
Commissariata dopo la fumata nera alle elezioni, la Figc dovrà nominare il Ct della Nazionale dopo l'esonero di Ventura. Già affidata in passato a 28 guide tecniche, l'Italia è stata guidata da 19 allenatori diversi a partire dal 1924. I titolati? Pozzo e Valcareggi, Bearzot e Lippi
FIGC, FABBRICINI COMMISSARIO. COSTACURTA VICE - CHI VORRESTI COME NUOVO CT: VOTA- DALLE ORIGINI A TAVECCHIO: TUTTI I PRESIDENTI FIGC

Via al commissariamento per la Figc dopo la fumata nera nell’assemblea elettiva. Tra i primi compiti preme la nomina del selezionatore della Nazionale, orfana di una guida tecnica a seguito dell’esonero di Ventura. Nel passato dell’Italia figurano 28 commissioni e 19 allenatori incaricati dal 1924: ripercorriamoli tutti in attesa di una nuova figura sulla panchina azzurra -
Commissariamento Figc, scenari e reazioni
Alla guida della Nazionale italiana vennero inizialmente istituite delle commissioni tecniche ovvero un comitato composto da dirigenti federali e arbitri, calciatori ed ex giocatori, allenatori e giornalisti. A partire dal 1910 e fino al 1977, ricostituite nel tempo e senza una continuità assoluta, se ne alternarono 28 tra le quali presenziarono figure di spicco come Umberto e Giuseppe Meazza, Resegotti e Schiavio prima di Paolo Mazza ed Helenio Herrera -
Nazionale, Oriali: "Di Biagio buona soluzione come Ct"
VITTORIO POZZO. Il primo commissario tecnico azzurro fu l’allenatore torinese, l’unico selezionatore a conquistare due edizioni dei Mondiali peraltro consecutivi. Vi riuscì in occasione della Coppa Rimet del 1934 e del 1938 disputate in Italia e in Francia. Già nominato Ct alle Olimpiadi del 1912 e inserito nella commissione tecnica, ha allenato la Nazionale in tre occasioni per un totale di 97 partite. Ben 65 le vittorie complessive, un primato come la percentuale di successi in azzurro (67%) -
Nazionale, Oriali: "Di Biagio buona soluzione come Ct"
AUGUSTO RANGONE, CARLO CARCANO. Pozzo fu l’unico commissario tecnico di ruolo fino agli anni ’60 ad eccezione di Rangone e Carcano, destinati alla panchina azzurra tra il 1925 e il 1929. Il primo, ex arbitro e dirigente, ottenne il bronzo alle Olimpiadi del 1928 ad Amsterdam. Ricordato per il Quinquennio d’Oro alla Juventus, invece, Carcano allenò la Nazionale per 6 partite prima dell’avvento di Vittorio Pozzo -
Nazionale, Oriali: "Di Biagio buona soluzione come Ct"
ALFREDO FONI. Inserito in tre occasioni nelle commissioni tecniche, l’ex difensore della Juventus allenò con successo Inter e Roma senza ripetersi in Nazionale. È infatti ricordato per il mancato accesso ai Mondiali del 1958 in Svezia: Foni sedeva sulla panchina azzurra in occasione del "Disastro di Belfast" ovvero lo scivolone contro la modesta Irlanda del Nord, macchia bissata a distanza di 59 anni dall’Italia di Ventura -
Nazionale, Oriali: "Di Biagio buona soluzione come Ct"
GIUSEPPE VIANI. Membro della commissione tecnica targata 1958, Viani guidò in autonomia la Nazionale italiana per due incontri (una vittoria e una sconfitta) tra gennaio e marzo del 1960. A lui è piuttosto attribuita l’introduzione del libero e del "Vianema", un innovativo modulo che fece le fortune della Salernitana. Ribattezzato "Lo Sceriffo", intervallò l’avventura da Ct vincendo due scudetti con il Milan -
Nazionale, Oriali: "Di Biagio buona soluzione come Ct"
GIOVANNI FERRARI. Ex bandiera della Juventus, due volte campione del mondo con Pozzo e ricordato da Bearzot come "Un buon maestro", Ferrari allenò la Nazionale per 6 gare tra il 1960 e il 1961 qualificando gli Azzurri ai Mondiali del 1962 in Cile. Qui guidò l’Italia in partnership con Paolo Mazza non senza frizioni, tanto che la squadra indicata tra le favorite uscì al primo turno complice la "Battaglia di Santiago" -
Nazionale, Oriali: "Di Biagio buona soluzione come Ct"
