Tennis, Nick Kyrgios: "La terra rossa non dovrebbe essere una superficie"

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Il tennista australiano ribadisce la sua idea contro la terra rossa attraverso una story su Instagram: "Non dovrebbe essere considerata una superficie". Un messaggio per Nadal?

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Nick Kyrgios non è mai banale. Non lo è sul campo, quando tra gesti particolari e colpi di classe difficilmente passa inosservato, e non è lo fuori dal rettangolo, con dichiarazioni spesso piccate e rivolte a determinati avversari. L'ultima battuta del tennista di Canberra è arrivata attraverso una story sul proprio account Instagram e la destinataria delle sue critiche non è una novità: la terra rossa. "Non dovrebbe essere considerata una superficie" ha spiegato, durante un video pre-allenamento, l'australiano. Una questione che Kyrgios ha sollevato più di una volta nel corso della sua carriera, sottolineandone tutti gli aspetti negativi, compresi quelli meno legati all'aspetto tecnico. "La odio perché mi sporca calze e scarpe - raccontò una volta -. Non mi alleno molto sulla terra perché altrimenti sporco la mia macchina". Questa volta, però, le parole espresse dal classe '95 potrebbero essere rivolte verso un preciso destinatario: Rafa Nadal, il re della terra rossa. I due si sono affrontati sul campo, e poi scontrati a suon di parole, in occasione del torneo di Acapulco, match che ha visto trionfare l'australiano e il cui atteggiamento è stato poco gradito dal maiorchino. Kyrgios ha rinunciato al primo Masters 1000 della stagione sulla terra rossa, quello di Montecarlo, ma non ha rinunciato comunque a criticare quella superficie dove Nadal ha pochi rivali al mondo. Eppure, i numeri registrati dal 23enne di Canberra sulla terra rossa non sono affatto negativi. In 43 incontri disputati in carriera, infatti, ha ottenuto 24 vittorie: il 55,8%, una percentuale non troppo inferiore al 64.5% conquistato sull'erba, superficie preferita di Kyrgios.