Juventus-Lazio, Sarri: "Se resto? Ho un contratto. Per lo scudetto mancano 4 punti"

Serie A

L'allenatore sul suo futuro: "Se resto alla Juve? Per forza, ho il contratto". Poi festeggia il successo sulla Lazio: "CR7 straordinario, è un fuoriclasse anche mentalmente. Ora concentrati sullo scudetto, mancano 4 punti. Com'è strano il campionato lo sarà anche la Champions, tante differenze tra i vari paesi. La Final Eight è già un traguardo importante da raggiungere"

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Pochi minuti prima della gara tra Juventus e Lazio, Fabio Paratici aveva dichiarato che Maurizio Sarri sarebbe rimasto "senz'altro" sulla panchina bianconera anche nella prossima stagione. Una previsione confermata anche dall'allenatore: "Per forza, ho il contratto", le sue parole a Sky Sport. Nel frattempo Sarri si gode un'importante vittoria contro la Lazio, che porta la Juve a +8 sull'Inter. Ancora una volta decisivo CR7: "Cristiano Ronaldo quando sente l'odore del gol è un giocatore impressionante, ha la capacità di avere un recupero tra una gara e l'altra di livello straordinario. Non parlo tanto dal punto di vista fisico quanto da un punto di vista mentale, è un fuoriclasse nei piedi ma anche nella testa. I suoi record? Quando si mette in testa qualcosa, il suo livello di determinazione è incredibile. Vedremo se sarà il caso di farlo riposare un po', ma ora dà la sensazione di non averne bisogno. Dipenderà anche dagli altri, Dybala e Higuain per esempio hanno avuto problemi alla schiena negli ultimi giorni. La decisione era quella di far riposare Paulo, poi c'è stato l'infortunio di Gonzalo e abbiamo dovuto rischiarlo"”. 

"Scudetto? Concentrati per fare questi 4 punti"

Ora il primo obiettivo, chiudere il discorso scudetto: "È un'opportunità, come un'occasione da gol: se segni vai avanti, altrimenti resta l'occasione. Dobbiamo fare 4 punti, ma abbiamo tutte gare difficili e nel giro di pochi giorni. Bisogna restare sul pezzo. Primo match point nel prossimo turno? Ci sono troppi se, al primo ho già staccato la spina". Per Sarri sarebbe il primo titolo in Italia: "Quando uno lascia un mestiere per intraprenderne un altro, di certo non pensa di arrivare a questi livelli. Ho lasciato il mio vecchio lavoro perché mi annoiavo, l'obiettivo era quello di vivere con il calcio, facendo qualcosa che mi appassionava. Poi la speranza è quella di crescere sempre, ma ci vuole anche un po' di fortuna".

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"Sarà una Champions strana, tante differenze tra i vari paesi"

Dopo il campionato, ci sarà la Champions League. La Juve, nel percorso europeo, dovrà migliorare il rendimento difensivo: "Bisogna partire da una considerazione: abbiamo avuto 12 rigori contro, in una stagione dove in tutta la Serie A c'è una media più alta. Poi tanti gol li abbiamo subiti in delle fasi dove abbiamo staccato la spina. Detto questo, com'è strana la fase finale del campionato lo sarà anche quella della Champions. Tante squadre arrivano dopo un rush finale nei singoli campionati, altre dopo una lunga sosta. C'è una situazione estremamente eterogenea tra i vari paesi. Noi dobbiamo concentrarci sugli ottavi di finale per raggiungere la Final Eight, il che è già un traguardo importante. Ma prima pensiamo a portare a casa lo scudetto".  

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