORREY CRAIG a Boston
- JADEN SPRINGER e LA SCELTA N.30 a Chicago
- I Celtics hanno già un roster da titolo, quindi il loro obiettivo è quello di aggiungere giocatori ai margini che possano dare una mano. Da questo punto di vista né Springer né la scelta numero 30 li aiuterebbero più di tanto, mentre Craig fornisce difesa, fisicità e tiro da tre punti per avere un impatto subito, ricoprendo diversi ruoli nel frontcourt
- MIKAL BRIDGES e DENNIS SCHRÖDER a Cleveland
- DARIUS GARLAND a Brooklyn
- Dando per irraggiungibile Mitchell, i Nets potrebbero accontentarsi dell’altra guardia dei Cavs, più giovane e sotto contratto fino al 2028 senza possibilità di uscita. Un giocatore sul quale puntare per ricostruire, ma il prezzo richiesto da Cleveland potrebbe essere alto, a partire da un sostituto (Schröder) e una guardia in grado di cambiarne i destini come Bridges
- SETH CURRY, la NUMERO 42 e UNA SECONDA SCELTA 2026 ai Lakers
- JALEN HOOD-SCHIFINO a Charlotte
- Charlotte non è nella posizione di creare chissà cosa, ma lavorando ai margini può cercare di accelerare la propria ricostruzione. Seth Curry non ne fa parte, mentre ai Lakers potrebbe tornare utile un tiratore di altissimo profilo (43.1% da tre in carriera), facendo una scommessa su Hood-Schifino che fino a questo momento non ha fatto vedere nulla al piano di sopra
- NIKOLA VUCEVIC e ALEX CARUSO a Golden State
- ANDREW WIGGINS, la NUMERO 52 e UNA PRIMA SCELTA 2026 (protetta top-4) a Chicago
- I Bulls vogliono continuare a competere ma qualcosa deve cambiare se vogliono avere risultati diversi rispetto a quelli (mediocri) del recente passato. Appiccicare Vucevic al ben più seguito Caruso permetterebbe loro di allettare qualcuno: Wiggins coprirebbe un buco in ala in termini di ali atletiche ritrovando il suo “Bounce Brother” Zach LaVine dei tempi di Minnesota, oltre a una prima scelta al Draft che fa sempre comodo
- JARRETT ALLEN a New Orleans
- DYSON DANIELS, LARRY NANCE JR. e LA SCELTA N.21 a Cleveland
- I playoff hanno dimostrato che Mobley è pronto a diventare il centro titolare della squadra, rendendo Allen spendibile sul mercato. New Orleans cerca un lungo in grado di accoppiarsi bene con Zion Williamson, perciò ecco che lo scambio può materializzarsi inserendo un difensore perimetrale di ottime prospettive (Daniels) e un idolo di casa come Nance (che ritroverebbe la 22 di papà Larry, già indossata in passato)
- JOSH GREEN a Brooklyn
- DORIAN FINNEY-SMITH a Dallas
- Certi amori non finiscono, fanno giri immensi e poi ritornano: nessuno a Dallas ha dimenticato “DoeDoe” Finney-Smith, ceduto un paio di anni fa sull’altare di Kyrie Irving ma mai veramente integrato a Brooklyn. Per questo i Nets potrebbero scommettere su un’opzione più giovane come l’australiano Green, restituendo DFS ai Mavs — uno dei compagni preferiti di Doncic, che non fa mai male
- MICHAEL PORTER JR. a Toronto
- BRUCE BROWN, KELLY OLYNYK, la SCELTA N.31 e UNA PRIMA SCELTA 2026 a Denver
- Se i Nuggets intendono muovere qualcosa, la scelta più facile è quella di cedere Michael Porter Jr., il più sacrificabile dei membri toccabili del quintetto. Considerando che Kentavious Caldwell-Pope potrebbe lasciare in free agency, riprendere Bruce Brown insieme a un paio di scelte al Draft potrebbe essere una soluzione percorribile. Denver potrebbe richiedere anche Olynyk come cambio finalmente competente di Nikola Jokic
- ISAIAH STEWART, QUENTIN GRIMES e la SCELTA N.5 a Washington
- KYLE KUZMA a Detroit
