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Wimbledon, verso il sorteggio: l'allenamento di Sinner, Alcaraz, Medvedev e Djokovic

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Michela Curcio

Michela Curcio

©Ansa

In attesa del sorteggio del tabellone principale, i grandi del tennis sono già a Wimbledon. Sinner e Alcaraz potranno incontrarsi solo nella finale di domenica 13 luglio. Intanto l'italiano e lo spagnolo, come Medvedev e Djokovic, si sono allenati sull'erba del Centre Court

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Silenzio, parla la racchetta. Che Wimbledon sia sempre più vicino, lo si capisce dai decibel a Church Road. Non più chiacchiere e scambi di battute tra un campo e l'altro: adesso è tempo di facce concentrate e di giornate vissute con la tensione agonistica di chi sa di avere su di sè la pressione fin da subito. Soprattutto perché si sono aperte anche le porte del Centrale, il tempio di tutti i templi, inaugurato da due sessioni di allenamento: quella tra Alcaraz e Djokovic, protagonisti delle ultime due finali a Wimbledon e, a seguire, quella tra Sinner e Medvedev, che un anno fa si affrontarono nei quarti di finale, in una partita amara per Jannik, sconfitto in cinque set e afflitto nel corpo e nel cuore. 

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L'erba è tirata a nuovo, mentre l'atmosfera che si respira tra un dritto e un rovescio è quella di sempre. Atmosfera che quasi si ascolta, scandita soltanto dalla pallina che esce più che mai pulita dal piatto corde. Wimbledon è così, è storia, è sensazioni, è suoni. I destini incrociati di Sinner e Alcaraz, di Djokovic e Medvedev, sono pronti a intrecciarsi sempre di più nel sorteggio. Jannik sa già di poter trovare Carlitos soltanto in finale e - si sa - di finale ce n'è soprattutto una da "vendicare", quella del Roland Garros, tanto epica quanto maledetta per lui. Nole è il "convitato di pietra", che Sinner e Alcaraz potrebbero incrociare già nei quarti di finale - e non ne sarebbero contenti. Medvedev è l'outsider che non ti aspetti, che viene dalla finale ad Halle e che cerca fiducia per difendere i punti di una semifinale che vale un terzo del suo ranking. Come si dice da queste parti: "let the games begin".

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