EDMONDO FABBRI. Al termine della spedizione in Cile, Fabbri venne nominato nuovo Ct ricoprendo l’incarico per quattro anni e 29 partite. Se a superarne la percentuale di vittorie (62%) figurano solo Pozzo e Sacchi, l’allenatore emiliano è ricordato per il cammino ai Mondiali del 1966: Italia eliminata dopo le sconfitte contro URSS e soprattutto Corea del Nord, onta che gli costò il posto sulla panchina azzurra -
Nazionale, Oriali: "Di Biagio buona soluzione come Ct"
FERRUCCIO VALCAREGGI. Per 4 partite alla guida della Nazionale con Helenio Herrera tra il 1966 e il 1967, l’allenatore triestino fu il Ct italiano per 7 anni fino al 1974. A lui spetta l’unico titolo dell’Italia agli Europei nell’edizione di casa del 1968, trionfo seguito dal 2° posto ai Mondiali in Messico: storico il 4-3 alla Germania Ovest in semifinale, amaro il 4-1 incassato all’epilogo dal Brasile ricevendo critiche per la staffetta tra Mazzola e Rivera. Poi fallì l’accesso a Euro 1972 e uscì subito di scena ai Mondiali tedeschi -
Nazionale, Oriali: "Di Biagio buona soluzione come Ct"
FULVIO BERNARDINI. Primo allenatore italiano a vincere lo scudetto con due squadre diverse (Fiorentina e Bologna), Bernardini fu il selezionatore azzurro a partire dal 1974: dopo 6 partite venne affiancato da Enzo Bearzot fino al giugno del 1977. La Nazionale era reduce dal fallimento ai Mondiali in Germania, ecco quindi che l’allenatore romano ebbe il merito di ricostituire un gruppo memorabile negli anni a venire -
Nazionale, Oriali: "Di Biagio buona soluzione come Ct"
ENZO BEARZOT. Il commissario tecnico italiano più presente di sempre (104 partite in panchina), l’uomo che guidò la Nazionale al trionfo del Mondiale nel 1982. Votato alla colonna dorsale della Juventus, il "Vecio" guadagnò il 4° posto ad Argentina ’78 così come agli Europei del 1980. La metamorfosi del gruppo al Mundial spagnolo, esaltato dai gol di Paolo Rossi, valsero successi prestigiosi fino al 3-1 contro la Germania Ovest. Meno fortunate le campagne seguenti fino alle dimissioni dopo Messico ’86 -
Nazionale, Oriali: "Di Biagio buona soluzione come Ct"
AZEGLIO VICINI. L’eredità di Bearzot viene raccolta dal tecnico romagnolo in precedenza alla guida delle giovanili azzurre per 11 anni. Occuperà la panchina della Nazionale per 54 partite (32 vittorie e 7 sconfitte) lanciando i fedelissimi Zenga e Donadoni: agli Europei del 1988 si arrende all’URSS in semifinale, traguardo bissato ai Mondiali casalinghi per mano dell’Argentina ai rigori. Al Bronzo a Italia ’90 segue la mancata qualificazione agli Europei in Svezia. Appena scomparso, resta indimenticabile in Azzurro e non solo -
Addio ad Azeglio Vicini, Ct di Italia '90. Sui campi un minuto di silenzio
ARRIGO SACCHI. Artefice dei trionfi di un Milan indimenticato per qualità e protagonisti, Sacchi viene chiamato al posto di Vicini e guadagna la qualificazione a USA 1994. La stella di Baggio brilla come non mai e vale la finalissima di Pasadena contro il Brasile, vittorioso ai rigori. L’allenatore di Fusignano porta gli Azzurri anche agli Europei del 1996 ma esce di scena nella fase a gironi salutando a novembre. Il suo bilancio in Nazionale recita 53 partite e 34 vittorie per una percentuale di successi (64%) seconda solo a Pozzo -
Nazionale, Oriali: "Di Biagio buona soluzione come Ct"
CESARE MALDINI. Compianta bandiera del Milan e per tre volte consecutive campione d’Europa alla guida dell’U-21, Maldini viene promosso alla guida della Nazionale maggiore allenando pure il figlio Paolo. Saranno ancora i calci di rigore a costare caro agli Azzurri eliminati ai Mondiali del 1998 dalla Francia padrona di casa. In seguito tornò al Milan e accompagnò il Paraguay all’edizione in Corea del Sud e Giappone del 2002 -
