Basket, la Fiba cambia date e formula della Champions League: Final 8 dal 30 settembre
Basket ©GettyLa FIBA ha cambiata date e formula della Champions League, la terza competizione cestistica per importanza a livello europeo: il titolo sarà assegnato al termine di una Final 8 che inizierà il 30 settembre e si concluderà il 4 ottobre. Ancora da definire il luogo
È stata la prima e non solo nella pallacanestro. La FIBA Champions League infatti ha ufficializzato un nuovo calendario e una nuova formula, prima competizione europea a prendere questa difficile decisione. La squadra campione per la stagione 2019-20, che succederà alla Virtus Bologna detentrice del titolo, la conosceremo il 4 ottobre prossimo al termine di una Final 8 che comincerà il 30 settembre. Non ci saranno dunque i previsti quarti di finale con match di andata e ritorno e nemmeno la tradizionale Final 4, ma in cinque giorni si giocheranno partite di spareggio in gara singola, con quarti di finale, semifinali e finale; dove si giocherà è ancora da decidere fatte salve, ovviamente, tutte le garanzie relative alla sicurezza di giocatori, staff e pubblico, oltre che alla possibilità di muoversi da una nazione all’altra.
La data è stata scelta ma la FIBA precisa - come è giusto che sia - che la Champions League si chiuderà solo se si potrà farlo. È importante sottolineare però che la Federazione Internazionale di pallacanestro, che in passato ha brillato soprattutto per immobilismo, abbia anticipato tutti con una scelta difficile ma comprensibile. Il periodo, tra settembre e ottobre, è quello che di solito si destina alle qualificazioni preliminari che, presumibilmente, per la stagione 2020-21 non ci saranno. Anche perché prima delle Final 8 ci saranno due partite da disputare, i match di ritorno di due ottavi di finale, Tenerife-Ostenda e Digione-Nizhny Novgorod. Sei invece le squadre già qualificate: Turk Telekom Ankara, Hapoel Gerusalemme, Saragozza, Nymburk dalla Repubblica Ceca, AEK Atene e gli spagnoli di Burgos che hanno eliminato la Dinamo Sassari al termine di un match, quello di ritorno, che non andava neanche giocato. In questo modo ci sarà tempo per le squadre e per i giocatori di arrivare pronti all’evento con i tempi necessari sia per l’allestimento del gruppo che per la sua preparazione. Ora si attendono novità dall’Eurolega, da quelle squadre che danno vita alle due manifestazioni più prestigiose e importanti, Eurolega appunto (con l’Olimpia Milano) alla quale mancano sei giornate per chiudere la stagione regolare, ed Eurocup (con Virtus Bologna e Reyer Venezia ancora in corsa), giunta ai quarti di finale. Fino ad oggi era stata proprio l’Eurolega l’ente più innovativo, attento ai cambiamenti e rapido nell’adattarsi; oggi è stata la FIBA, elefantiaca per definizione e storia, a indicare una strada.