NBA, Miami: si punta sempre in alto, ma il futuro gira ancora attorno a Butler?
Fino a un certo punto la stagione 2023-24 degli Heat sembrava la replica di quella precedente, con i ragazzi di coach Spoelstra protagonisti di una regular season mediocre ma pronti a sorprendere ai playoff. Poi è arrivato l'inforunio a Jimmy Butler nella sfida di play-in e quindi l'eliminazione per mano di Boston al primo turno. E ora a Miami si aprono interrogativi importanti verso il futuro, che potrebbe anche non vedere più Jimmy Butler come uomo simbolo della squadra
- Fino all’infortunio occorso a Jimmy Butler nella sfida del play-in contro Chicago, quella di Miami sembrava una replica pressoché perfetta della stagione precedente. Dopo una regular season vissuta tra molti alti e bassi, gli Heat si proponevano come mina vagante a Est. L’eliminazione al primo turno dei playoff contro Boston, in una serie giocata senza la loro stella, ha però chiuso in maniera brusca l’annata dei ragazzi di coach Erik Spoelstra
- 44 vittorie e 8° posto a Est con ultima posizione per i playoff agguantata al play-in ai danni di Chicago nel 2022-23, percorso praticamente identico con 2 vittorie in più in regular season nel 2023-24. A fare la differenza è stata però l’assenza di Butler e una condizione fisica generale che ha impedito anche solo di provare a ribaltare ancora una volta il pronostico contro i Celtics al primo turno
- Non ci sono stati grandi squilli nella stagione di Miami, ma forse l’inaspettata vittoria di gara-2 a Boston, arrivata dopo una prestazione quasi perfetta, è stata il punto più alto dell’annata. L’illusione di poter sorprendere ancora tutti, però, è durata solo per quei 48 minuti
- Forse proprio la gara-3 seguita al colpaccio sul campo di Boston, perché la cattiveria agonistica portata sul parquet dai Celtics ha messo a nudo tutti i limiti di una squadra che, al netto dell’assenza di Butler, non è davvero mai sembrata all’altezza della sfida con le squadre migliori della Eastern Conference
- Non ha preso bene, e con qualche ragione, l’esclusione dai quintetti All-NBA, e Bam Adebayo è stato il migliore e il più continuo in casa Heat. La doppia doppia di media (19.3 punti e 10.4 rimbalzi) tenuta rende solo vagamente l’idea dell’importanza di un giocatore sempre più centrale negli equilibri di gioco di Miami
- Che Jaime Jaquez Jr., a 22 anni compiuti e dopo un quadriennio al college a UCLA, potesse dare da subito un contributo era un’aspettativa mai nascosta da Miami in sede di Draft. Il rookie, però, ha fatto molto di più dimostrando di poter stare in campo anche nelle fasi decisive delle singole partite e incarnando in maniera pressoché perfetta il tanto celebrato spirito della franchigia
- La fortuna non è stata dalla sua, perché dopo essere arrivato a Miami a fine gennaio un infortunio l’ha tolto dalla competizione a pochi giorni dai playoff, ma anche durante la porzione di regular season giocata in maglia Heat Terry Rozier non ha mai dato la sensazione di poter dare alla squadra quella scossa di cui necessitava
- Pezzo del tutto fondamentale degli Heat arrivati in finale nel 2023, Caleb Martin non è stato in grado di replicare l’eccellente stagione vissuta nel 2022-23. Non tanto a livello di cifre, rimaste in sostanza invariate rispetto all’annata precedente, quanto nell’impatto complessivo sulla squadra
- I 189 milioni complessivi che formano il monte stipendi per la prossima stagione piazzerebbero Miami nel famigerato “second apron” e, stante le norme del nuovo CBA ora entrato in vigore, questo significherebbe ridurre di non poco i margini di manovra sul mercato. Con queste premesse l’idea di dare la caccia a una stella, leitmotiv estivo della franchigia fin dall’avvento di Pat Riley a metà anni Novanta, sarebbe di difficile attuazione
- Tutto gira attorno a Jimmy Butler, ma in modo diverso rispetto alle ultime stagioni. Il giocatore vorrebbe un prolungamento del contratto in essere, Riley e soci temporeggiano e hanno fatto capire di non ritenere più intoccabile l’ex Bulls. La dirigenza gradirebbe probabilmente dare una rifrescata al roster, ma la struttura salariale attuale non consente grandi stravolgimenti. L’obiettivo di base, comunque, rimarrà sempre quello di essere competitivi, anche se al momento lottare per il titolo sembra utopistico
- Dopo aver pescato il jolly alla 18° posizione con Jaquez Jr. un anno fa, Miami ha la 15° e la 43° scelta al prossimo Draft. L’intenzione sarebbe quella di bissare il colpo del 2023, ma non è da escludere che le due scelte possano rientrare nella negoziazione di eventuali trade