NBA, cinque stelle che potrebbero chiedere la trade: Butler e gli altri "scontenti"
La regular season 2024-25 sta per cominciare e le squadre sono pronte ai nastri di partenza, ma non tutti gli spogliatoi NBA possono dirsi sereni. Alcuni giocatori stanno vivendo un momento complicato nel rapporto con la franchigia che rappresentano, e non è da escludere che finiscano per animare il mercato nelle prossime settimane. “Bleacher Report” ha individuato le cinque stelle che potrebbero chiedere di cambiare aria
TUTTI GLI SCAMBI E LE FIRME DEL MERCATO NBA
- Il passato, soprattutto recente, conta diversi casi di stelle che in maniera più o meno esplicita chiedono di essere scambiati: da Kyrie Irving a James Harden e Kevin Durant, specialisti in materia, a Damian Lillard e Anthony Davis: quando la superstar chiede di andare via, di solito ottiene ciò che vuole
- Paul George, Mikal Bridges, Karl-Anthony Towns, Alex Caruso e DeMar DeRozan: tra scambi e firme da free agent il mercato NBA ha già regalato diversi colpi. Potrebbe non essere finita qui, però, e a stagione in corso a cambiare maglia potrebbero essere addirittura dei protagonisti di primo livello
- Brandon Ingram, New Orleans Pelicans
- Il suo contratto scade al termine della prossima stagione e i Pelicans, per ora, non hanno dimostrato di avere una gran voglia di concedergli un rinnovo che il giocatore si aspetterebbe al massimo salariale consentito. E anche dal punto di vista tattivo Ingram non sembra più centrale nel progetto di coach Willie Green
- In scadenza a giugno 2025 (36 milioni di dollari totali)
- Il ruolo ricoperto da Ingram, quell’ibrido tra i due spot di ala, è e rimane il più ambito in tutta la lega. Il talento, poi, non manca all’ex Lakers, che soprattutto in attacco ha poco da invidiare a colleghi ben più celebrati. Miami, che gradirebbe un upgrade nella metà campo offensiva, potrebbe farci più di un pensiero
- Kevin Durant, Phoenix Suns
- Di segnali di rottura con i Suns, al momento, non ce ne sono. La squadra, però, vive di un equilibrio alquanto fragile che potrebbe essere messo alla prova da un eventuale inizio di stagione non all’altezza delle aspettative. E la storia personale di Durant insegna che quando il due volte campione NBA si spazientisce, la richiesta di trade è dietro l’angolo
- In scadenza a giugno 2026 (106 milioni di dollari totali)
- A chiunque voglia provare a vincere e a vincere subito. Anche a 36 anni compiuti e con alle spalle una lunga sequela di infortuni, KD rimane un fuoriclasse assoluto. Lakers e Warriors ci hanno provato in passato e potrebbero tornare sull’argomento
- James Harden, L.A. Clippers
- Come e più di Durant, il curriculum di Harden è caratterizzato da rotture e richieste di cambiare aria. Gli obiettivi dei Clippers, usciti male dal mercato estivo, non sono affatto chiari e l’ex Sixers e Nets potrebbe ancora una volta pensare a un nuovo trasloco
- In scadenza a giugno 2026 (secondo anno con player option, 70 milioni di dollari complessivi)
- Anche in questo caso, come per Durant, Harden rappresenta una iniezione di talento puro e esperienza che potrebbe suscitare l’interesse di squadre che puntano a essere competitive ai massimi livelli. E se a puntare su di lui fossero squadre a cui un creatore di gioco con punti nelle mani farebbe parecchio comodo come Denver o Orlando?
- Trae Young, Atlanta Hawks
- L’impressione è che le traiettorie della squadra, reduce da un’altra stagione mediocre e impegnata in una sostanziale ristrutturazione del roster, e del giocatore siano ormai davvero troppo distanti. E a Young, dopo sei anni con la maglia degli Hawks, potrebbe venir voglia di tentare la fortuna altrove
- In scadenza a giugno 2027 (secondo anno con player option, 140 milioni di dollari complessivi)
- Nei mesi scorsi il suo nome è stato più volte accostato ai Lakers, che in caso di richiesta di trade da parte del giocatore potrebbero tornare in pista. Occhio però anche alla solita Miami, sempre a caccia di stelle
- Jimmy Butler, Miami Heat
- La mancata estensione del contratto in essere e le pesanti critiche espresse in pubblico da Pat Riley sembrano aver scavato un solco tra il giocatore e la franchigia di cui è stato uomo simbolo negli ultimi anni. Butler, poi, potrebbe voler provare a giocare per una squadra più competitiva degli attuali Heat, con in testa l’idea di sollevare finalmente il tanto agognato Larry O’Brien Trophy
- In scadenza a giugno 2026 (secondo anno con player option, 101 milioni di dollari complessivi)
- Gli Warriors ci hanno pensato nelle scorse settimane, ma la coda per un Butler in uscita da Miami sarebbe lunga e potrebbe coinvolgere Lakers, Clippers, Magic e Cavs