"Mister Condò - Gli allenatori si raccontano": Arrigo Sacchi e il Milan del 1989

Champions League

Venerdì 24 maggio, esattamente 30 anni dopo la storica vittoria del Milan a Barcellona, la prima dell’era Sacchi, torna su Sky Sport la serie condotta da Paolo Condò: “Mister Condò – Gli allenatori si raccontano”, con un episodio celebrativo, dedicato a uno degli allenatori che maggiormente hanno cambiato la storia del calcio: Arrigo Sacchi

#SKYMILAN89: TUTTI GLI APPUNTAMENTI IN TV

MILAN CAMPIONE, COSA FANNO GLI EROI DEL 1989? FOTO

COM'ERA IL MONDO 30 ANNI FA

LA NOTTE DEL CAMP NOU: IL RACCONTO A FUMETTI

A trent’anni dalla vittoria in Coppa dei Campioni a Barcellona, Paolo Condò e Arrigo Sacchi ripercorrono il cammino vincente del Milan degli Immortali. Nel palinsesto speciale che Sky Sport Uno dedica venerdì 24 maggio alla storica prima Coppa dei Campioni dell'era Berlusconi, anche uno speciale appuntamento con “Mister Condò – Gli allenatori si raccontano". 

"Trent’anni dopo il ricordo non scolora perché quella fu una rivoluzione, e la rivoluzione è la fonte dell’eterna giovinezza. Adesso Arrigo Sacchi è un nonno amorevole di giorno, ma quando cala la sera e la tv manda una partita si trasforma: rivive i suoi giorni ruggenti e soffre quando si imbatte in un calcio conservatore. Il Milan di Sacchi è un marchio indelebile, quella prima coppa dei Campioni un momento assoluto, e lui ne è il custode. Gli è costata, in termini di stress e di amarezze. È il prezzo da pagare per essere un mito. Paolo Condò.

L’immagine di quel Milan è ancora nitida nel ricordo dei tifosi rossoneri, non solo per le vittorie che quella squadra seppe collezionare e per gli straordinari campioni che ne furono protagonisti, ma per ciò che rappresentò in termini di proposizione dell’idea di calcio e dell’intero modo di pensare italiano. Fu una rivoluzione in tutti i sensi, che mirava a cambiare il cliché degli Italiani catenacciari, con il fine intento di stravolgere l’identità stessa del Paese.

"Da quando ero bambino sentivo da inglesi, tedeschi, francesi, austriaci, queste favole, che non sono favole: spaghetti, pizza, mafia e catenaccio. Ho detto: “Il catenaccio lo voglio risolvere”.  Firmato Arrigo Sacchi.

Arrivò al Milan da Parma, nel 1987, “senza conoscenze, ma non senza conoscenza”, conquistando immediatamente la fiducia dell’allora presidente Berlusconi e il suo primo e unico scudetto, grazie al bel gioco e a una rosa fortemente rinforzata da una strepitosa campagna acquisti: Van Basten e Gullit dall’Olanda, ma soprattutto Carlo Ancelotti dalla Roma, acquisto fortemente voluto e difeso dallo stesso Sacchi, che voleva che la squadra difendesse aggredendo, avanzando e non arretrando, padrona del gioco in casa e in trasferta. L’anno successivo, con l’entusiasmo di uno scudetto vinto in rimonta, la vittoria in Supercoppa italiana e, soprattutto, l’acquisto del terzo olandese, Rijkaard, il Milan è pronto per l’obiettivo più ambizioso: rialzare la Coppa dei Campioni dopo vent’anni.

Il 24 maggio 1989 il Milan, composto da Giovanni Galli in porta, Tassotti, Costacurta, Baresi e Maldini, Colombo, Rijkaard Donadoni, Ancelotti, Gullit e Van Basten, (con Virdis, Filippo Galli ed Evani), centrò l’obiettivo e conquistò la Coppa dei Campioni, la prima delle due dell’era Sacchi, che si concluse nel 1991 con in bacheca anche due Coppe Intercontinentali e due Supercoppe Uefa.

Questa squadra, formata a detta di Sacchi da uomini straordinari prima che campioni, è tutt’ora ricordata dall’UEFA, da World Soccer e da France Football come la più grande squadra di club di tutti i tempi.

A marzo del 2019, trent’anni dopo la vittoria di Barcellona, France Football ha collocato Arrigo Sacchi al terzo posto nella classifica dei 50 migliori allenatori di calcio di sempre.

Per tutti gli amanti del calcio, non solo tifosi rossoneri, sarà ricordato in eterno come teorico del bel gioco e filosofo di un calcio romantico, votato all’intrattenimento della gente, fiero assertore del “teorema sacchiano del divertimento”.

"Un giorno Van Basten mi disse: Guardi, mister, lavoriamo troppo, io così non mi diverto. Dico, guarda, io non ho mai saputo che facendo poco si abbia tanto, in ogni caso, noi ci dovremmo divertire per una proprietà transitiva, per come riusciamo a distrarre per due ore dalle loro problematiche tutte queste persone che vengono a vederci e ricordati che quando tu dai al tifoso il massimo impegno e delle emozioni, questi ti saranno riconoscenti e ti ricorderanno sempre”. Arrigo Sacchi.

L’episodio di “Mister Condò – Gli allenatori si raccontano” dedicato ad Arrigo Sacchi e il Milan del 1989, andrà in onda su Sky Sport Uno a partire da venerdì 24 maggio, alle 13.00 e alle 22.30, per tutti disponibile su on demand e Sky Go da sabato.