Tennis: Australian Open, Federer-Nadal un anno dopo. La finale che tutti aspettano

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Claudio Barbieri

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Dodici mesi fa il trionfo dello svizzero sul rivale maiorchino lanciò l'impressionante stagione vincente dei due, che arrivano a Melbourne con il titolo di favoriti. Appuntamento al prossimo 28 gennaio con l'ennesimo capitolo del Fedal?

AUSTRALIAN OPEN, IL TABELLONE COMPLETO

Se un alieno fosse sbarcato 12 mesi fa sulla Terra, avrebbe trovato due leggende ultra trentenni cercare di sgomitare nelle parti basse del seeding del primo Slam del 2017. Un anno dopo, Roger Federer e Rafa Nadal sono senza ombra di dubbio i favoriti per gli Australian Open, al via da lunedì prossimo. Quello che è successo da Melbourne in avanti ha dell'incredibile: 13 tornei vinti in due, tra cui tutti e quattro gli Slam equamente divisi. Inutile gridare al miracolo con due leggende di questo sport, che in coppia hanno nella bacheca di casa ben 35 Major. Talento, carattere e fortuna (solo a livello fisico, si intende) sono le tre componenti che hanno portato Roger e Rafa ancora una volta sul tetto del mondo, inversamente proporzionali nel ranking (uno lo spagnolo, due lo svizzero) rispetto ai pronostici australiani, dove Federer appare ancora qualche metro avanti al rivale. Il 2018 del Maestro è cominciato con un'altra coppa alzata, quella della Hopman Cup, in cui ha avuto l'opportunità di battere due Top 10 come Sock e Zverev. Proprio contro il tedesco potrebbe arrivare una spettacolare semifinale, con Djokovic e Thiem in agguato. Nadal, che dalla sua parte di tabellone ha trovato Dimitrov, arriva a Melbourne con solo un paio di esibizioni sulle gambe. La tenuta del ginocchio destro è la maggiore incognita del maiorchino, che ha lavorato sodo nei mesi post Finals, per essere in forma nel primo Slam della stagione. 

La scalata di Melbourne

La finale dello scorso 29 gennaio ha dato il via alla stagione fenomenale dei due. Una partita come al solito finita nei libri di sport, conclusasi al quinto set con i parziali di 6-4, 3-6, 6-1, 3-6, 6-3 in poco meno di quattro ore di gioco. E pensare che all'atto conclusivo erano arrivati la 9^ e la 17^ testa di serie del tabellone, per la seconda volta in carriera a giocarsi lo Slam di Melbourne. La precisione al servizio di Federer, unita a un rovescio davvero impeccabile, ha consentito allo svizzero di portare a casa il 18° Major della carriera (saranno 19 con Wimbledon), il primo dopo quasi cinque anni di astinenza. Da quel momento in avanti, sia Roger che Rafa hanno cominciato una stagione a dir poco sensazionale, scalando la classifica del ranking, non a caso chiusa alla posizione 1-2 a dicembre. 

Nadal e il tabù delle finali

Se i pronostici verranno rispettati, Federer e Nadal si incroceranno nuovamente il prossimo 28 gennaio per la finale al Melbourne Park. I precedenti sono 38, con Rafa avanti 23-15 ma Roger che ha vinto tutti e quattro gli incontri del 2017 (Melbourne, Indian Wells, Miami e Shanghai, tutti sul cemento). Lo spagnolo è in serie negativa da cinque incontri, contando anche Basilea 2015, e non batte l'avversario dalla semifinale degli Australian Open 2014, quando si impose 7-6, 6-3, 6-3 prima di cedere nel match per il titolo a Novak Djokovic. In generale, Nadal non conquista una finale contro Federer dagli Internazionali d'Italia del 2013, con il maiorchino che disintegrò il Maestro sull'amata terra rossa, lasciandogli la miseria di quattro games in appena 69' di partita, anche se Rafa resta davanti nel computo totale, avendo vinto 14 delle 24 finali giocate contro Roger. Le statistiche, a questo livello, contano relativamente: la finale più importante tra questi due mostri sarà sempre la prossima, magari già il 28 gennaio a Melbourne...