Sanremo, Paola Egonu regina per una notte: "Fiera di essere italiana"
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La campionessa di pallavolo, incantevole e brillante co-conduttrice della terza serata del Festival, ha chiuso il suo monologo con una dichiarazione d'amore all'Italia: "Amo il mio Paese e vesto con orgoglio la maglia azzurra"
A cura di Alfredo Corallo
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UNA DEA AL FESTIVAL
- È stata la notte di Paola Egonu alla 73^ edizione del Festival, 'regina' della terza serata di Sanremo 2023.
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"VOGLIO DIVERTIVERMI CON VOI"
- E accolta, naturalmente, anche dal 'socio' Gianni Morandi. "Sono nel tempio della musica - esulta la Egonu - e voglio divertirmi con voi!".
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TUTTO NACQUE CON 'MILA E SHIRO'
- Poi la 24enne di Cittadella 'svela' come si è avvicinata alla pallavolo: "Grazie al cartone animato 'Mila e Shiro'. Mio padre mi ha detto 'provaci', e così ho cominciato...".
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- La prima presentazione della serata: Paola rompe il ghiaccio annunciando 'Vivo', la canzone portata a Sanremo da Levante.
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- Il primo abito è un 'monospalla' bianco ricoperto di strass firmato Emporio Armani, con una cintura in vita dello stesso colore del vestito.
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- Intorno alla mezzanotte uno dei momenti più attesi della serata: il monologo di Paola. "Non sono qui a dare lezioni di vita - chiarisce subito - perché alla mia età sono più le cose che posso imparare di quelle che posso insegnare. Cerco di ricavare da ogni giorno un insegnamento e così è stato anche nelle settimane di avvicinamento al Festival".
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- "Spesso in passato sono stata definita ermetica - continua - così nel tempo mi sono impegnata a raccontarmi di più, provando a ridurre al minimo lo spazio di interpretazione. Questo non ha evitato comunque che alcune frasi venissero strappate dal contesto, tagliate, incollate in senso casuale e fiondate sui giornali come titoli usati per far rumore".
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- "Sono la prima di tre fratelli, e devo tutto a mamma Eunice e papà Ambrose", sorride commossa. "Sono loro che mi hanno permesso di vivere un'infanzia felice, che mi hanno sostenuta e che mi hanno insegnato che se vuoi qualcosa devi guadagnartela. Senza temere i sacrifici. Mi hanno aiutata a trovare il mio percorso, anche se questo ha significato per loro vedermi andare via di casa a 13 anni".
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- "Non sono madre, sogno di diventarlo un giorno, ma sono certa che nessun genitore sia felice che la propria figlia cresca lontana dal suo amore e dal suo sguardo. Grazie mamma, grazie papà, che per amore verso di me, avete rinunciato a me. Certo, le vostre carezze e le vostre attenzioni mi sono mancate e continuano a mancarmi. Ma sapevo, sapevamo e so che questa è la mia strada". Da bambina chiedeva: "Perché sono alta? Perché mio nonno vive in Nigeria? Perché mi chiedono se sono italiana?".
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- "Poi, diventando più grande, i perché sono continuati. Perché mi sento diversa? Perché vivo questa cosa come una colpa? Perché ogni volta mi sono punita dando una versione sbagliata di me stessa? Con il tempo ho capito che questa mia diversità è la mia unicità. E che nella domanda 'Perché io sono io?' c'è già anche la risposta: perché io sono io".
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- "Io - sottolinea la pallavolista - sono quella che quando oggi ancora mi fanno una domanda sul razzismo, rispondo così: prendete dei bicchieri di vari colori e metteteci dentro l'acqua. Vedrete che la maggior parte delle persone sceglierà il bicchiere trasparente, solo perché il suo contenuto è più limpido. Eppure se proverete a bere da uno dei bicchieri colorati, scoprirete che l'acqua ha sempre lo stesso gusto, fresco e vita, perché siamo tutti uguali oltre le apparenze".
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- "Gioco in attacco - racconta ancora - ed il mio obiettivo è quello di riuscire ad avere tra le mani la palla decisiva da schiacciare, quella che farà punto. A volte ci riesco, altre volte sbaglio e sto imparando ad accettare l'errore. Crescere vuol dire imparare a dare il giusto peso alle critiche, affrontare i momenti brutti ma anche godersi quelli belli".
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"FIERA DI ESSERE ITALIANA"
- Alle accuse di vittimismo, di mancanza di rispetto per il suo paese, risponde con forza: "Amo l'Italia, vesto con orgoglio quella maglia azzurra che per me è la più bella del mondo e ho un profondo senso di responsabilità nei confronti di questo Paese in cui ripongo tutte le mie speranze di domani".
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- "Aver sbagliato in tante finali - dice ancora - non fa di me una perdente. Cosi come non è perdente chi a scuola prende il voto più basso e non è perdente chi non riesce a realizzare il proprio sogno al primo colpo. E poi, visto che siamo a Sanremo, non è perdente nemmeno chi arriva nelle ultime posizioni in classifica". Il riferimento è a Vasco Rossi, che nel 1983 arrivò penultimo. "Uno che ci ha insegnato che dalle sconfitte più dure possono nascere i successi più grandi. Ognuno col suo viaggio, ognuno diverso".
