Coronavirus, la Serie A di basket si ferma: gare sospese

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Dopo le nuove disposizioni del Governo, la Lega - in accordo con la Federazione - ha comunicato la sospensione di tutte le gare di Serie A in programma domenica 8 marzo. Stop anche al turno infrasettimanale, previsto per il 10, 11 e 13 marzo

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La Serie A di pallacanestro si ferma in seguito all’emergenza sanitaria legata alla diffusione del Coronavirus. In accordo con la Federazione e con tutte le società interessate, la Lega Basket ha infatti comunicato la sospensione di tutte le gare in programma domenica 8 marzo. Stop anche al turno infrasettimanale, valido per l'ottava giornata di ritorno, previsto per martedì 10, mercoledì 11 e venerdì 13 marzo. Questo quanto si legge nella nota ufficiale diramata dalla Lega: "In seguito al nuovo decreto diramato dal Governo contenente misure urgenti di contenimento del contagio e conseguente Provvedimento di chiusura in Lombardia e in 14 province, la Lega Basket, in accordo con la Federazione Italiana Pallacanestro e sentite anche le società interessate, ha deciso di sospendere tutte le gare della settima giornata di ritorno in programma domenica 8 marzo". Nei due anticipi del sabato, Trieste ha avuto la meglio su Pistoia e Sassari sulla Virtus Roma; queste invece le gare – in calendario domenica – rinviate: Varese-Olimpia Milano, Virtus Bologna-Reggiana, Pesaro-Treviso, Cantù-Cremona, Brescia-Fortitudo Bologna, Venezia-Brindisi.

Petrucci: "Prima la salute, poi lo sport"

Sul rinvio delle partite è arrivato anche il commento di Gianni Petrucci: "La decisione è stata presa questa notte", spiega l'ex presidente del CONI e attuale numero uno della FIP. "Noi aspettavamo il decreto, ma già con la pubblicazione delle bozze potete ben comprendere come la psicosi abbia coinvolto società e dirigenti. E' chiaro che noi non siamo degli eroi: la paura è normale, eravamo disponibili a giocare in una situazione che era già difficile. Appena la situazione si è ulteriormente aggravata, abbiamo fatto un rapido scambio di opinioni con Egidio Bianchi", il presidente della Lega Basket. "Abbiamo lavorato quasi tutta la notte, le notizie erano serie: prima la salute e poi lo sport. Quindi stamattina prestissimo abbiamo fatto il comunicato. Io a questo genere di dinamiche sono abituato", continua Petrucci. "Da presidente del CONI e quando ero al calcio: ho fermato lo sport per la morte del papa, quando uccisero l'ispettore Raciti. Ci sono decisioni difficili da prendere, ma questa volta sono stato anche suffragato dai club di Serie A. Giocatori che mi chiamavano dicendo di voler tornare a casa, gente che non sta bene forzata a tornare per delle cure: quando la paura prende non si può giocare per forza. Penso che sia un sentimento da padre di famiglia prima che da dirigente sportivo". Quali conseguenze porterà il rinvio del campionato? "Domani abbiamo l'assemblea di Lega a Roma, per via telefonica, e lì dovremo cominciare a pensare anche le partite di martedì e mercoledì", perché la Serie A di basket avrebbe in programma il turno settimanale. "E' chiaro che l'orientamento è quello ovvio, che tutti potete immaginare. Poi si vedrà, non voglio anticipare nulla e serviranno decisioni condivise", chiude Petrucci. "Quando si dice che il calcio non è mai stato mai fermato: è già successo e non è morto nessuno. Ripeto, prima la salute e poi lo sport".