L’Italia per il sogno Europeo, in finale c’è l’ostacolo Polonia

Europei volley

Domenico Motisi

Il Ct De Giorgi ha parlato di "nove gradini" sa salire per confermarsi campioni d’Europa, gli azzurri ne hanno scalati otto ma l’ultimo è il più complicato. Al PalaEur di Roma, davanti a 10mila tifosi – compreso il presidente della Repubblica Sergio Mattarella – arriva la straordinaria Polonia allenata da Nikola Grbic che vuole vendicare la finale Mondiale persa in casa contro Giannelli e compagni nel 2022

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Manca l’ultimo "gradino", ma è quello più complicato: gli azzurri di Fefè De Giorgi si giocano il titolo di campioni d’Europa contro la Polonia nella finale di Roma. Al PalaEur, a tifare per l’Italia, arrivano 10mila tifosi ma uno sarà davvero speciale: è atteso infatti il presidente Sergio Mattarella, grande appassionato di volley e che ha già ricevuto Giannelli e compagni in Quirinale dopo la straordinaria vittoria al Mondiale polacco in finale contro i padroni di casa (LA FOTOGALLERY).

Cosa aspettarsi dalla Polonia

Proprio la finale persa in casa nella bolgia di Katowice è il sassolino, non così piccolo, che la Polonia vuole togliersi dalle scarpe. Una rimonta storica dell’Italia, sotto di un set, ha infatti impedito alla squadra di Grbic di vincere il terzo Mondiale consecutivo e di farlo davanti ai propri tifosi. Ragion per cui, Leon e compagni hanno tutta l’intenzione di "vendicarsi" in casa azzurra nella finale del PalaEur. Polonia che arriva a questo appuntamento forte di un percorso netto con otto successi in altrettanti incontri ed è proprio in semifinale contro la Slovenia che si è visto il miglior Wilfredo Leon, fuoriclasse di origini cubane e capitano della Sir Perugia, stesso club di Simone Giannelli e Roberto Russo.

Come arrivano gli azzurri

Se la Polonia ha vinto otto partite su otto, non è da meno l’Italia che arriva in finale avendo perso set soltanto in due match, quelli comunque portati a casa al tie-break contro Germania e Olanda. Per il resto solo 3-0 per i campioni in carica. Un’Italia che, come ammesso dallo stesso Ct, arriva stanca ma consapevole di essere una delle migliori squadre al mondo, se non la migliore in assoluto. Un gruppo coeso, "che si vuole bene" e che è stato capace di reagire alle difficoltà dentro e fuori dal campo. Su tutte le indisponibilità di Simone Anzani, vicecapitano non convocato da De Giorgi per via di un problema cardiaco comunque risolto, e quella di Roberto Russo, tra i migliori centrali dell'intera competizione, infortunatosi alla caviglia nei quarti contro l’Olanda, out per la semifinale e in dubbio anche per la finale. 

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Comunque vada, sarà grande Italia

Parlare di nuova "Generazione di fenomeni" è forse un po’ prematuro, ma di certo c’è che questo nuovo corso azzurro, iniziato dopo le Olimpiadi del 2021, rappresenta una garanzia per il presente ma anche per il futuro. Basti pensare che nel gruppo in finale all’Europeo 2023, Fabio Balaso (straordinario libero classe ’95) e capitan Giannelli classe ’96 sono i più "vecchi" della spedizione. Proprio dalle mani sapienti del nostro fuoriclasse, miglior palleggiatore al mondo, nonché Mvp dell’ultimo Europeo, dell’ultimo Mondiale e dell’ultimo Mondiale per club, arriveranno i palloni che i vari Lavia, Michieletto, Romanò, Galassi e, chissà, Russo (eventualmente ci sarà l’ottimo Mosca) dovranno mettere a terra per regalarci il secondo Europeo consecutivo. Ma che sia oro o argento, sapremo comunque di avere una grande Italia.