Finale Wimbledon, Djokovic: "Non bello perdere, ma Alcaraz fantastico". Poi si commuove

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Wimbledon finisce in lacrime per Djokovic che cede ad Alcaraz lo scettro: "Non è un buon pomeriggio per me ma voglio fargli i complimenti, che qualità quando ha dovuto servire per il match! Pensavo che avrei avuto problemi con lui ma sulla terra e sul cemento, non sull’erba: è stato fantastico sia al Queen’s che qui. Non è mai bello perdere partite come queste, forse avrei dovuto perderne altre, magari quella contro Federer, adesso siamo pari…", dice prima di scoppiare in un pianto ringraziando il figlio in tribuna

"Non è un buon pomeriggio per me ma voglio fare i complimenti ad Alcaraz". Queste le prime parole di Novak Djokovic che perde in cinque set la finale di Wimbledon contro lo spagnolo e rinuncia, almeno per quest'anno, al record di otto vittorie sull'erba inglese che rimane a Roger Federer. Il serbo non risparmia elogi al suo avversario: "Che qualità quando hai dovuto servire per il match, ne sei uscito con colpi vincente quando dovevi chiudere! Pensavo che avrei avuto problemi con te ma sulla terra e sul cemento, non sull’erba ma sei stato fantastico per come hai saputo adattarti e per quello che hai fatto sia al Queen’s che qui, davvero tanti complimenti".

Le lacrime vedendo il figlio in tribuna

Il fuoriclasse serbo poi aggiunge: "Ovviamente non è mai bello perdere partite come queste, ma quando le emozioni saranno andate mi sentirò molto grato perché in passato ho giocato questo tipo di partite, ricordo i due match point annullati nella finale del 2019 che ho vinto contro Federer, forse avrei dovuto perdere quella…adesso siamo pari". Sulla sua stagione dopo i successi all'Australian Open e al Roland Garros: "Orgoglioso? Forse domani, è dura da mandar giù quando sei così vicino, questi sono i momenti per cui ti alleni ogni giorno. Sono stato benedetto per aver giocato tante di queste partite ma ho perso contro un grande giocatore per cui devo solo fare i complimenti e andare avanti". Infine le lacrime di commozione alla vista del figlio in tribuba: "È bello vedere mio figlio ancora qui, ancora sorridente. Grazie per avermi sostenuto, ti voglio bene".

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