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- La favola di Paola si chiude con il bacio dei suoi due 'cavalieri' al termine di una serata che la fuoriclasse della pallavolo mondiale ha condotto e affrontato in modo magistrale, con eleganza e ironia, promossa a pieni voti!
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- La lunghissima giornata di Paola era cominciata con la conferenza stampa di presentazione della terza serata, in cui aveva parlato della possibilità di tornare a vestire l'azzurro. Lo scorso ottobre, infatti, dopo i Mondiali conclusi al terzo posto con l'Italia, la giocatrice si era sfogata in seguito agli insulti razzisti ricevuti sui social e aveva deciso di prendersi una pausa dalla Nazionale.
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- Tra i temi affrontati nella conferenza stampa di Sanremo, c'è anche il razzismo: "L'Italia è un Paese razzista ma sta migliorando. Non voglio fare la parte della vittima, ma dire semplicemente come stanno le cose".
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- "Non puoi capire, mi hanno chiesto perché sono italiana...", lo sfogo con il suo procuratore nel video che ha fatto il giro del web dopo i Mondiali. La campionessa aveva dunque deciso di prendersi una pausa, spiegando le sue motivazioni a Sky Sport: "Ogni volta vengo presa di mira, fa male essere attaccata perché io ci metto sempre il cuore e non manco mai di rispetto".
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- Paola Ogechi Egonu nasce a Cittadella (in provincia di Padova) il 18 dicembre del 1998 e ottiene la cittadinanza italiana nel 2014 dopo il rilascio del passaporto al padre. Ha cominciato a giocare a volley nella squadra della sua città e nella stagione 2013-14 entra a far parte del Club Italia, in B1, trascinando il team nel giro di 3 anni in A1.
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- Nella stagione 2019-20 viene ingaggiata dall'Imoco di Conegliano, con cui vince tutto: tre Supercoppe italiane, il Mondiale per club 2019 da MVP, tre Coppe Italia, due scudetti e la Champions League 2020-21, sempre eletta migliore giocatrice.
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- Nel 2015 la prima maglia azzurra ed è subito un successo: vince l'oro mondiale con l'Under-18 (da MVP) e il bronzo iridato con l'Under-20. Entra anche in pianta stabile nella Nazionale maggiore e nel 2017 conquista l'argento al World Grand Prix e nel 2018 perde soltanto in finale il campionato del mondo, eletta miglior opposto. Nel 2019 è bronzo agli Europei.
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- La 'vendetta' arriva esattamente un mese dopo, il 4 settembre del 2021, quando l'Italvolley di Davide Mazzanti supera 3-1 le serbe padrone di casa davanti ai 20mila spettatori della Stark Arena di Belgrado, riportando l'oro europeo in Italia a 12 anni dal trionfo di Berlino.
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- Lo scorso luglio ancora un oro in maglia azzurra grazie alla vittoria contro il Brasile nella finale della Volleyball Nations League, seguito dal bronzo al Mondiale.
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- E ancora una volta Paola è la MVP, migliore giocatrice della Volleyball Nations League 2022.
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- Prima di emigrare dalla Nigeria in Italia - dove si sono conosciuti - il padre Ambrose lavorava come camionista a Lagos e la madre Eunice era infermiera a Benin City. Dal 2016 vivono a Manchester. La Egonu ha un fratello (Andrea) e una sorella, Angela, che studia e gioca a volley nella Xavier University of Louisiana di New Orleans, campionessa della Red River Athletic Conference e premiata in finale come MVP. Anche la cugina è pallavolista: Terry Enweonwu, opposto di Firenze e della Nazionale. Ha una zia suora in Vaticano.
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- In Italia ha una 'seconda famiglia', quella della sua migliore amica Giuditta Lualdi, centrale di Busto Arsizio, conosciuta ai tempi del Club Italia.
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- Studia Psicoeconomia a Padova, ha una vera passione per le tagliatelle al ragù di chef Antonino Cannavacciuolo e ha due cagnolini: Noir e Pinot.
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- La campionessa veneta ha fatto il suo 'esordio' nel 2020 dando la sua voce a Sognaluna, un personaggio del film d'animazione Soul. Successivamente, è apparsa in tv come conduttrice in una puntata de Le Iene. Di recente, ha partecipato come giudice speciale della quarta puntata dell'ultima stagione di Italia's Got Talent.
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- Da bambina sognava di fare la modella e oggi è una ragazza super 'fashion', testimonial di Armani.
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- Nel maggio del 2022 è uscito il suo primo libro, "18 segreti per diventare stelle", scritto insieme a Emanuele Giulianelli e dedicato al nonno paterno Ambrogio, venuto a mancare in Nigeria a 94 anni subito dopo l'Olimpiade di Tokyo. "Parlo dell'importanza dello spirito di squadra - spiega la Egonu - e di come gestire le sconfitte ma anche di sonno, di nostalgia di casa e di come affrontare le critiche. C'è Paola con tutte le sue sfumature".