Olimpiadi, la pista viola dell'atletica è made in Italy e fatta coi gusci di molluschi
Le nuove tecnologie che abbracciano ingegneria, fisica e chimica hanno creato un tracciato che può migliorare le performance degli atleti dell'1-2%. Tra gli ingredienti speciali i gusci di molluschi, ricchi di carbonato di calcio. La firma è quella dell'azienda cuneese Mondo, tra sostenibilità e prestazioni
- Sono, in realtà, due le diverse tonalità di viola su cui vedremo sfrecciare i migliori atleti del mondo: una più chiara e tendente al color lavanda, una più scura. Presente anche una tonalità di grigio, esterna all’anello di gara
- Tra location da sogno all'ombra della Torre Eiffel o il mare della Polinesia francese, è sicuramente anche questo tracciato uno dei tratti distintivi di Parigi 2024
- Sì, perché le avanzate tecnologie made in Italy (che vedremo a breve) possono permettere un aumento dell'1-2% delle performance degli atleti, un dato tutt'altro che marginale. Uno dei tanti segreti sta nel granulato, dove è presente una sorta di ingrediente speciale: gusci di molluschi tritati, ricchi di carbonato di calcio
- Sono due le realtà alla base della pista su cui correranno Jacobs &Co, Mondo - azienda cuneese con sede centrale ad Alba - è partner di World Athletics dal 1987. È loro lo sviluppo della pista con una mescola che include i gusci di molluschi. Nieddittas, cooperativa di pescatori della provincia di Oristano, è invece la realtà che produce, pulisce e prepara i gusci che vengono poi ridotti in polvere
- "Abbiamo costruito la prima pista allo Stade de France nel 1998, poi rifatta per i Mondiali outdoor del 2003. Negli ultimi 7 o 8 anni abbiamo avviato un dialogo costante con gli atleti. Cerchiamo di invitarli qui e fargli provare la pista, raccogliendo da loro sensazioni e suggerimenti" - aveva spiegato al sito ufficiale olimpico Maurizio Stroppiana, vice presidente del settore Sport del gruppo Mondo
- E così, 17 mila i metri quadrati di pista avvolti in rotoli di diverse dimensioni sono stati trasportati via camion verso la capitale francese
- Ingegneria, fisica e chimica sono tutte fondamentali nella realizzazione dei materiali. "Il modello fisico-matematico permette di verificare una serie di ipotesi" - spiegava Andrea Marenghi, R&D Manager Mondo Italia. Un esempio: "Nella parte inferiore ci sono cavità particolari, grazie al nostro modello abbiamo capito che è possibile ottenere risultati migliori mantenendo lo stesso grado di 'vuoto' in questo strato. L’atleta dà energia alla pista e la pista gliela restituisce nel momento utile per proseguire il gesto atletico"
- La ricerca incessante è stata sviluppata da Mondo anche in collaborazione col Politecnico di Milano. Nel corso degli anni l'azienda italiana ha dato vita a una connessione dinamica tra pista e scarpe di nuova generazione. Ma i modelli matematici permettono di eseguire anche "tantissime simulazioni della forma geometrica del materiale della parte sottostante, andando a creare l’alveolo ideale per migliorare le prestazioni sportive” - diceva Alessandro Piceli, R&D Manager gruppo Mondo
- Altro aspetto da non sottovalutare: per la creazione della pista ("una di tale importanza può valere tra i 2 e i 3 milioni di euro, ma dipende dalle dimensioni dell’opera" - diceva Stroppiana) sono stati utilizzati prodotti non fossili, quindi non derivanti dal petrolio, e di seconda vita. Prodotti durevoli con un ridotto impatto ambientale e possono essere riutilizzati