Successo della spagnola con i parziali di 7-5, 6-0 sulla 37enne americana, che vede sfumare il sogno del sesto Championship. Per Garbine si tratta del secondo Slam della carriera dopo il Roland Garros 2016
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Garbine Muguruza ha conquistato il torneo singolare femminile di Wimbledon. La 23enne spagnola, partita dalla testa di serie numero 14 del seeding, ha battuto in finale Venus Williams con i parziali di 7-5, 6-0 in un’ora e 17' di gioco. Per Muguruza si tratta del secondo Slam della carriera dopo il Roland Garros vinto nel 2016. La sorella maggiore di Serena, 37 anni e 28 giorni, vede così sfuggire l’opportunità di conquistare il Championship per la sesta volta in carriera: per lei, seconda finale stagionale di uno Slam persa dopo quella di Melbourne. Decisivi i suoi 25 errori gratuiti dell'incontro, con Venus che durante la premiazione ha scherzato: "Ho cercato di imitare mia sorella Serena, purtroppo non ce l'ho fatta!". Muguruza, che a Wimbledon aveva perso in finale nel 2015 proprio contro Williams junior, diventa la seconda spagnola a conquistare l'erba londinese dopo Conchita Martinez, che vinse nel 1994 e che l'ha seguita come coach in questa avventura all'All England Club. Ecco la cronaca del match.
1° set
Muguruza parte piuttosto contratta e con un paio di errori gratuti lascia il primo gioco a Venus, che apre il match con un gran ace. Nonostante un doppio fallo in apertura, Muguruza ritrova presto fiducia e lascia a 15 l'avversaria, pareggiando i conti 1-1. L'americana serve bene con la prima (10/12), potente e precisa, riuscendo a tenere il servizio sul 2-1. Anche la spagnola rompe il ghiaccio con l'emozione: gli scambi sono brevi e intensi, con Garbine che non fatica ad andare sul 2-2. L'iberica fatica tremendamente in risposta, sia con il diritto che con il rovescio: il sesto errore gratuito rimanda avanti Venus 3-2, che tiene la battuta a zero. Williams riesce a procurarsi la prima palla break del match con uno splendido diritto in corsa, annullata dall'iberica, che con 3 punti di fila si salva sul 3-3. Muguruza sfrutta tre doppi falli per tentare di strappare il servizio a Venus, che però salva una palla break grazie alla seconda e porta a casa anche il settimo game andando sul 4-3, nel gioco più lungo del match. La spagnola gioca sulla precisione con le prime (90%) e tiene il servizio, confermando il grande equilibrio dell'incontro; fa anche meglio la sua avversaria, che lascia a zero Garbine per il 5-4. L'americana ha la grande occasione nel gioco successivo sul 15-40 con due palle set, annullate da un'iberica che, nonostante i tanti errori con il diritto, non perde mai la fiducia nei propri colpi. Venus sembra un po' stanca (4 errori di diritto) e concede altre due palle break: la seconda è quella buona per Muguruza, che va a servire per il set sul 6-5. La spagnola, aiutata anche da un pizzico di fortuna, porta a termine l'impresa e vince il primo set 7-5.
2° set
Muguruza vola sulle ali dell'entusiasmo e piazza subito il break, sfruttando il quarto doppio fallo di Venus. I 37 anni suonati dell'americana cominciano a farsi sentire, con la spagnola che piazza i piedi sulla linea e fa correre l'avversaria. Risultato? 2-0 e cinque giochi consecutivi per Garbine, che vede avvicinarsi il sogno. Il parziale si allunga a sei quando l'iberica strappa il servizio a Williams per la seconda volta consecutiva, portandosi sul 3-0 e cominciando ad accarezzare il piatto d'argento riservato ai vincitori. Muguruza non sbaglia più praticamente nulla e si difende perfettamente dagli attacchi di una disperata Venus, che in un amen si ritrova sotto 4-0. La sorella di Serena perde a zero il servizio per la terza volta nel set e sprofonda 5-0, nonostante gli incitamenti del Centrale. Il sesto gioco è una passerella per Muguruza, che chiude 6-0 (nonostante due match point annullati da Venus) e conquista Wimbledon per la prima volta in carriera. "Sono cresciuta vedendola giocare - ha dichiarato la spagnola, che da lunedì scalerà le classifiche sino al numero 5 del ranking WTA, riferendosi all'esperta avversaria -. E' stato un grande onore giocare e vincere contro una campionessa come Venus". Una piccola gaffe, probabilmente. Un passaggio di consegne, quasi certamente.