Sinner: "Bravo a gestire il vento, felice di aver confermato la semifinale"
l'intervistaJannik Sinner prosegue il suo cammino inviolato in questo 2024, con la 16^ vittoria di fila in stagione contro Jiri Lehecka che gli vale la semifinale a Indian Wells: "Sono contento, ho gestito bene il vento e non era facile contro un avversario potente e di talento. E' importante aver confermato la semifinale in un torneo così importante". Il torneo in diretta su Sky Sport e in streaming su NOW
Jannik Sinner vola in semifinale a Indian Wells per il secondo anno consecutivo dopo aver dominato con un doppio 6-3 il ceco Jiri Lehecka. Lo fa gestendo il vento, con un secondo set in cui ha messo in campo una prima su tre, giocando con tutti i favori del pronostico e la pressione addosso. Per l'azzurro si tratta della 19^ vittoria di fila, la 16^ del 2024 in cui è ancora imbattuto. Jannik ha inoltre vinto 36 degli ultimi 38 match...
"Alcaraz o Zverev? Vediamo chi mi tocca..."
"Sapevo che sarebbe stato diverso, c'era tanto vento e fortunatamente poi è sceso. Sono contento, lui è un ottimo giocatore e ha battuto tanti giocatori forti. L'obiettivo era tenere il servizio, è stato importante salvare palla break con il servizio. Ho provato ad aggredire in risposta, queste erano le chiavi. Difficile parlare del n°2 del mondo, sarà una grande sfida tra Alcaraz e Zverev. Vediamo chi mi tocca, mi sono confermato e vediamo come andrà".
Sinner: "Super papà, mi ha anche dato qualche dritta in campo..."
"Sono contento perché la situazione era differente, c'era tanto vento ed era difficile gestirlo. Lui ha un potenziale enorme, lo scorso anno ho fatto semifinale e mi sono ripetuto. Sono contento perché è uno dei tornei più importanti del mondo. Il servizio? Ci sono giorni in cui servo bene, altri in cui fatico. Nel 2° set oggi ho sbagliato tanto, ma questo è il giusto modo per procedere e sarà importante per il futuro. E' l'unico colpo che puoi gestire in autonomia. Mio papà mi insegna il dritto? No... E' importante averlo qui, posso passare del tempo con lui. E' uno chef incredibile e un super papà, quando ero piccolo mi ha dato anche qualche dritta sul campo. Mi diceva che era più importante il movimento della direzione della palla".