Champions League, Burgos-Sassari si gioca a porte chiuse per la diffusione del coronavirus

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Dopo un lungo tira e molla, si giocherà a porte chiuse il ritorno degli ottavi di Champions League tra Burgos e la Dinamo Sassari, in programma questa sera in Spagna. Ufficiale la decisione della FIBA, che si adegua alle normative del Governo spagnolo, dopo la minaccia di ritiro da parte del club sardo

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La partita del Round 16 di Champions League di basket tra San Pablo Burgos e Dinamo Sassari si giocherà a porte chiuse. Lo ha comunicato la FIBA sull'account Twitter della manifestazione. "In ottemperanza delle decisioni prese dal Governo spagnolo in merito alla diffusione del coronavirus, la partita tra Burgos e Dinamo Sassari prevista per questa sera si giocherà a porte chiuse". La società sassarese aveva chiesto che il match di stasera si giocasse a porte chiuse, e di fronte al diniego delle autorità spagnole aveva disposto l'immediato rientro della squadra e dello staff tecnico-dirigenziale con un volo diretto privato verso Alghero. Il rientro anticipato in Sardegna, previsto per questa mattina, era stato però annullato, con la Dinamo che era restata a Burgos in attesa di sviluppi. La partita si disputerà dunque alle 20.30, match di ritorno degli ottavi di Champions dopo il successo di Burgos dell'andata per 84-81. 

La nota della Dinamo: "Priorità è la salute del gruppo"

"Abbiamo disposto il rientro immediato del gruppo con un volo diretto privato verso Alghero, a tutela della squadra e dello staff, perché le autorità spagnole non intendono far disputare la partita di martedì a porte chiuse". Lo annunciava ieri sera la Dinamo Banco di Sassari dal suo sito ufficiale. "Abbiamo appena appreso dalla Basketball Champions League che non c'è intenzione da parte delle autorità spagnole di disputare la sfida di ritorno del Round of 16 a porte chiuse, permettendo così l'accesso ai tifosi alla partita di domani contro San Pablo Burgos", si legge nel comunicato emesso dalla società sarda. "La Dinamo Banco di Sardegna esprime tutto il suo rammarico per la posizione assunta dalla Basketball Champions League in un delicato contesto di epidemia ad alto rischio di contagio come quello attuale, in un quadro che avrebbe sicuramente meritato le restrizioni richieste, peraltro già ampiamente in uso anche in Spagna". Da quando è arrivata a Burgos, la squadra è rimasta chiusa in via precauzionale nell'albergo che la ospitava. "La Spagna in questo momento sembra l'Italia di un mese fa, non ha ancora capito cosa dovrà combattere - dice il presidente Stefano Sardara - Tuttavia, la nostra priorità e responsabilità è salvaguardare il nostro gruppo e senza le garanzie minime non siamo disposti a mettere a rischio i nostri giocatori e il nostro staff".