Djokovic dopo il ko con Alcaraz: "Carlos incredibile". E la dolce frase al figlio

WIMBLEDON

Nulla da fare per il fuoriclasse serbo che perde in tre set contro il classe 2003 (6-2, 6-2, 7-6 i parziali). Al termine del match, belle parole da parte di Nole nei confronti dell’avversario ma anche dei suoi figli Stefan e Tara presenti in tribuna: "Al grande già inizia a piacere il tennis, non so se avrò i nervi saldi per fargli da allenatore, ma se vorrà io sarò al suo fianco…"

ALCARAZ-DJOKOVIC: RIVIVI LA FINALE DI WIMBLEDON

Seconda finale persa consecutivamente a Wimbledon per Novak Djokovic che si arrende ancora una volta a Carlos Alcaraz. Lo spagnolo si impone in tre set 6-2, 6-2, 7-6: "Non è il risultato che volevo, specialmente nei primi due set il mio tennis non è stato al livello giusto. Salvando i tre match point ho cercato di allungare la partita, ma oggi non c’è stato nulla da fare. Carlos ha vinto meritatamente giocando un tennis straordinario. Congratulazioni a lui, alla sua famiglia e al suo team, quello che fa a 21 anni è incredibile". 

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"Orgoglioso di aver giocato questa finale"

Poi il 24 volte campione slam aggiunge: "Dal letto di ospedale al centrale di Wimbledon in finale? Sì, sono orgoglioso, devo esserlo anche se adesso c’è un po’ di delusione, la partita è finita da poco, ma fra qualche giorno penserò quello che ho passato nelle ultime settimane e sarò molto soddisfatto. Wimbledon è sempre stato il mio sogno da bambino, ho provato a ricordarmi quanto sia fantastico essere qui, a lottare per il titolo. Ogni volta che entro in questo campo è come se fosse la prima volta, torno quel bambino che lotta per il suo sogno". 

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"Allenare mio figlio? Se vorrà, io ci sarò"

Infine le parole per la sua famiglia, in particolare per la moglie Jelena e i figli Stefan e Tara: "Voglio dire a mia moglie che la amo, la ringrazio per il sostegno, per essere qui. Anche ai miei stupendi bambini, grazie per mettermi il sorriso in faccia ogni volta che vi vedo, è stupendo essere vostro papà. A loro il tennis piace sempre di più e non so se avrò i nervi saldi per essere il coach di mio figlio un giorno, ma se vorrai fare il tennista…io ci sarò per te". 

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