- I Pistons hanno assoluto bisogno di un 4 competente sui due lati del campo, anche a costo di ceder una scelta in top-5 in un Draft non così talentuoso (visto che hanno ancora tanti giovani da valorizzare a roster). Kuzma risponderebbe al profilo richiesto, anche se l’aggiunta di Stewart e Grimes renderebbe piuttosto alto il prezzo da pagare. Per Washington sarebbe invece il modo migliore di capitalizzare sul proprio giocatore migliore rimasto
- ANDREW WIGGINS a Toronto
- KELLY OLYNYK e JALEN MCDANIELS a Golden State
- Il contratto di Wiggins è quello più spendibile sul mercato, specie perché hanno anche bisogno di abbassare un monte salari astronomico. Con questa mossa scenderebbero da 26.2 milioni a 17.5, salvando svariate decine di milioni in luxury tax, aggiungendo due giocatori utili alla causa come Olynyk (che si adatterebbe alla perfezione agli schemi di coach Kerr) e McDaniels (che pur non avendo la qualità del fratello Jaden di Minnesota, rimane un prospetto interessante)
- DILLON BROOKS, TARI EASON e LA SCELTA N.3 a Portland
- JERAMI GRANT e la SCELTA N.14 a Houston
- I Rockets hanno bisogno di giocatori pronti subito, non di ulteriori giovani da aggiungere a un nucleo già piuttosto acerbo di suo (seppur talentuoso). Portland invece è nel bel mezzo della sua ricostruzione, e aggiungere una scelta in top-3 per un giocatore fuori dai piani a lungo termine come Grant potrebbe essere una soluzione ideale. Brooks e Eason andrebbero aggiunti per motivi salariali e possibilmente girati ad altre squadre per ulteriori asset
- JERACE WALKER e ISAIAH JACKSON a Chicago
- ALEX CARUSO a Indiana
- La cavalcata playoff ha dimostrato che i Pacers sono pronti per competere adesso, ma anche che hanno bisogno di migliorare la loro difesa per potersela giocare sul serio. Jerace Walker non ha mai visto il campo nel suo anno da rookie e Isaiah Jackson solo sporadicamente, rendendoli cedibili in un’ipotetico scambio per Caruso, che migliorerebbe la difesa dei Pacers dal primissimo giorno
- BONES HYLAND a Charlotte
- SETH CURRY e la SCELTA N. 42 ai Clippers
- Tutta l’estate dei Clippers si basa sulla scelta che faranno Harden e George sul loro futuro, perciò in questo caso andrebbero a lavorare ai margini. Un po’ come i cugini dei Lakers, la cessione di Bones Hyland servirebbe per prendere un tiratore affidabile come Curry e un piccolo asset come una seconda scelta al Draft, ma senza chiedere chissà cosa
- AUSTIN REAVES, RUI HACHIMURA, JARRED VANDERBILT, JALEN HOOD-SCHIFINO e DUE PRIME SCELTE (2029 e 2031) a Miami
- JIMMY BUTLER e THOMAS BRYANT ai Lakers
- Questa sì che sarebbe una bomba di mercato. I Lakers sarebbero pronti a cedere buona parte della propria profondità e del loro futuro per mettere le mani su un All-Star avanti con l’età? La risposta normalmente sarebbe no, ma stiamo parlando di Jimmy Butler e di un terzetto potenzialmente da sogno insieme a LeBron James e Anthony Davis per andare all-in sul titolo del prossimo anno, e poi in futuro si vedrà
- BRANDON CLARKE, JOHN KONCHAR, ZIAIRE WILLIAMS e la SCELTA N.39 a Utah
- JOHN COLLINS a Memphis
- Memphis vuole tornare a competere già dal prossimo anno con un Ja Morant al 100% sin dal training camp, e l’aggiunta di Collins li aiuterebbe a ritrovare un po’ di pericolosità offensiva nel front court che di presenza a rimbalzo nelle due metà campo. Con Jaren Jackson Jr. piazzato sul perimetro, Collins tornerebbe ad avere pista libera per decollare verso il ferro rispetto a quanto accaduto ad Atlanta e a Salt Lake City
- DUNCAN ROBINSON e la SCELTA N.15 a San Antonio
- KELDON JOHNSON a Miami
