Federer vola in finale a Miami: Kyrgios ko

Tennis

Stefano Olivari

Dopo il successo di Nadal contro Fognini, lo svizzero ha battuto 7-6 6-7 7-6 il campione del futuro al termine di una partita epica durata 3 ore e 11 minuti. E domenica alle 19 italiane, in diretta su Sky Sport 2, la trentasettesima edizione della rivalità più grande nella storia del tennis

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Roger Federer e Nick Kyrgios hanno regalato al tennis una partita che sarà ricordata come un classico, non fosse altro che per il confronto-scontro generazionale dovuto ai 14 anni di differenza. L’ha vinta Federer 7-6 6-7 7-6, dopo 3 ore e 11 minuti di intensità clamorosa e di palle break simili a match point: e così in finale è servito il trentasettesimo Federer-Nadal della nostra vita. Semifinale dominata dai servizi, con due soli break e con Federer in generale ad avere più occasioni sulla battuta dell'australiano che il contrario. Pubblico del Crandon Park apertamente schierato pro-Federer, con fischi ai (pochi) gesti di nervosismo di Kyrgios e boati ai suoi errori. Grandissima tensione già dal primo set, con idee tattiche chiare da parte di entrambi: Federer a rallentare il gioco con i suoi straordinari back di rovescio, per poi sventagliare di diritto appena l'avversario accorciava, Kyrgios a rischiare fin dal primo colpo nei game di risposta cercando soprattutto il lungolinea con entrambi i fondamentali. Parlare di differenze in una partita decisa da tre tie break (e anche nell'unico precedente, vinto da Kyrgios a Madrid 2015, si erano visti tre tie break) di cui due finiti sull'11-9, è una evidente forzatura, ma Federer ha almeno nei primi due parziali sempre dato l'impressione di poter strappare il servizio a Kyrgios, mentre l'australiano è andato a fiammate ed è stato complessivamente meglio dello svizzero soltanto nel terzo, quando è riuscito a proporre variazioni ad un avversario molto stanco. Fisicamente per lo svizzero possiamo parlare quasi di eroismo, per un giocatore di 35 anni e mezzo che non ha mollato su nessuna palla, reagendo anche a una situazione di svantaggio nel tie break finale, aiutato da quelle situazioni che i fenomeni girano sempre a proprio favore (una palla auto-arbitrata, con conferma del falco, uno spettatore che ha disturbato Kyrgios durante uno scambio), e conquistando la finale che tutti vorremmo vedere per sempre. Kyrgios di sicuro ne giocherà tante, di finali importanti, probabilmente contro lo Zverev battuto a Miami nei quarti: ma non questa finale, non adesso. Adesso c'è Federer-Nadal.