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Andy Murray si ritira dal tennis tra le lacrime: "Troppo dolore all'anca, addio previsto a Wimbledon". VIDEO

Tennis

In una conferenza schock, il tre volte campione di uno Slam ha annunciato il suo addio al tennis: "Vorrei arrivare fino a Wimbledon, ma non so se ci riuscirò. Ho male anche a indossare un calzino". Confermata la sua partecipazione agli Australian Open: "Ci proverò"

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"Gli Australian Open potrebbero essere il mio ultimo torneo, vorrei continuare fino a Wimbledon, ma non so se ci riuscirò. Ho troppo dolore, è molto dura". Così, in lacrime, Andy Murray ha annunciato dall'Australia il suo ritiro dal tennis. In una conferenza stampa shock, interrotta più volte per fermare pianti e singhiozzi, lo scozzese tre volte vincitore di un torneo del Grande Slam e uno dei quattro moschettieri che ha fatto grande il tennis nell'ultima decade insieme a Federer, Nadal e Djokovic, dice addio al suo sport. Murray, classe 1987,  ha confermato che prenderà parte agli Australian Open al via lunedì (torneo dove ha raggiunto per 5 volte la finale), ma ha anche annunciato che a causa del persistere del dolore all’anca ha deciso di chiudere la sua carriera e spera di riuscire a farlo sull’erba di Wimbledon, dove ha trionfato nel 2013 e nel 2016. Al momento il 31enne di Dunblane non è sicuro nemmeno di riuscire a continuare fino a luglio: venti mesi tra cure, operazione (esattamente un anno fa proprio in Australia) e riabilitazione non sono infatti bastati a risolvere i problemi all’anca destra. Il calvario del vincitore di 45 titoli Atp, tra cui tre Slam (oltre ai due Wimbledon anche gli Us Open 2012), e due ori olimpici, a Londra 2012 e Rio de Janeiro 2016, non riesce a ritrovare la condizione ottimale per poter competere. ”Ho sopportato il dolore da venti mesi a questa parte - ha detto Murray -. Le ho provate tutte per cercare di far stare meglio la mia anca. Ha aiutato ma non abbastanza: sono in condizioni migliori rispetto a sei mesi fa ma avverto ancora molto dolore. Ed è dura”.

"Ho male anche a indossare un calzino"

Nonostante la delusione e il dispiacere il britannico, che si è allenato in questi giorni anche con Novak Djokovic, ha comunque confermato che sarà in campo nel primo turno contro lo spagnolo Roberto Bautista Agut. ”Ho intenzione di giocare - ha detto - posso ancora competere a certi livelli anche se non quanto sarei felice di fare. Il dolore è davvero tanto ed io non voglio continuare a giocare in questa maniera. Durante l’off-season a dicembre ho parlato con il mio team e ho detto che non potevo continuare ad andare avanti così, che avevo bisogno di mettere un punto perché non potevo continuare senza avere alcuna idea su quando il dolore sarebbe cessato”. Il dolore, fisico e psicologico, è davvero troppo intenso: "Smetto perché voglio tornare a fare le cose comuni, come mettere una scarpa o un calzino, senza avere dolore - ha spiegato -. Ho l'anca davvero molto danneggiata, il chirurgo che mi ha operato lo scorso anno me lo ha confermato. L'intervento dello scorso anno non è servito a ridurre il dolore. Continuare solo in doppio? No, non rischio la mia salute". 

La carriera e i numeri di Murray

1 - Murray è diventato il primo tennista britannico a diventare n°1 del mondo il 7 novembre 2016.

41 - Il numero di settimane passate in vetta al ranking

3 - I titoli del Grande Slam vinti (US Open 2012, Wimbledon 2013 e 2016)

11 - Finali del Grande Slam giocate

45 - Titoli ATP vinti in carriera

2 - Medaglie d'oro olimpiche (Londra 2012 e Rio 2016)

1 - Coppa Davis vinta con la Gran Bretagna nel 2015

663 - Le vittorie nel circuito ATP

47,887,068 - Il montepremi vinto in carriera (in milioni di sterline)

5,573 - Gli aces serviti

29 - Le vittorie complessive contro Roger Federer, Rafael Nadal and Novak Djokovic

Ritiro Murray, le reazioni dei social