- Da Miami ci si attende di tutto quest’estate, ma anche solo aggiungere un giocatore di rotazione come Johnson al costo di una scelta fuori dalla Lottery e di un tiratore sempre alle prese con problemi fisici potrebbe aiutarli nel caso in cui scegliessero di riproporre più o meno la stessa squadra dello scorso anno con qualche accorgimento
- BOBBY PORTIS e ANDRE JACKSON JR. a Golden State
- GARY PAYTON II, MOSES MOODY, la SCELTA N.52 e UNA SECONDA SCELTA 2026 a Milwaukee
- I Bucks hanno bisogno di muovere qualcosa per poter tornare competitivi, e se non si vuole toccare il quintetto base l’unico sacrificabile è Portis, che potrebbe portare due giocatori in grado di occupare minuti in guardia e in ala come Payton II e Moody, oltre che due seconde scelte con cui andare a caccia di giocatori in grado di allungare la rotazione
- NAZ REID a New Orleans
- DYSON DANIELS e JORDAN HAWKINS a Minnesota
- I T’Wolves hanno raggiunto le finali di conference con un roster profondo, ma molto presto comincerà ad essere costosissimo, rendendo necessario qualche sacrificio. Reid è al massimo valore del suo contratto dopo aver vinto il premio di sesto uomo dell’anno e a New Orleans potrebbe anche partire titolare al fianco di Zion Williamson, mentre Minnesota aggiungerebbe difesa perimetrale (Daniels) e capacità realizzative (Hawkins) a costo contenuto
- BRANDON INGRAM a Indiana
- MYLES TURNER, TJ MCCONNELL e la SCELTA N.36 a New Orleans
- Volendo disegnare il profilo ideale di lungo al fianco di Williamson, sarebbe un giocatore in grado di proteggere il ferro in difesa e aprire il campo in attacco. L’identikit a cui risponde Turner, da anni accostato alla franchigia della Louisiana, che per lui potrebbe pensare di cedere anche il suo secondo miglior giocatore Brandon Ingram. Aggiungere un difensore pestifero come McConnell (che coppia sarebbe con Jose Alvarado?!) sarebbe la ciliegina sulla torta
- MITCHELL ROBINSON a Golden State
- GARY PAYTON II, MOSES MOODY e la PRIMA SCELTA 2026 (protetta top-5) a New York
- L’ascesa di Hartenstein potrebbe rendere superflua la presenza di Robinson, rendendolo spendibile sul mercato degli scambi. Gli Warriors potrebbero farne buon uso per aumentare i centimetri di un frontcourt bassissimo, cedendo invece due difensori perimetrali (con qualche problemino fisico di troppo) come GPII e Moody, oltre a una prima scelta solo leggermente protetta per convincere i Knicks a cedere il loro (teorico) centro titolare
- JOSH GIDDEY e la SCELTA N.12 a Portland
- ANFERNEE SIMONS a OKC
- I playoff hanno dimostrato che Josh Giddey non è schierabile quando si alza il livello, ma anche che i Thunder potrebbero giovare dall’avere un alternativa agli isolamenti e alle penetrazioni di Shai Gilgeous-Alexander e Jalen Williams. Simons, con un ruolo ridotto rispetto a quello di prima opzione offensiva a Portland, potrebbe risolvere i problemi di tiro e di creazione secondaria, rendendo ancora più inarrestabile l’attacco di OKC
- COLE ANTHONY, MORITZ WAGNER, JOE INGLES e la SCELTA N.18 a Denver
- MICHAEL PORTER JR. A ORLANDO
- Ai Magic serve talento e tiro perimetrale, due aspetti che abbondano nel profilo di MPJ. I Nuggets invece si sono ritrovati corti ai playoff, perciò aggiungere tre giocatori affidabili e una scelta al Draft potrebbe essere il giusto compromesso per cedere uno dei membri del quintetto. Per Orlando significherebbe aggiungere un ulteriore corpo di grandi dimensioni insieme a Wagner e Banchero, che si occuperebbero della creazione primaria
- La SCELTA N.16 a Golden State
- MOSES MOODY a Philadelphia
