Quarantasette anni dopo c'è un nuovo dream team nella storia italiana in Coppa Davis. Da Barazzutti, Bertolucci, Panatta, Zugarelli capitanati da Nicola Pietrangeli a Sinner, Sonego, Arnaldi, Musetti e Bolelli capitanati da Filippo Volandri. Ecco alcuni dei momenti storici dell'Italia nella competizione
- L'Italia partecipò per la prima volta alla Coppa Davis nel 1922, quando il torneo si chiamava ancora International Lawn Tennis Challenge e veniva giocato con una formula diversa. Quattordici nazioni disputavano un tabellone di qualificazione e la vincente affrontava i campioni in carica nel "Challenge Round"
- Superato il primo turno per rinuncia del Giappone, l'Italia scese in campo il 19 giugno 1922 al Roehampton Lawn Tennis Club contro la Gran Bretagna: finì 4-1 per i britannici
- L'Italia raggiunse per la prima volta la finale di Coppa Davis nel 1960. Gli azzurri giocarono al White City Stadium di Sydney contro l'Austrialia, dal 26 al 28 dicembre, su erba. Vinsero 4-1 gli "aussie": l'Italia conquistò un solo punto con Nicola Pietrangeli
- Nel 1961 l'Italia ripete lo stesso cammino dell'anno precedente: vince la zona europea battendo la Svezia, elimina gli Stati Uniti in finale, ma perde il Challenge Round in Australia. Stavolta la sfida si gioca a Melbourne, ma il risultato è lo stesso: 5-0 per la squadra trascinata da Rod Laver e Roy Emerson
- Il 1976 è il grande anno dell'Italia in Davis, quello dello storico (ma non più unico) trionfo azzurro. L'Italia giocò a Santiago contro il Cile che aveva raggiunto la finale dopo il boicottaggio dell'Unione Sovietica che rifiutò di giocare la semifinale in segno di protesta contro il regime di Pinochet
- Dopo un dibattito sulla partecipazione alla finale, l'Italia volò in Cile e vinse 4-1 con Barazzutti, Panatta, Bertolucci e Zugarelli, capitanati da Nicola Pietrangeli
- Il dream team italiano giocò quattro finali in cinque anni, tutte in trasferta. Dopo la vittoria del 1976, gli azzurri pagarono dazio nel 1977 sull'erba australiana, nel 1979 sul cemento contro gli Stati Uniti di John McEnroe e nel 1980 sulla terra di Praga contro le Cecoslovacchia di Tomas Smid e Ivan Lendl
- Tra le partite storiche dell'Italia in Coppa Davis c'è quella contro la Svezia nel 1990. È il primo turno e si gioca a Cagliari, su terra rossa. Senza Edberg, gli svedesi schierano il n. 1 al mondo Mats Wilander e Jonas Svensson nei due singolari
- Sul punteggio di 2-2 dopo quattro incontri, l'ultimo singolare tra Canè e Wilander è quello decisivo
- Tutti danno "Paolino" per spacciato, invece compie l'impresa dopo 5 set, con tanto di invasione di campo finale del pubblico
- La penultima finale dell'Italia in Coppa Davis è datata dicembre 1998. Gli azzurri al Forum di Assago persero 4-1 contro la Svezia, in una finale segnata dal durissimo match d'apertura tra Andrea Gaudenzi e Magnus Norman
- L'azzurro aveva recuperato da poco dopo un intervento alla spalla destra e andò in campo imbottito di antidolorifici. I tendini della spalla iniziarono a far sempre più male in campo, ma Gaudenzi lottò per cinque ore prima di alzare bandiera bianca al quinto set
- Da quella finale del 1998, iniziò il lento declino dell'Italia che nel 2000 scivolò nel Gruppo I (la Serie B), e addirittura nel 2003 in Serie C, il Gruppo II
- L'Italia ha atteso undici anni prima di tornare nel gruppo Mondiale. Settembre 2011, l'avversario è di nuovo il Cile a Santiago. Gli azzurri capitanati da Corrado Barazzutti vinsero 4-1 con Potito Starace, Fabio Fognini, Simone Bolelli e Daniele Bracciali
- Dal ritorno nel gruppo Mondiale alla semifinale in tre anni. È il 2014, l'avversario è la Svizzera di Federer e Wawrinka, poi vincitrice di quella edizione
- Sul cemento indoor di Ginevra, gli azzurri persero 3-2 con i punti conquistati dal doppio Bolelli/Fognini, contro Chiudinelli e Wawrinka, e in singolare da Seppi contro Michael Lammer
- E arriviamo infine ai giorni nostri, con il nuovo format introdotto nel 2019. Nel 2021, dopo aver superato il Round Robin contro Stati Uniti e Colombia, l'Italia si ferma nei quarti contro la Croazia
- Al PalaAlpitour di Torino, i croati vincono 2-1: Sinner conquista l'unico punto azzurro, battendo Cilic in tre set nel secondo singolare
- L'Italia migliora il risultato del 2021 e torna in semifinale dopo otto anni. Gli azzurri, capitanati da Filippo Volandri, dominano il girone di Bologna e nelle Finals di Malaga eliminano gli Stati Uniti nei quarti con uno straordinario match di Sonego contro Tiafoe. Decisivo, però, è il punto conquistato dal doppio Fognini/Bolelli contro Sock/Paul;
- In semifinale, però, la favola azzurra viene spezzata dal Canada che ribalta il tie dopo la vittoria di Sonego su Shapovalov
- Leggendario. È l'aggettivo che definisce quanto fatto dal gruppo di Filippo Volandri a Malaga. Sinner, Sonego, Musetti, Arnaldi e Bolelli conquistano la seconda Davis nella storia dell'Italia con un cammino straordinario.
- L'MVP è Jannik Sinner che in semifinale batte due volte il n. 1 al mondo Novak Djokovic (prima in singolare annullando tre match point e poi in doppio insieme a Sinner) e in finale regala il punto decisivo superando De Minaur
- Oltre ad essere stato il capitano della squadra campione nel 1976, Pietrangeli è anche il primatista all-time da giocatore nella Coppa Davis con 164 presenze e 120 vittorie tra singolare e doppio
- Nicola Pietrangeli: 164 (120 vittorie, 44 sconfitte)
- Adriano Panatta: 100 (64 v, 36 s)
- Orlando Sirola: 90 (57 v, 33 s)
- Uberto De Morpurgo: 79 (55 v, 24 s)
- Fabio Fognini: 69 (43 v, 26 s)
- Giorgio De Stefani: 66 (44 v, 22 s)
- Corrado Barazzutti: 62 (41 v, 21 s)
- Giovanni Cucelli 55 (38 v, 17 s)
- Simone Bolelli: 49 (26 v, 23 s)
- Andreas Seppi: 45 (24 v, 21 s)