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Berrettini in semifinale a Wimbledon. "Non voglio fermarmi, non mi accontento". VIDEO

Wimbledon

Intervistato da Stefano Meloccaro, Matteo Berrettini si racconta in vista della semifinale di Wimbledon: "Fiero dei risultati raggiunti, stiamo scrivendo la storia del tennis. Non voglio fermarmi, ho anche imparato a non accontentarmi, continuiamo a spingere. In questi anni non ho mai smesso di crederci". Venerdì il match contro Hurkacz live su Sky Sport Uno (201) e Sky Sport Tennis (205): le due semifinali dalle 14.30

BERRETTINI-HURKACZ LIVE

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Fresco vincitore del Queen's Championship, Matteo Berrettini ha raggiunto uno storico traguardo: dopo 61 anni (l'ultimo era stato Nicola Pietrangeli nel 1960) un italiano è di nuovo nelle semifinali di Wimbledon. "Me l'hanno detto finita la partita, mio padre all'epoca non era ancora nato, mi rendo conto che stiamo scrivendo la storia del tennis. Mi sento un protagonista importante, sono fiero di aver raggiunto questo risultato. Il pensiero della semifinale era qualcosa di allucinante", dichiara Matteo a Sky dopo aver battuto in quattro set il giovane talento canadese Felix Auger-Aliassime. Prossimo appuntamento contro Hubert Hurkacz, giustiziere di Federer: il match è in programma venerdì in diretta su Sky Sport Uno e Sky Sport Tennis.

La crescita

"Io e il mio allenatore, Vincenzo Santopadre, in questi giorni ricordavamo quando lui organizzava il torneo rodeo, allora si giocavano 6-7 partite al giorno. Sono partito da lì, da lontano, come tanti ragazzi della mia età, e adesso sono qui a Wimbledon: non so cosa sia successo…Di sicuro so che in questi anni ho creduto tanto nel mio team, nelle mie armi, nei miei ideali, nella mia famiglia e tutto quello che ho fatto mi ha portato fino a qui. Ora non voglio fermarmi, ho anche imparato a non accontentarmi, continuiamo a spingere".

L'esordio negli Juniores

"Ricordo quando sono venuto a giocare gli Juniores: mi sembrava una cosa incredibile già esserci. Provenivo dalle qualificazioni, ho vinto un turno e mi sono detto 'chissà se un giorno potrò giocare ancora qui".

Il prossimo avversario

"Quando ho guardato il tabellone per prima cosa mi sono balzate agli occhi teste di serie come Federer e Medvedev, ma sapevo che Hurkacz (capace di eliminare nei quarti Federer in tre set) potesse fare molto bene. Mi aspetto un match estremamente duro".

La forza mentale

"La cosa più importante che ho fatto nei quarti contro Auger-Aliassime è come ho gestito la partita dal punto di vista mentale. So che posso giocare meglio a tennis, so che posso creare più problemi al mio avversario, ma nonostante le difficoltà davo l'impressione di essere molto sicuro di me, di testa era come se stessi riuscendo a fare tutto al meglio, questo è un grande obiettivo che ho raggiunto e che mi dà grande forza. So quanto sia importante anche per gli avversari: quando vedo uno che sta giocando male ma che affronta il match come una bestia mi dico 'e questo come lo batto?' Ora ho la consapevolezza di poter alzare il livello nei momenti importanti riuscendo a portare a casa la partita".

I quarti

Berrettini batte Auger-Aliassime in 4 set