Nazionale, Oriali: "Di Biagio buona soluzione come Ct"
DINO ZOFF. Sulla strada degli Europei del 2000, il nuovo Ct diventa l’ex portiere della Nazionale dopo le esperienze in panchina tra Juventus e Lazio. In Belgio e Olanda, attraverso vittorie memorabili come la semifinale contro gli Oranje ad Amsterdam, Zoff porta gli Azzurri all’epilogo con la Francia risolto dal golden goal di Trezeguet. Le critiche di Berlusconi comportarono le sue dimissioni dalla panchina italiana -
Nazionale, Oriali: "Di Biagio buona soluzione come Ct"
GIOVANNI TRAPATTONI. L’arbitraggio di Byron Moreno ed il "biscotto" tra Svezia e Danimarca guastano la gestione del Trap alla guida della Nazionale per 4 anni. Il suo curriculum e il valore dell’Italia concedono sogni mondiali nel 2002 nonostante il 'no' a Baggio, tuttavia nemmeno l’acqua santa lo risparmia dal golden goal del coreano Ahn. Sarà fallimentare pure la spedizione a Euro 2004 interrotta nella fase a gironi -
Nazionale, Oriali: "Di Biagio buona soluzione come Ct"
MARCELLO LIPPI. La Nazionale torna sul tetto del mondo nel 2006 grazie all’avvento dell’allenatore viareggino, già esaltante sulla panchina della Juventus. L’organizzazione e la tenuta difensiva (solo 2 gol concessi entrambi da palla inattiva) propiziano il 4° titolo mondiale vinto ai rigori a Berlino contro la Francia. Decisamente meno fortunato il Lippi-bis a dispetto di una serie record di 31 partite utili di fila: l’avventura a Sudafrica 2010 va subito in archivio senza vittorie in un girone con Paraguay, Nuova Zelanda e Slovacchia -
Nazionale, Oriali: "Di Biagio buona soluzione come Ct"
ROBERTO DONADONI. Tra i due mandati di Lippi c’è il biennio targato Donadoni, allenatore bergamasco chiamato in preparazione all’Europeo del 2008 in Austria e Svizzera. Qualificazione centrata e accesso non senza fatiche ai quarti di finale a Vienna, dove gli Azzurri si arrendono ai calci di rigore contro la Spagna che inaugura la propria epopea d’oro. Quattro partite senza gol su azione, quanto basta per interromperne l’avventura in Nazionale -
Nazionale, Oriali: "Di Biagio buona soluzione come Ct"
CESARE PRANDELLI. Al termine del Lippi-bis la scelta ricade sul tecnico bresciano apprezzato per il suo lavoro alla Fiorentina. L’introduzione del “codice etico”, la fascia di capitano destinata a Buffon ed il reintegro di Cassano e Balotelli anticipano gli Europei del 2012 archiviati in finale a beneficio della Spagna. Addirittura censurabile invece il percorso ai Mondiali brasiliani interrotto nella fase a gironi. Si dimetterà insieme a Giancarlo Abete, presidente della FIGC -
Nazionale, Oriali: "Di Biagio buona soluzione come Ct"
ANTONIO CONTE. Non è l’entusiasmo a mancare nel biennio riservato all’ex allenatore della Juventus, nominato sulla panchina azzurra verso Euro 2016. In Francia archivia il girone al 1° posto e successivamente estromette la Spagna campione in carica. È invece la Germania a sfatare il tabù italiano eliminandoci ai rigori ai quarti di finale, tuttavia il retaggio dell’era Conte concede ottimismo per un gruppo sorprendente oltre i propri mezzi tecnici. Sarà invece l’inizio della pagina più nera del nostro calcio -
Nazionale, Oriali: "Di Biagio buona soluzione come Ct"
GIAN PIERO VENTURA. Il bilancio numerico non sarebbe nemmeno traumatico (16 partite, 9 vittorie e 3 ko), tuttavia il fallimento della gestione di Ventura nega l’accesso ai Mondiali in Russia nel 2018. I 17 mesi in azzurro dell’ex allenatore del Torino, culminati nel playoff concesso alla Svezia, anticipano così il suo esonero e precedono le dimissioni del presidente federale Tavecchio. A distanza di 60 anni l’Italia manca la qualificazione mondiale ed è chiamata a scrivere un nuovo capitolo: chi sarà il prossimo Ct? -
Nazionale, Oriali: "Di Biagio buona soluzione come Ct"