
Champions League, la festa in città del Real Madrid tra Cibeles e il Bernabeu
La tredicesima in viaggio per la città. Il Real è ancora campione: per la terza volta consecutiva e la quarta negli ultimi cinque anni. A Cibeles, nella piazza dei festeggiamenti dei blancos, è il pandemonio. Prima ancora la visita alla Real Casa de Correos, dunque la tappa finale al Bernabeu con i colleghi cestisti, anche loro campioni nell'Eurolega

Grande festa a Madrid: Puerta del Sol, Cibeles e Bernabeu. Bagno di folla e parole importanti da e per Cristiano Ronaldo. Ecco le immagini più belle della passerella in città del Real

La coppa è stata vinta, ancora una volta, e la festa del Real inizia sul pullman scoperto diretto alla Real Casa de Correos, il quartier generale della Comunità Autonoma di Madrid a Puerta del Sol

Di fronte a una marea di tifosi del Real Sergio Ramos e Marcelo, capitano e vice capitano della squadra, alzano ancora una volta al cielo la Champions

Il saluto al pubblico: per i Real terza coppa consecutiva, la quarta in cinque anni

Osservato speciale della serata Cristiano Ronaldo, dopo le dubbie dichiarazioni dopo la finale contro il Liverpool

Zidane è invece già entrato nella storia: 3 Champions in meno di tre anni: mai eliminato dalla coppa, sempre vincitore a fine stagione

Il popolo madridista è ancora in visibilio per i suoi campioni in tour per la città col pullman scoperto: #CHAMP13NS è l'hashtag del trionfo

Dopo la tappa alla Real Casa de Correos i giocatori sono diretti a Plaza de Cibeles, il classico luogo di festeggiamento dei blancos

Eccoli Ramos e Marcelo con la coppa sulla Fuente del Cibeles. La fontana rappresenta la dea Cibele, simbolo della terra, dell'agricoltura e della fecondità, posta su di un carro tirato da leoni

Coriandoli bianchi, sciarpe e bandiere della Spagna: Madrid è sempre più "blanca"... come tutta l'Europa d'altronde

Sia Ramos che Marcelo hanno partecipato al trionfo delle quattro Champions in cinque anni. Dalla "decima" con Ancelotti nel 2014, alla recentissima tripletta

Tra i più acclamati anche Zidane, che aveva già vinto la Champions col Real da giocatore del 2002, grazie a un suo meraviglioso gol contro il Bayer Leverkusen

Le prime parole fondamentali di Ronaldo arrivano sul bus a Cibeles: "Grazie a tutti, ci vediamo il prossimo anno!"

"Gracias Madridistas" è l'altra frase cult della giornata di festeggiamenti. Tutti i giocatori hanno sempre e costantemente ringraziato i propri tifosi

Bandiere spagnole e bandiere bianche: il pullman si muove verso il Bernabeu

Due tra gli uomini più importanti per Zidane: la solidità di Varane in difesa e i gol di Benzema. Tre per il francese tra semifinale di ritorno contro il Bayern e finale contro il Liverpool

Un'altra delle immagini più belle della serata: il bus è letteralmente avvolto dalla folla

"¡Qué bueno volverte a ver, Cibeles!" - recita il profilo Instagram del club: "Che bello tornare a vederti, Cibele!"

Bambini, giovani, adulti e anziani: non esiste generazione che non abbia visto il Real dominare l'Europa

Ecco il Santiago Bernabeu, pronto per la festa

Luci accese... luci spente. Sei maxi schermi si stringono intorno al centrocampo. La festa sta per iniziare

Prima l'ingresso trionfale del Real Madrid del basket, campione in Eurolega sul Fenerbahçe e alla "decima" coppa: record anche nel mondo della palla a spicchi. In foto il capitano Felipe Reyes

Sulle note di Seven Nation Army dei White Stripes entra in campo il Real del calcio. Il primo è Zidane, portato poi in celebrazione dalla sua squadra

Ultimo nella lista ad entrare in campo è Sergio Ramos. Da leader indiscusso le sue parole: "Dicevano che era impossibile vincere ancora, eppure siamo qua anche questa volta. Grazie a tutti voi per l'affetto, vedere uno stadio così è bellissimo. E ora puntiamo alla quattordicesima!"

Penultimo ingresso in campo per Marcelo, vice di Ramos. "Un orgoglio e una responsabilità giocare in questo club" - le sue parole davanti ai propri tifosi

Ma l'attenzione è tutta su Ronaldo. CR7 entra in campo acclamato dalla speaker come "Erede di Di Stefano". Bacia il logo sulla maglia ma poi arriva qualche fischio. In pochi secondi il coro ¡Cristiano quédate! (Cristiano resta!) prende il sopravvento. E tutto il Bernabeu si schiera dalla sua parte

Dopo aver preso la parola Ronaldo ringrazia ancora i suoi tifosi, e ripete quanto detto dopo la finale, ma cambiando (e la differenze è sostanziale) il tempo verbale. Non più: “È stato bello giocare nel Real”, ma: “È un grande orgoglio giocare nel club più forte del mondo”

L'eroe di Kiev con famiglia. Figlia sottosopra come il padre nella rovesciata che è valso il 2-1 sul Liverpool

Ecco la coppa alzata sotto il cielo di Madrid

Immagine finale simbolica: il Real del calcio e il Real del basket insieme a festeggiare. Non si sta parlando solo della migliore squadra al mondo, ma certamente e al momento del migliore club al mondo... e forse della storia