- Chiamati a recitare un ruolo di primo profilo sul mercato dei free agent, ma potrebbero utilizzare la scelta numero 16 al Draft per aggiungere un giocatore non di primissimo profilo ma pronto a occupare minuti di rilievo uscendo dalla panchina. Moody non ha mai davvero avuto una chance a Golden State e con un contratto da conquistare si presenterebbe con grandi motivazioni
- DAMION LEE e la SCELTA N.22 a Detroit
- MARCUS SASSER a Phoenix
- I Suns non hanno alcun interesse ad aggiungere un rookie con la scelta numero 22, mentre hanno un assoluto bisogno di un playmaker in grado di permettere ai vari Beal, Booker e Durant di pensare solo a segnare. Sasser ha ben figurato a Detroit ma è chiuso nel ruolo da Cunningham e Ivey, mentre potrebbe anche partire titolare in Arizona
- MALCOLM BROGDON a Orlando
- JETT HOWARD, JOE INGLES e la SCELTA N.18 a Portland
- I giorni di Brogdon in Oregon sono durati fin troppo, visto che già alla deadline si parlava molto di un suo possibile addio. Ai Magic farebbe comodo uno della sua esperienza e delle sue capacità di tiro, mentre i Blazers aggiungerebbero un giovane ancora tutto da scoprire (Howard), un veterano da cedere di nuovo (Ingles) e sopratutto un’ulteriore scelta al Draft per continuare la ricostruzione
- HARRISON BARNES, KEVIN HUERTER, DAVION MITCHELL, la SCELTA N.13 e DUE PRIME SCELTE (2028 e 2030) a Miami
- JIMMY BUTLER a Sacramento
- E se invece che ai Lakers Jimmy Butler finisse a Sacramento? I Kings hanno assoluto bisogno di una scossa per rimettersi sulla mappa, e tutto ciò che non intacca Fox, Sabonis e Murray può essere messo sul mercato. Miami ovviamente vorrebbe tutto il possibile, comprese tre prime scelte al Draft, ma per uno come Butler si può fare
- KELDON JOHNSON, MALAKI BRANHAM, ZACH COLLINS, BLAKE WESLEY, le SCELTE N.4 e N.8 e DUE PRIME SCELTE (2025 e 2027) a Phoenix
- DEVIN BOOKER a San Antonio
- Parlando di trade da sogno, per uno scenario del genere gli Spurs sarebbero pronti a fare follie. Booker sarebbe il giocatore ideale da mettere al fianco di Victor Wembanyama e Devin Vassell, rendendo gli Spurs immediatamente pericolosissimi nella Western Conference. Il costo è sostanzialmente tutti gli asset in mano a San Antonio, ma se vuoi arrivare a un All-NBA come Booker, qualcosa bisogna pur cedere. Possibilità che accada quest’anno? Pochissime, ma in futuro chissà
- BRUCE BROWN a Golden State
- ANDREW WIGGINS a Toronto
- È piuttosto strano che Brown sia ancora a Toronto e non sia stato ceduto, ma è molto probabile che accada quest’estate. Il suo contratto pareggerebbe quasi 1 a 1 quello di Wiggins, riportando il canadese in patria per formare una coppia di ali con un altro connazionale come RJ Barrett al fianco di Scottie Barnes
- JOHN COLLINS, la SCELTA N.29 e N.32 a Miami
- DUNCAN ROBINSON e CALEB MARTIN a Utah
- Ai Jazz farebbe comodo un tiratore in grado di attrarre tante attenzioni come Robinson e un’ala versatile come Martin, risolvendo allo stesso tempo l’ingorgo sotto canestro portato dalla presenza di John Collins insieme a Lauri Markkanen e Walker Kessler. Per Miami significherebbe aggiungere un 4 vero al fianco di Adebayo alzando i centimetri del quintetto, oltre a raccogliere due scelte al Draft
- KYLE KUZMA e la SCELTA N.26 a Cleveland
- JARRETT ALLEN a Washington
- Kuzma sembra destinato a lasciare Washington, ma per raggiungere uno come Allen — in grado di stabilizzare da solo la posizione di centro e di migliorare la porosa difesa degli Wizards — vale la pena cedere anche una scelta poco intrigante come la 26 in questo Draft non così talentuoso