
LA FOTOGALLERY. Il 15 settembre 2001, il pilota bolognese perdeva entrambe le gambe dopo un terribile schianto al Lausitzring. Quindici anni più tardi, Zanardi è un personaggio televisivo, un esempio di coraggio e tenacia e un tre volte campione paralimpico nell'handbike. Ecco l'incredibile vita di un uomo dalle mille risorse

Alex Zanardi ha vinto a Rio il suo terzo oro olimpico nell'handbike. Dopo i due trionfi a Londra (crono e prova in linea), il quasi 50enne bolognese ha bissato il successo contro il tempo anche in Brasile, portando a quattro il suo bottino alle Paralimpiadi (in più c'è l'argento del 2012 nella staffetta). Una storia incredibile quella di Alex, che appena 15 anni fa sembrava precipitato nel baratro

Zanardi, all'epoca 35enne, aveva da poco lasciato il mondo della Formula 1. Dopo aver esordito con la Jordan nel 1991, il bolognese ha corso anche con Minardi, Lotus e Williams, con cui ha disputato il suo ultimo campionato nel 1999

Due anni dopo l'incidente, Zanardi tornò sulla stessa pista per completare simbolicamente la gara. Alex fece registrare tempi pazzeschi...

Zanardi lascia il mondo dell'automobilismo, non prima di aver effettuato un test sulla BMW di Formula 1

L'apice lo tocca a Londra 2012, quando conquista due ori olimpici (prova in linea e a cronometro) e un argento (staffetta)

Zanardi prosegue, parallelamente, anche la sua carriera televisiva. Anche qui, ovviamente, è un successo

L'ultima sfida di Zanardi si chiama Rio 2016. A quasi 50 anni (li compirà il prossimo 23 ottobre), Alex partiva per il Brasile con l'ambizione di potersi confermare il più forte nell'handbike -

L'ennesima impresa nella crono categoria H5 è arrivata al termine di una grande rimonta ai danni all’australiano Tripp e dello statunitense Sanchez. Ora la testa è già alla prova in linea e alla staffetta: "Se sei spinto solo dall’ambizione ad un certo punto occorre la passione", ha detto a fine gara. E lui, di passione, ce ne ha sempre messa tanta (Foto Twitter)