Parte da lontanissimo la carriera della 28enne toscana, capace in 12 mesi di scalare le gerarchie del tennis mondiale fino alla finalissima dei Championships: la favola della ragazza con il sorriso più bello e contagioso del circuito
di Alfredo Corallo
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Instagram @jasmine_paolini
- Jasmine Paolini nasce a Castelnuovo di Garfagnana il 4 gennaio del 1996 e cresce a Bagni di Lucca, dove impugna per la prima volta una racchetta a 6 anni, invogliata da papà Ugo e dallo zio Adriano, grandi appassionati di tennis. "L'alternativa era il nuoto - racconterà - ma non potevo fare scelta migliore...".
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- La 15enne Jasmine si allena a Forte dei Marmi, ma la svolta arriva con l'ingresso al Centro Federale di Tirrenia, dove può curare più scrupolosamente la parte atletica, sotto lo sguardo attento di due figure che si riveleranno fondamentali per la sua carriera: Tathiana Garbin e Renzo Furlan.
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- Nel 2017 arriva la prima convocazione della capitana Garbin in Fed Cup, dove entra progressivamente in pianta stabile. Nell'aprile del 2018 a Bogotà il suo primo successo in carriera in un torneo WTA e nel 2019 il debutto nel tabellone di uno Slam, a Parigi, entrando a fine anno tra le prime 100 del mondo.
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- Nel giugno del 2020 si laurea per la prima volta campionessa italiana, superando in finale Martina Trevisan. Allenata, ora, a tempo pieno da Furlan, vince il suo primo match agli Internazionali d'Italia (contro l'ex numero 11 del mondo Sevastova) e in uno Slam, ancora a Parigi, opposta alla spagnola Bolsova (eliminata poi da Petra Kvitova).
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- Nel giugno del 2021 vince a Bol il suo primo torneo WTA 125 (contro l'olandese Arantxa Rus). A settembre raddoppia a Portorose con il suo primo WTA maggiore, battendo in finale la statunitense Alison Riske e salendo alla 64^ posizione del ranking. L'anno dopo, la sua primissima vittoria contro una top-10 grazie al successo sulla n.3 del circuito Aryna Sabalenka.
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- Nel 2023 s'impone nel Challenger di Firenze, raggiunge i quarti e gli ottavi nei WTA 1000 di Cincinnati e Pechino, mentre a Zhengzhou si spinge per la prima volta fino alla semifinale di un '500'. Vince anche il WTA 250 di Monastir in coppia con Sara Errani e trascina l'Italia in finale di Billie Jean King Cup, ko in finale per mano delle canadesi. A fine anno si issa alla posizione numero 29 della classifica mondiale.
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- Il suo 2024 si apre con un incoraggiante cammino agli Aus Open, 'stoppato' agli ottavi dalla russa Anna Kalinskaja. Sua avversaria anche nella finale del "Duty Free Tennis Championships" di Dubai, dove la 28enne toscana si 'vendica' in rimonta 4-6, 7-5, 7-5 regalando all'Italia il titolo numero 80 nel circuito WTA e il terzo successo di un'azzurra in un '1000' dopo quelli di Pennetta (Indian Wells 2014) e Giorgi (Montreal 2021). Una vittoria che la lancia anche in 14^ posizione nel ranking.
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- Il 19 maggio, Jas e la 'maestra' Errani coronano una settimana perfetta battendo in finale a Roma 6-3, 4-6, 10-8 le più quotate Coco Gauff ed Erin Routliffe, riportando all'Italia un titolo che mancava da 12 anni. Il primo '1000' in coppia e il terzo in totale dopo Monastir 2023 e Linz 2024.
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- Jasmine si presenta a Parigi da testa di serie n.12, protagonista di una cavalcata formidabile: elimina in serie Saville, Baptiste, Andreescu, Avanesjan, Rybakina nella semi Mirra Andreeva. Il sogno dell'italiana s'infrange in finale su Iga Swiatek, numero 1 del mondo, che vince abbastanza agevolmente in due set (6-2, 6-1 in 68 minuti). "Sono stati i giorni più belli della mia vita", le sue parole al termine del match, sorridente nonostante la sconfitta, 'consolata' dalle immense Chris Evert e Martina Navratilova.
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- La lucchese, quinta tennista italiana della storia dopo Francesca Schiavone, Flavia Pennetta, Sara Errani e Roberta Vinci a disputare l'atto conclusivo di un torneo del Grande Slam, raggiunge anche la finale parigina di doppio in coppia proprio con 'Sarita', battute da Coco Gauff e Katerina Siniakova. E lascia la capitale francese da numero 7 del mondo!
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- La toscana vola in Inghilterra e la semi di Eastbourne è il passaporto per l'All England Club, dove viaggia a un'altra velocità rispetto alle rivali: elimina - in sequenza - Minnen, Andreescu, Keys e Navarro e in due ore e 51' Donna Vekic nella semifinale più lunga nella ultracentenaria storia di Wimbledon, e certamente tra le più combattute, emozionanti e spettacolari. Che Paolini vince in rimonta 2-6, 6-4, 7-6 con un tie-break thrilling, diventando così la prima azzurra ad arrivare fino all'epilogo più prestigioso dei Championships.
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- Swiatek a Parigi, la ceca Barbora Krejcikova a Londra: due sconfitte, ma una doppietta di finali Slam che negli ultimi 25 anni era riuscita solo a quattro altre giocatrici: Steffi Graf (1999), Serena Williams (2002, 2015 e 2016), Venus Williams (2002) e Justine Henin (2006). Un quintetto d'eccezione, che riflette la nuova dimensione di Jasmine, capace in 12 mesi di scalare le gerarchie del tennis mondiale, con un nuovo best ranking: dal 15 luglio sarà numero 5 del mondo!