Olimpiadi, Molfetta: "Dell'Aquila un fenomeno". E a Mesagne scatta la festa

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Da oggi Mesagne - comune di 25mila abitanti in provincia di Brindisi in Puglia - vanta due ori olimpici nel taekwondo. Vito Dell'Aquila trionfa nove anni dopo il compaesano Carlo Molfetta a Londra 2012: "Ha dimostrato di essere un fenomeno - le parole proprio di Molfetta a Sky -, condividiamo un grande maestro, Roberto Baglivo". E a Mesagne scatta la festa

DELL'AQUILA PRIMO ORO: "PER MIO NONNO LASSÙ"TOKYO LIVE

Venticinque mila abitanti e due ori olimpici. Mesagne è sempre di più capitale del taekwondo. Dopo l'oro di Carlo Molfetta a Londra 2012, era la categoria +80kg, eccone un altro, quello del compaesano Vito Dell'Aquila nei -58kg. Il primo azzurro a Tokyo 2020. Una grande gioia confermata dallo stesso Molfetta, in collegamento con Sky Sport 24 durante 'Tokyo Today': "Vito è stato incredibile - sono state le sue parole -, avere a una freddezza così a vent'anni vuol dire che sei un fenomeno. E lui l'ha dimostrato. A 16 anni aveva vinto un bronzo al Mondiale senior. Non ha mai saltato un allenamento. Se ti comporti così meriti tutto l'oro del mondo. Mesagne? Abbiamo avuto un grande maestro, Roberto Baglivo. Io ho fatto il mio, dando a Vito un aiuto sia dal punto di vista tecnico che di esperienza". 

Festa a Mesagne

E proprio nel comune di venticinque mila persone e due ori è festa, all'esterno della palestra New Marzial da dove proviene e dove si allena da quand'era bambino Vito Dell'Aquila. Amici e tifosi festeggiano al grido "Vito, Vito..." - come si nota dalla diretta Facebook della pagina 'Qui Mesagne'. E ancora: "C'è un solo maestro, un solo maestro…" inneggiando a Roberto Baglivo.

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Baglivo: "Il segreto per due ori? Lavorare"

"Non c'è un segreto per vincere due ori olimpici al taekwondo: bisogna lavorare bene e con molta lealtà e bisogna dare tutto a questi ragazzi - Così Roberto Baglivo, storico allenatore della New Marzial di Mesagne, che ha 'allevato' l'oro olimpico di Tokyo 2020, Vito Dell'Aquila, e anche Carlo Molfetta -. Vito si è allenato con me da quando aveva cinque anni e l'ho tenuto per 13". Mamma commossa, papà stappa una bottiglia di spumante prima di esibire il Tricolore. "Vito - aggiunge Baglivo - è un ragazzo timido e silenzioso, è peggio di me. Si è sempre allenato, qualche volta è venuto in palestra anche durante il lockdown, quando era a Mesagne. Da parte mia - dice a 'Qui Mesagne' durante una diretta Facebook - io alleno da sempre tutti i giorni, a tutti gli orari".