Il presidente della Federcalcio polacca ha spiegato il percorso che sta seguendo il calcio nel suo paese: "Abbiamo ripreso gli allenamenti individuali e dal 10-15 maggio contiamo di ripartire normalmente. Campionato? La nostra idea è quella di giocare dal 31 maggio"
L'emergenza Coronavirus continua, ma il mondo del calcio sta cercando piano piano di rimettersi in moto. E' quello che sta accadendo, ad esempio, in Polonia dove il campionato è pronto a ripartire. L'Ekstarklasa, torneo corrispondente alla Serie A italiana, dovrebbe infatti tornare in campo a partire dal prossimo 31 maggio. A spiegarlo è il presidente della Federcalcio polacca e vecchia conoscenza del calcio italiano, Zbigniew Boniek. Ai microfoni di Radio Anch'Io lo Sport, l'ex centrocampista di Juventus e Roma ha fatto il punto sulla situazione attuale del calcio in Polonia: "Abbiamo deciso di ricominciare con allenamenti individuali e poi a piccoli gruppi. Dal 10-15 maggio le sedute dovrebbero riprendere normalmente e la nostra idea è quella di riuscire a scendere in campo il 31 maggio. E' vero, non c'è entusiasmo, ma la gente ha voglia di calcio e bisogna ripartire. In Polonia la situazione sanitaria è meno drammatica rispetto all'Italia, ma non quella economica. Qua non si tratta di fare i furbi, c'è di mezzo una pandemia, ma i comportamenti delle persone sono diversi".
"Ci vuole poco a decidere di non giocare, troviamo delle soluzioni"
E se il campionato italiano non riuscisse a ripartire? Boniek prova a trovare la propria soluzione per l'eventuale assegnazione dei titoli a tavolino: "Non so se i play-off possano essere un'alternativa valida. Noi a febbraio decidemmo che, in caso di stop definitivo, la prima in classifica sarebbe diventata campione e le altre avrebbero disputato le coppe. Ci sono tanti interessi in ballo, non giocare sarebbe troppo facile, la cosa difficile è trovare soluzioni. Sulla chiusura dei campionati ognuno dice la sua, ma alla fine qualcuno dovrà pur prendere una decisione".