Momo Sissoko si ritira a 34 anni: il giocatore ex Juventus in lacrime in tv
CalcioL'ex centrocampista di Valencia, Liverpool, Juventus, Fiorentina e Psg si ritira e lo annuncia in lacrime durante la trasmissione televisiva "Footissime". Nel 2017 aveva provato anche l'esperienza in Serie B con la Ternana, ma lasciò dopo 20 giorni per una panchina non accettata. Carriera da globetrotter, ha giocato anche in India, Cina, Messico e Indonesia
Momo Sissoko dice stop. Il classe 1985 passato per il calcio italiano con le maglie di Juventus, Fiorentina e Ternana ha annunciato in diretta televisiva il suo addio al calcio giocato. Per spiegare la sua decisione, ha scelto la trasmissione francese "Footissime", in onda su RMC Sport, che lo ha omaggiato con il video-saluto di tanti suoi ex compagni di squadra, tra i quali Amedeo Carboni, Luis Garcia e Mathieu Bodmer, e Mamady Sidibé, che con lui ha condiviso il percorso con la nazionale maggiore del Mali. "Fierezza, orgoglio" e "coraggio" sono i termini più ricorrenti che chi ha condiviso decine di partite in campo con Sissoko ha riservato al 34enne nato a Mont-Saint-Aignan il 22 gennaio 1985. Dopo l'ultima esperienza in campo con il Sochaux in Ligue 2, con 13 presenze da gennaio a maggio 2019, ora per l'ex centrocampista maliano prende il via una nuova parentesi della carrier. "Mi fermo - sono state le sue parole- anche se si tratta di una decisione davvero difficile da prendere. Ne sono orgoglioso, anche se non è semplice accettarlo". A confermarlo, le lacrime che sono spuntate sul viso di Sissoko nel corso dell'intervista. Segno palpabile di commozione per lo stop a una carriera da professionista avviata nel 2003 a Valencia e passata per Spagna, Inghilterra, Italia, Francia, India, Messico, Indonesia, Cina e Hong Kong.
La carriera della "Piovra nera"
Ottavo di 15 fratelli, tra i quali altri due calciatori professionisti, Ibrahim e Abdoul, Sissoko ha il calcio nel sangue: suo cugino è Seydou Keita, centrocampista passato anche per Barcellona e Roma in carriera. Cresciuto nel settore giovanile dell'Auxerre, ha vissuto la sua prima esperienza nel calcio che conta a Valencia tra il 2003 e il 2005: sotto la guida di Rafa Benitez vince Liga e Coppa Uefa e mette insieme 63 presenze e una rete. Subiton battezzato la "piovra nera" per la capacità di recuperare palloni a centrocampo, passa al Liverpool seguendo Benitez. In due anni e mezzo in Inghilterra gioca 87 partite e si prende un posto nel cuore dei tifosi di Anfield Road. La sua generosità e la sua fisicità colpiscono anche gli addetti ai lavori del calcio italiano: a gennaio 2008 ecco la Juventus, che paga il suo cartellino 11 milioni di euro. Nel primo anno e mezzo in bianconero è uno dei pilastri della squadra allenata da Claudio Ranieri, ma una frattura al quinto metatarso del piede sinistro nel derby contro il Torino ne condizionerà il cammino. Chiude la sua esperienza a Torino nel 2011, passando anche per un'artroscopia al ginocchio destro. Avvio della curva discendente della sua carriera: due stagioni al Paris Saint-Germain, il ritorno in Italia alla Fiorentina nel 2013 (solo 5 le presenze in viola) e le esperienze con Levante, Shangai Shenhua, Pune City, Mitra Kukar, Atletico San Luis e Kitchee lo riporteranno in Francia, per chiudere con il Sochaux. Nel mezzo, a febbraio 2017, la terza tappa in Italia. Firma con la Ternana, club in lotta per la salvezza in Serie B, ma gioca una sola partita. L'allenatore Carmine Gautieri lo relega in panchina nella gara contro il Trapani (vinta per 2-1) e lui non ci sta. Non accetta la scelta e non sale neanche sul pullman con tutta la squadra. Risultato? Risoluzione contrattuale immediata per il centrocampista e addio all'Umbria. Quasi tre anni dopo e con alle spalle una carriera da oltre 400 partite tra club e nazionale del Mali (con la quale è stato uno dei giocatori chiave della nazionale che ha raggiunto le semifinali della Coppa d'Africa 2004, giocando tutte e cinque le partite e segnando un gol), il saluto è quello definitivo al pallone. Pronto a una nuova vita, ma sempre con il calcio nel cuore.