Il maiorchino trionfa per la nona volta agli Internazionali di Roma, 14 anni dopo il primo successo: da Coria a Djokovic, dalla bandana bianca di un 19enne al primo titolo del 2019. Così Rafa si prepara per il Roland Garros
Quando vinse a Roma per la prima volta non era ancora il King of Clay, ma quel successo portò bene. Rewind, back to 2005: stesso scenario e stesso campo, Coria al posto di Djokovic e quei capelli lunghi ‘domati’ da una bandana bianca. Qualcosa è cambiato, i capelli sono più corti e la bandana è nera, ma una cosa è rimasta uguale: gli occhi.
Perché lo sguardo di Rafa è quello di sempre, da campione, quello di chi non si accontenta e vuole vincere, soprattutto dopo quattro sconfitte di fila in semifinale, tre sulla terra (Indian Wells, Montecarlo, Barcellona e Madrid). Stavolta Rafa batte Djokovic (6-0, 4-6, 6-1) e si regala il primo successo del 2019, a una settimana da Parigi. La sua Parigi.
La città di Montmartre e dei record di Rafa: 86 vittorie e due sconfitte, ha perso soltanto agli ottavi contro Soderling nel 2009 e ai quarti nel 2015 contro Djokovic (nel 2016 si è ritirato prima di giocare il terzo turno con Granollers). Terra rossa di conquista.
Nadal vuole il 12esimo Roland Garros
Anche se ama Roma allo stesso modo: “E’ la città più bella del mondo”. Quella in cui comunque riesce a vincere: 9 successi fin qui. Gli occhi del campione, i numeri del fenomeno, ogni anno sono da aggiornare: 81 trofei in carriera, 34 Master 1000 (un record, Djokovic è a 33), 17 tornei del Grande Slam e 11 Roland Garros, sua terra di conquista.
Ineguagliabile, inarrivabile sulla terra, soprattutto ingiocabile quand’è in ‘giornata-sì’. In questo torneo ha giocato sei partite, in cinque di queste ha dato sempre un 6-0 al suo avversario, Djokovic compreso (l’unico che si è salvato è stato Stefanos Tsitsipas, Next Gen del tennis che l’aveva sconfitto a Madrid). Nadal vince e sorride, è talmente felice che abbraccerebbe tutti. Fa i complimenti all’amico Nole e si conferma Re di Roma, ripensando a quel 2005 in cui è cambiato tutto. Un anno magico da 52 vittorie stagionali, il primo Roland Garros della sua carriera dopo Montecarlo e gli Internazionali, tutto a 19 anni. Quando gli occhi erano gli stessi, prima ancora di diventare il King of Clay.
La prima vittoria di Nadal a Roma nel 2005