Olimpiadi invernali Corea 2018, lo sport non è una battaglia dei sessi

Olimpiadi

Alessia Tarquinio

moioli_goggia

Quanto sta succedendo a PyeongChang grazie agli ori al femminile lo dimostra ancora una volta: le nostre atlete sono le portatrici sane dello sport vincente in Italia, sono il nostro orgoglio, sono modelli da seguire

IL RACCONTO DELLA 16ESIMA GIORNATA

KOSTNER: "A PECHINO MAGARI IN UN'ALTRA FORMA" - LA LEGGENDA DI CAROLINA

DONNE D'ITALIA, L'IMPORTANTE E' VINCERE

L'ORO DELL'ITALIA E' DONNA - LE WONDER WOMAN DELLO SPORT ITALIANO

Il calcio è uno sport da maschi.
Il tennis giocato dagli uomini è più bello.
Lo sci non è più lo stesso da quando Tomba non c'è più.
Vuoi mettere lo stile libero maschile.
La mira degli uomini è scientificamente migliore.
Lo snowboard è roba da ragazzi.
Gli uomini sono più veloci.
Grazie Arianna. Grazie Michela. Grazie Sofia.
E Federica, Roberta, Flavia, Tania, Carolina, Valentina, Jessica... e tutte le ragazze dello sport italiano che non ci hanno fatto mancare niente. E un sentito grazie anche alle calciatrici che ci stanno provando. Grazie perché non c'è modo migliore di scacciare i pregiudizi che con i fatti.
Le chiacchiere stanno a zero: gold is the girl's best friend.
Il paragone tra uomo e donna, nello sport e nella vita, è anacronistico. Fare un confronto estetico e pratico è solo retorica.
Le nostre atlete sono le più forti al mondo, gli uomini, no. Non più. Adesso, è cosi.
E non so voi, ma io mi sono anche stancata dei continui paragoni. Se una è forte, lo è, punto. Quando si allena duramente, fa sacrifici, rinuncia alla Nutella e all'aperitivo con le amiche (il riferimento ad ognuna di noi è puramente casuale) non lo fa pensando al collega uomo. Lo fa perché vuole vincere. Vuole essere "più forte". Volutamente senza articolo femminile. Più forte della collega americana bionda e avvenente, anche.
Cominciamo ad abituarci all'idea che le nostre atlete abbiano le palle per lanciarsi a 120km orari, fare i 500 metri in 42"569, fare un frontside sulla lamina delle punte che solo lei.
Sono le portatrici sane dello sport vincente in Italia. Sono il nostro orgoglio. Sono, anche, modelli da seguire. Totalmente contrapposti all'immagine femminile imperante. Si gioca seguendo le regole. Nello sport, nelle loro discipline di più, non ci sono scorciatoie. E se mettono in mostra qualcosa, sono le gocce di sudore, le smorfie da fatica.
Chi lavora tanto, meglio, di più, vince.
Zero pose.
Quelle solo dopo.
Nei selfie con le amiche colleghe.
Sul podio.
Diamo per scontato che siano forti, senza darle per scontate.
Mai.
#badass
#strongisthenewpretty