LA FOTOGALLERY. Cala il sipario sui Giochi in Brasile, rassegna che ha premiato la spedizione italiana con 28 splendide medaglie. Riviviamo le imprese dei nostri atleti nelle varie discipline esaltate dal podio olimpico
Proprio come a Londra 2012, l’Italia festeggia 28 medaglie olimpiche ai Giochi di Rio de Janeiro. Un traguardo reso possibile dagli exploit degli atleti azzurri: il bottino recita 8 ori, 12 argenti e 8 bronzi. Ripercorriamo tutti i podi memorabili raggiunti dalla spedizione italiana -
LO SPECIALE RIO 2016
ITALVOLLEY, ARGENTO (pallavolo). Iniziamo l’elenco delle medaglie italiane dall’ultimo traguardo raggiunto, ovvero il secondo posto della Nazionale di Blengini sconfitta 3-0 in finale dai padroni di casa del Brasile. Prosegue il tabù olimpico che nega nuovamente l’oro, ma gli azzurri meritano solo applausi -
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FRANK CHAMIZO, BRONZO (lotta). Attesissimo protagonista ai Giochi di Rio, il 24enne cubano naturalizzato italiano sale sul podio nella libera 65 kg battendo lo statunitense Molinaro. Per il campione mondiale ed europeo in categoria, sconfitto in semifinale dall’azero Asgarov, restano non pochi rimpianti -
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SETTEBELLO, BRONZO (pallanuoto). Terzo gradino del podio per la Nazionale di Sandro Campagna, che resta sul podio dopo l’argento di Londra e conquista l’ottava medaglia olimpica della sua storia. Persa 10-8 la semifinale contro i futuri campioni serbi, il Montenegro è domato 12-10 -
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SETTEROSA, ARGENTO (pallanuoto). Solo la fortissima squadra statunitense precede le ragazze di Fabio Conti, sconfitte 12-5 in finale da imbattute nel torneo. A distanza di 12 anni dallo storico trionfo l’Italia torna sul podio: oggi come allora figura Tania Di Mario all’epilogo della carriera -
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DANIELE LUPO/PAOLO NICOLAI, ARGENTO (beach volley). Nulla da fare contro i beniamini di casa Alison e Bruno Schmidt vittoriosi 2-0 (21-19, 21-17), tuttavia la cavalcata degli azzurri a Copacabana è già leggenda: mai una coppia italiana si era spinta così in alto alle Olimpiadi -
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ELIA VIVIANI, ORO (ciclismo). Dimenticato il sesto posto a Londra e la caduta in gara, il 27enne veneto conquista la medaglia d’oro nell’omnium che mancava all’Italia da Atlanta 1996. Poi le lacrime, l’abbraccio con i genitori Elena e Renato fino al tricolore sventolato che ci riempie d’orgoglio -
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RACHELE BRUNI, ARGENTO (nuoto). Se il trionfo nella maratona 10 km premia l’olandese Van Rouwendaal, l’argento è tutto della 25enne toscana dopo la squalifica della francese Muller. Addirittura migliorato il bronzo di Martina Grimaldi a Londra. La dedica è per la compagna Diletta -
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SPADA A SQUADRE, ARGENTO (scherma). Una bella medaglia per Andrea Santarelli, Marco Fichera, Enrico Garozzo e Paolo Pizzo, spadisti azzurri superati 45-31 dalla favoritissima Francia nella finale per l’oro. In precedenza i ragazzi del ct Cuomo si erano sbarazzati di Svizzera e Ucraina -
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TANIA CAGNOTTO, BRONZO (tuffi). Ai titoli di coda di una carriera straordinaria, la 31enne bolzanina conquista l’ultima medaglia che mancava al suo ricco palmares. Il punteggio record di 372,80 nel trampolino individuale da 3 m le regala il podio olimpico che corona un percorso leggendario -
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NICCOLÒ CAMPRIANI, ORO (tiro a segno). Già entusiasmante nella carabina da 10 m, il 28enne fiorentino si conferma campione iridato nella 3 posizioni da 50 m. Il suo secondo oro a Rio trova in Petra Zublasing un’alleata fondamentale: è infatti della compagna la carabina che l’ha portato al trionfo -
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GREGORIO PALTRINIERI, ORO (nuoto). Greg da leggenda ai Giochi di Rio: il 21enne carpigiano trionfa nei 1500 stile libero nuotando sotto il record del mondo fino alle ultime tre vasche. Prestazione monstre di Paltrinieri davanti a Jaeger nella sua specialità, finalmente tinta d’azzurro ai Giochi -
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GABRIELE DETTI, BRONZO (nuoto). E non è tutto, perché l’oro di Gregorio va a braccetto con il terzo posto del gemello classe 1994 che conquista il suo secondo bronzo a Rio e completa una doppietta azzurra lontana 16 anni: Fioravanti e Rummolo a Sydney avevano firmato l’unico precedente -
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GABRIELE ROSSETTI, ORO (tiro a volo). Sulle orme di papà Bruno, bronzo a Barcellona nel 1992, il 21enne pistoiese regala la medaglia più preziosa all’Italia nello skeet al termine di una gara perfetta. Un trionfo che conferma l’ottima tradizione azzurra nel tiro a volo pure a Rio de Janeiro -
