Wimbledon 2017, Fognini-Murray: programma e orario

Tennis
L'ultima sfida tra i due agli Internazionali d'Italia

Lo scozzese e l'azzurro si sfidano sul Campo Centrale di Wimbledon (3° incontro su Sky Sport 1 HD). Settima sfida tra i due, il primo sull'erba: 3-3 i precedenti. A Fognini servirà un'impresa, ma la vittoria di Roma fa ben sperare

RISULTATI E TABELLONE UOMINI

RISULTATI E TABELLONE DONNE

Sul Campo Centrale di Wimbledon, come terzo incontro, andrà in scena il terzo turno più interessante di tutto il tabellone. Andy Murray, padrone di casa e campione uscente, sfiderà il nostro Fabio Fognini. Un match atteso da entrambi i giocatori come un vero e proprio esame di maturità. Lo scozzese per confermare, anche contro avversari di alto livello, la ritrovata solidità tecnica e fisica. Bublik e Brown sono stati solo l’antipasto, la sfida con Fognini sarà il primo bivio verso il tris a Wimbledon. Per l’italiano invece la partita contro il numero 1 del mondo sarà la vera prova del nove del cambiamento mentale che sembra essere scattato dopo esser diventato papà. Fino adesso il suo Wimbledon è stato praticamente perfetto: due partite, due vittorie, sei set vinti e nessuno perso. Soprattutto contro Vesely, Fognini ha dimostrato solidità e maturità mai viste prima. Tranquillo, sereno e totalmente “in the zone”, tutti aspetti psicologici fondamentali per sfidare un rullo come Murray. “Mi piace l'idea di sfidarlo sul Centre Court. – ha ammesso Fognini dopo la vittoria contro Vesely - Lui qua è il defending champion, però mi giocherò le mie carte. Cercherò di metterlo in difficoltà con il mio gioco, so che posso dargli fastidio e so come metterlo in difficoltà. Ma qui si invertono le carte, gioca in casa lui e questo farà sì che il match sarà molto molto in salita”.

Una premessa è d’obbligo. Fognini venerdì non partirà da favorito, anzi. L’exploit con Andy Murray, battuto tre volte (mai sull’erba), è difficile, ma le premesse con le quali arriverà alla sfida fanno ben sperare. Mentalità, convinzione e leggerezza. Dovrà puntare su questi tre fattori, oltre ovviamente a seguire quello spartito tattico che negli ultimi tempi ha fatto ammattire lo scozzese. Il ricordo della vittoria di Roma è ancora vivo negli occhi di tutti. 6-2 6-4 in 93', una vera e propria lezione di tennis. La stessa che l’azzurro gli diede nel 2014 in Coppa Davis, uccidendo con una serie infinita di smorzate il gioco da fondo dello scozzese. Due precedenti importanti ma poco utili visto che non si giocherà sul rosso, ma sull’erba. Il giardino di casa Murray. Fabio dovrà tirare fuori dal cilindro una prestazione perfetta, sperando anche in una giornata negativa dello scozzese. I due si conoscono da quando erano junior e il rispetto è reciproco: “Fabio è sempre pericoloso. Sa tirare vincenti con tutti i colpi e a rete ha una gran mano”. Le premesse per un gran match ci sono tutte, ora tocca ai protagonisti confermare le attese.