Ufficiale, Davide Moretti a Milano: "Decisiva la presenza di coach Messina"

Basket

La società ha annunciato di aver raggiunto un accordo pluriennale con il 22enne reduce da tre stagioni Ncaa a Texas Tech. "Sono molto felice e orgoglioso - ha detto Moretti - di far parte del progetto di un club ambizioso e leggendario. Non vedo l'ora di inizare" 

CORONAVIRUS, TUTTI GLI AGGIORNAMENTI

Un figlio d'arte che torna in Italia, per vestire una delle maglie più glorisose del nostro basket. Dopo le voci dei giorni scorsi ora è arrivata l'ufficialità: Davide Moretti sarà un giocatore dell'Olimpia Milano. Lo ha annunciato la stessa società con un comunicato sul proprio sito. Il 22enne play/guardia aveva già deciso di lasciare l'università americana di Texas Tech, con cui ha giocato tre stagioni in Ncaa disputando anche una finale (persa) lo scosro anno, e ora è prono a sbarcare alla corte di coach Messina. "Accordo pluriennale" si legge nel comunicato di benvenuto, che riporta anche le prime parole di Moretti da giocatore dell'Olimpia.

"Decisiva la presenza di Messina"

"Sono molto felice e orgoglioso - ha raccontato il giocatore - di far parte del progetto di un club ambizioso e leggendario come quello di Milano. Coach Ettore Messina, la sua voglia di vincere ed il suo carisma, sono stati determinanti nella mia scelta. Non vedo l’ora di iniziare questa nuova avventura, di imparare e migliorare all’interno di una organizzazione del massimo livello europeo”. A spiegare la scelta di investire su un giovane italiano il general manager dell'Olimpia Christos Stavropoulos: “Davide Moretti ci permette di rinforzare il nucleo italiano della nostra squadra con un ragazzo giovane sul quale abbiamo puntato per molti anni convinti che abbia le qualità caratteriali e tecniche per aiutare lo sviluppo del nostro progetto”.

Figlio d'arte

Il nuovo acquisto di Milano è figlio di Paolo Moretti, che ha vinto tre scudetti con la maglia della Virtus Bologna e la medaglia d’argento agli Europei del 1997 con la Nazionale. Davide invece, dopo aver giocato nelle giovanili di Pistoia e della Stella Azzurra Roma, ha debuttato in Serie A proprio a Pistoia nella stagione 2014/15 e nelle due successive ha giocato in A2 a Treviso. Nel 2017 si è trasferito in America per giocare a Texas Tech. Con i Red Raiders ha giocato 106 partite in tre anni. Nella stagione 2018/19, la squadra ha raggiunto la Finale Ncaa perdendola con Virginia. Lui ha segnato 11.5 punti di media, è stato incluso nel terzo quintetto della Big-12 conference e con il 92.4% è stato primo di conference nei tiri liberi, posizione confermata nella stagione 2019/20 in cui ha segnato 13.0 punti per gara.

La lettere d'addio a Texas Tech

Sui social Moretti ha pubblicato una bellissima lettera d'addio alla sua ormai ex università, queste le sue parole: "Red Raider nation, ci sono così tante cose che vorrei dire. Prima di tutto voglio dire che è stato un piacere giocare di fronte al miglior pubblico della nazione negli ultimi tre anni. Ragazzi, mi avete spinto a diventare un giocatore migliore e, cosa più importante, mi avete dato un motivo per dare tutto in campo, ogni singola partita. È stato un onore rappresentare uno dei programmi d'elite nel basket universitario dentro e fuori dal campo. Ho ricordi che dureranno una vita e compagni di squadra che considero fratelli. Sono sicuro che l'ultima stagione sarebbe stata un'altra da ricordare se solo avessimo potuto giocare fino alla fine. È stata la decisione più difficile della mia vita, fidati di me, ma ho pensato che potesse essere una grande opportunità per perseguire il mio sogno. Spero che capirete tutti. Infine, volevo ringraziare coach Beard e tutti i grandi allenatori da cui ho avuto il piacere di essere allenato, mi avete cambiato la vita per sempre, mi avete spinto a essere la migliore versione di me stesso e non sarei il giocatore e la persona che ho oggi sono senza tutti voi. Siete tutti la mia seconda famiglia e lo intendo davvero. Farò sempre parte di quel team Elite8, membro di quel team campione BigXII e membro della prima squadra che abbia mai raggiunto le Final Four, ma soprattutto sarò sempre un Red Raider. Grazie dal profondo del mio cuore. Moro".