L’emergenza coronavirus non ha fermato la boxe in Nicaragua, dove la stagione è ripresa regolarmente con l’adozione di alcune precauzioni. Pugili “igienizzati” e con mascherina fino a un attimo prima di salire sul ring, spettatori ben distanziati
Sport di contatto, e che contatto! Ma la boxe, in Nicaragua, non si è fermata nemmeno per l’emergenza coronavirus. Al Polideportivo Arguello di Managua si è tenuta infatti una manifestazione con otto incontri, accompagnata da precauzioni essenziali, prima tra tutte il distanziamento sociale tra gli spettatori a bordo ring
Distanziamento sociale ovviamente impossibile da rispettare sul ring, dove i pugili si sono battuti, seguendo diversi accorgimenti prima dell’inizio degli incontri. Mascherina e guanti obbligatori invece per giudici, secondi e medici
I pugili hanno hanno indossato la mascherina dallo spogliatoio fino a un momento prima di salire sul ring
Ma non è tutto: perché i pugili sono stati anche "igienizzati", tramite lo spruzzo di una soluzione particolare su tutto il corpo
E anche le foto di rito in cui i due pugili si sfidano prima dell'incontro diventano un segno di come il coronavirus abbia cambiato le vite di tutti, inclusi gli sportivi
All'ingresso del palazzetto, misurazione della temperatura corporea obbligatoria per tutti gli spettatori attraverso i termoscanner, e liquido igienizzante versato sulle mani
Sistemato su seggioline disposte in modo alternato, il pubblico si è poi goduto lo spettacolo in sicurezza
Prima dell'inizio dei combattimenti è stato osservato un minuto di raccoglimento per le vittime della pandemia
Dal punto di vista strettamente sportivo la serata aveva poco da dire, in quanto non c'erano titoli in palio
Il match clou, trasmesso in diretta tv, vedeva di fronte i pesi leggeri Ramiro Blanco e Robin Zamora: si trattava della rivincita di un match che, nell'ottobre scorso, vide Zamora vincere per kot al secondo round. Stavolta non c'e' stato kot, ma ha rivinto Zamora dopo 8 riprese