Federugby, stagione chiusa per coronavirus, non assegnato il titolo di campione d'Italia

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Il rugby è il primo sport a sospendere definitivamente la stagione in corso a causa dell'emergenza conronavirus. Non verrà assegnato il titolo di campione d'Italia, congelate anche promozioni e retrocessioni

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Il rugby è il primo sport che si arrende definitivamente al coronavirus per la stagione in corso. Il Consiglio Federale ha infatti deliberato la sospensione definitiva della stagione 2019-2020, stabilendo anche la mancata assegnazione dei titoli di Campione d'Italia previsti dai regolamenti e, al tempo stesso, di tutti i processi di promozione e retrocessione. Si tratta di una decisione che non ha precedenti nella storia del rugby italiano dal secondo dopoguerra ad oggi. L'emergenza coronavirus ha sconvolto anche il Sei Nazioni, con l'Italia che ha visto rinviare a data da destinarsi due match, quello previsto a Dublino con l'Irlanda e quello dell'Olimpico di Roma contro l'Inghilterra. 

Campionato sospeso, il comunicato della FIR

Questo il comunicato con cui la Federazione Italiana Rugby spiega la drastica decisione di sospendere definitivamente la stagione agonistica: "Il Consiglio Federale della FIR si è riunito in video-conferenza giovedì 26 marzo per definire le azioni da adottare a fronte della pandemia da Covid-19 attualmente in atto, dopo aver temporaneamente sospeso sino al 3 aprile ogni forma di attività agonistica. L’organo di governo del rugby italiano ha deliberato la sospensione definitiva della stagione 2019/2020 - si legge -. La decisione del Consiglio determina la mancata assegnazione dei titoli di Campione d’Italia previsti dai regolamenti e, al tempo stesso, di tutti i processi di promozione e retrocessione. La ripresa dell’attività domestica per la stagione 2020/21 sarà successivamente normata dal Consiglio e comunicata al movimento. Nell’assumere una decisione che non ha precedenti nella storia del rugby italiano dal secondo dopoguerra ad oggi il Consiglio ha tenuto in massima considerazione i valori fondanti del rugby italiano e il loro attivo impatto sulla società civile e sui Club, nell’intento di rispondere a tre aspetti imprescindibili: tutelare la salute e il futuro dei giocatori di rugby di ogni età e livello del nostro Paese, delle loro famiglie e delle loro comunità; mostrare come il Gioco di Rugby sia pronto a rispondere eticamente alle condizioni complessive del Paese, duramente sfidato sul piano sanitario ed economico dalle vicende epidemiche attuali anche affrontando - come opportuna forma di condivisione - il sacrificio di una sospensione tanto incidente sull’attività agonistica nazionale; consentire ai Club di ogni livello di operare in regime di chiarezza rispetto alle attività previste nei prossimi mesi. Il Presidente e il Consiglio ribadiscono inoltre che l'attenzione della Federazione è massimamente rivolta alle Società, ai giocatori, ai tecnici e agli staff, ai dirigenti, ai direttori di gara e, più in generale, a tutte le componenti del nostro movimento e che, nella prospettiva di una loro tutela, saranno varate misure di sostegno straordinarie. Tali misure saranno approntate dal Presidente e dal Consiglio nelle prossime settimane, in coerenza con le indicazioni del Consiglio dei Ministri, del CONI, degli organi internazionali di cui FIR è membra e con l'esigenza del mantenimento di una sostenibilità complessiva del bilancio federale. A tal proposito, il Consiglio Federale ha definito di aggiornarsi alle ore 15 di mercoledì 1 aprile 2020".