Novak Djokovic è positivo al coronavirus: l'annuncio da parte del numero 1 del mondo è arrivato tramite un comunicato. Positiva anche la moglie Jelena, negativi i figli del campione serbo, contagiato nella tappa di Zara dell'Adria Tour insieme ad altri tennisti come Dimitrov, Coric e Troicki a membri dello staff. Nole, che resterà in autoisolamento per 14 giorni, non presenta sintomi
Novak Djokovic è positivo al coronavirus. L'annuncio è stato dato dal numero 1 del mondo tramite un comunicato sul proprio sito internet. Positiva anche la moglie Jelena, mentre sono risultati negativi al tampone i figli del campione serbo. Secondo quanto annunciato, Nole non ha sintomi. Djokovic è solo l'ultimo caso di contagio avvenuto nella tappa di Zara dell'Adria Tour, il torneo esibizione ideato proprio dal vincitore degli ultimi Australian Open, che dopo la tappa inaugurale di Belgrado era sbarcato in Croazia. Domenica sera, come un fulmine a ciel sereno, era stata annunciata la positività di Grigor Dimitrov, uno dei partecipanti. A ruota erano stati trovati positivi anche Coric, Troicki, il preparatore atletico di Djokovic, l'italiano Marco Panichi e Christian Groh, allenatore di Dimitrov. L'organizzazione era finita sotto accusa per non aver fatto rispettare alcun protocollo di sicurezza anti Covid, con i giocatori che si erano anche resi protagonisti di una notte brava in club di Belgrado senza alcun tipo di precauzione.
Djokovic: "Mi scuso per ogni caso di contagio"
Questo il comunicato di Novak Djokovic: "Nel momento in cui siamo arrivati a Belgrado ci siamo sottoposti al tampone - si legge -. Il mio risultato, così come quello di Jelena, è positivo. I nostri bimbi invece sono negativi. Tutto quello che abbiamo fatto nell'ultimo mese è stato fatto con passione e con buone intenzioni. Il nostro torneo era stato ideato per unire e per inviare un messaggio di solidarietà e compassione a tutta la regione. Il Tour è stato ideato per cercare di aiutare i giocatori del Sud Est Europa a ritrovare competitività nel tennis dopo lo stop imposto dal Covid-19. E' nato come un'idea benefica, diretta a raccogliere fondi per le persone più bisognose e ha avuto una risposta favolosa da parte del pubblico. Abbiamo organizzato il torneo nel momento in cui il virus era in fase calante e credevamo che le condizioni per giocare fossero stato raggiunte. Sfortunatamente il virus è ancora presente e la nuova realtà è che stiamo ancora imparando a conviverci. Spero che tutto si risolva con il tempo e che potremo riprendere normalmente le nostre vite. Mi scuso vivamente per ogni singolo caso di contagio. Spero che questo non complichi la salute di nessuno e che tutti stiano bene. Resterò in autoisolamento per 14 giorni e ripeterò il test fra 5 giorni".