
Augsburg, ritiro estremo sulle Alpi svizzere: sveglia alle 5:30 e niente docce. FOTO
Reduce da una salvezza sofferta nell'ultima Bundesliga, il club bavarese ha vissuto un ritiro pre-campionato tutt'altro che convenzionale sulle Alpi svizzere. Agli ordini di Schmidt, infatti, i giocatori erano privi di cellulari e servizi igienici ma non solo: sveglia fissata alle 5:30 e via a lunghissime camminate. "Queste esperienze aiuteranno tutta la squadra nella stagione", ha spiegato l'allenatore

Reduce da una salvezza sofferta nell'ultima Bundesliga, il club bavarese ha vissuto un ritiro pre-campionato tutt'altro che convenzionale sulle Alpi svizzere. Agli ordini di Schmidt, infatti, i giocatori erano privi di cellulari e servizi igienici ma non solo: sveglia fissata alle 5:30 e via a lunghissime camminate. "Queste esperienze aiuteranno tutta la squadra nella stagione", ha spiegato l'allenatore
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Non si può parlare di ritiro punitivo, ma provate a spiegarlo ai giocatori dell’Augsburg. Quartultima nella Bundesliga appena archiviata a +4 sullo Stoccarda poi retrocesso, la società bavarese si sposterà domenica nel Tirolo per una settimana d’allenamento. Peccato che la prima parte del ritiro non sia stata delle più tradizionali

L’idea è stata dell’allenatore Martin Schmidt, 52enne da aprile sulla panchina dei bavaresi e fondamentale nella scalata salvezza. Ex meccanico part-time con un’esperienza alla guida del Wolfsburg, il tecnico svizzero ha trascinato la squadra proprio sulle sue montagne

Destinazione Alpi svizzere, più precisamente nel Canton Vallese, per l’Augsburg al gran completo: dimenticate tuttavia il più classico dei raduni ad alta quota. Niente civiltà, social e comfort per i suoi giocatori, d’altronde il programma era dei più ferrei

Niente cellulari a disposizione dei suoi uomini, solo lo stretto indispensabile per vivere in montagna. Nemmeno docce e servizi igienici (disponibili solo all’esterno del cottage), notti che invece i giocatori hanno trascorso nei dormitori della baita

Naturalmente non finisce qui: ogni mattina la sveglia era fissata alle 05:30 poiché una mezz’ora più tardi prendevano il via camminate lunghe ore e ore in montagna lontano dai sentieri più frequentati

Un’esperienza estrema per la rosa dell’Augsburg, votata a raggiungere e superare i propri limiti fisici. Nulla a che vedere con il ritiro nella Foresta Nera promosso da Klopp quando allenava il Mainz

Trekking obbligatorio e giorni sfiancanti per la squadra, avventura dal segnale importante: denominato "Trekking for Future", il ritiro dell’Augsburg era destinato a lanciare un messaggio per la conservazione della natura tra cambiamento climatico e rispetto dell’ambiente

I giocatori hanno infatti trascorso tre giorni in montagna dove, oltre alle camminate, hanno partecipato a conferenze di guide e geologi in merito alla protezione della natura e ai cambiamenti climatici

"Era importante per noi dare un segnale sulla conservazione della natura - ha spiegato l’allenatore Martin Schmidt -. Queste esperienze rendono ancora più consapevoli riguardo a tematiche importanti"

Va ricordato come Schmidt, al termine dell’esperienza ad alta quota, abbia concesso un giorno di riposo al sabato ai suoi giocatori prima di proseguire il ritiro in campo nel Tirolo

Il ghiacciao dell’Aletsch, quello dell’Oberaletsch a 2mila metri sul livello del mare oppure il rifugio a 2.700 metri d’altitudine, prove che faranno del bene al gruppo. "Queste esperienze aiuteranno l’intera squadra e ogni singolo giocatore nel corso di una lunga stagione", ha affermato Schmidt

Insomma, tre giorni estremi per l’Augsburg cresciuto in capacità e volontà di ogni singolo giocatore. Schmidt si è detto convinto che l’avventura sulle Alpi resterà nella mente dei suoi uomini durante i momenti delicati della stagione: che dite, c’è davvero da credergli?