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DIANA BACOSI, ORO (tiro a volo). Già, perché la giornata precedente aveva premiato la 33enne azzurra con 15 piattelli centrati su 16 fino al gradino più alto del podio. Dopo sei successi in Coppa del Mondo accanto a tre titoli continentali, la medaglia olimpica è il traguardo della sua consacrazione -
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CHIARA CAINERO, ARGENTO (tiro a volo). Si tratta di una doppietta azzurra nello skeet (75 colpi) poiché la finale ha visto protagonista pure la 38enne friulana, beffata per un colpo dalla Bacosi nella corsa all’oro. L’abbraccio tra le due al termine della gara resta una delle immagini più belle dei Giochi -
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4 SENZA, BRONZO (canottaggio). Terzo gradino del podio per Matteo Castaldo, Matteo Lodo, Domenico Montrone e Giuseppe Vicino alle spalle di Gran Bretagna e Russia. Da Atene 2004 il quartetto non andava a medaglie: ha centrato il traguardo la barca campione del mondo -
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2 SENZA, BRONZO (canottaggio). Il giorno precedente il canottaggio azzurro aveva festeggiato il bronzo anche nel 2 senza grazie a Giovanni Abagnale e Marco Di Costanzo, coppia composta da un mese dopo la squalifica per doping di Nicolò Mornati. Ecco perché il terzo posto profuma d’impresa -
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ELISA DI FRANCISCA, ARGENTO (scherma). Già oro a Londra quattro anni fa, la 33enne jesina si arrende in finale 12-11 alla russa Deriglazova nel fioretto femminile. Fuori la Errigo agli ottavi, la medaglia azzurra porta la firma di Elisa non senza rimpianti: l’oro nel fioretto non mancava da Sydney 2000 -
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MARCO INNOCENTI, ARGENTO (tiro a volo). Alla terza partecipazione olimpica, il 38enne pratese cede 26-24 nell’epilogo del double trap al kuwaitiano Aldeehani (schierato sotto la bandiera del Cio). Si tratta dell’addio all’agonismo per Innocenti che continuerà a sparare solo per diletto -
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GIOVANNI PELLIELO, ARGENTO (tiro a volo). Chi invece non ha intenzione di ritirarsi, nonostante le 46 primavere alle spalle, è il vercellese “Johnny” che conquista la sua quarta medaglia olimpica nella fossa. L’oro resta stregato poiché il quarto tiro di spareggio premia in finale il croato Glasnovic -
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NICCOLÒ CAMPRIANI, ORO (tiro a segno). Irresistibile nella 3 posizioni da 50 m così come nella distanza da 10 m, specialità che a Londra l’aveva premiato con l’argento. Una rimonta straordinaria nella serie decisiva quella dell’ingegnere fiorentino che beffa l’ucraino Kulish ed il russo Maslennikov -
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DANIELE GAROZZO, ORO (scherma). Tre giorni dopo il suo 24.esimo compleanno, il catanese sale sul gradino più alto del podio nel fioretto individuale: battuto 15-11 lo statunitense Massialis per una medaglia d’oro che mancava da 20 anni alle Olimpiadi con Puccini. Un traguardo sicuramente memorabile -
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FABIO BASILE, ORO (judo). Quello di Garozzo non era stato il 200.esimo oro azzurro ai Giochi, poiché solo mezz’ora prima il judoka italiano aveva trionfato nella categoria 66 kg contro il sudcoreano An Ba-Ul. Per il 21enne torinese un percorso netto con un ippon per tutti, dagli ottavi alla finale -
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ODETTE GIUFFRIDA, ARGENTO (judo). Non è stata altrettanto risoluta la 21enne romana, sconfitta in finale dalla kosovara Kelmendi per una storica medaglia balcanica. In precedenza Odette aveva piegato grazie ad uno shido la cinese Ma Yingnan e con uno yuko sia la tedesca Krah sia la romena Chitu -
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TANIA CAGNOTTO/FRANCESCA DALLAPÈ, ARGENTO (tuffi). Prima del bronzo nell’individuale, Tania aveva sfatato il tabù olimpico nel sincro in coppia con l’amica trentina. Inarrivabili le cinesi Shi Tingmao e Wu Minxia, tuttavia l’Italia torna sul podio dei tuffi a distanza di 36 anni da Cagnotto sr. -
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ELISA LONGO BORGHINI, BRONZO (ciclismo). Splendido terzo posto per la 24enne piemontese nella prova in linea femminile: la precedono solo l’olandese Van der Breggen e la svedese Johansson. Dopo 137 km durissimi, Elena si è giocata la medaglia nella volata a tre finale -
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GABRIELE DETTI, BRONZO (nuoto). Spalla destra di Gregorio Paltrinieri, già affiancato sul podio dei 1500 stile libero, il 21enne livornese aveva festeggiato il suo primo bronzo nei 400 stile con una splendida rimonta chiudendo alle spalle dello statunitense Dwyer e dell’australiano Horton -
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ROSSELLA FIAMINGO, ARGENTO (scherma). Chiudiamo la carrellata azzurra con la prima medaglia italiana conquistata a Rio con la spadista catanese, beffata in finale dall’ungherese Emese Sasz. Avanti 10-6, Rossella ha pagato dazio chiudendo sul 13-15 pur raggiungendo un obiettivo straordinario -
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