
Manchester City, 7 domande su Champions League e Premier
Esclusi dalle prossime due edizioni delle competizioni europee, la Uefa ha punito i Citizens a causa della violazione del Fair Play Finanziario. Una sentenza alla quale il club intende appellarsi, tuttavia lo scenario resta complicato: facciamo chiarezza su tutti i dubbi sciolti da Sky Sports

Non può che far parlare la notizia che ha sconvolto il calcio europeo: Manchester City fuori dalle competizioni europee per le prossime due edizioni, appuntamenti sfumati in Champions ed Europa League per le stagioni 2020/21 e 2021/22. Il durissimo provvedimento della Uefa va ricondotto alla violazione del Fair Play Finanziario, sentenza alla quale i Citizens intendono fare ricorso al Tribunale Arbitrale dello Sport. Una situazione dai tanti interrogativi, domande che proviamo a risolvere attraverso il punto di Sky Sports
FPF, Manchester City escluso 2 anni dalle coppe europee
1) IL DIVIETO VERRÀ ANNULLATO?
Ai dubbi ha risposto Kaveh Solhekol, giornalista di Sky Sports, interpellato a partire dall’eventuale dietrofront sull’esclusione: "Penso che il Manchester City abbia buone probabilità di rovesciare il divieto. Qualora non dovessero farcela al TAS, potrebbero rivolgersi al Tribunale Federale svizzero. La Uefa ha inflitto un divieto di due anni: perché non può essere ridotto a uno? In passato abbiamo assistito a sospensioni ridotte dal TAS, pertanto il City può sperare"

2) GUARDIOLA E I BIG ANDRANNO VIA?
"Pep Guardiola non ha mai interrotto anticipatamente un contratto nella sua carriera manageriale - ha precisato Solhekol -, lui stesso ha detto ai suoi giocatori che non se ne andrà prima della scadenza del suo attuale contratto nel 2021. L’eventuale clausola di rescissione, che potrebbe esercitare questa estate, non è mai stata confermata da lui o dal club. Sabato Guardiola ha parlato con i suoi giocatori sul campo di allenamento e ha detto loro che dovevano restare uniti. Alla squadra non ha dato alcun tipo di sensazione sull’eventuale addio al club"

"Per quanto riguarda i giocatori - prosegue Solhekol -, il Manchester City paga alcuni dei salari più alti del mondo. Personalmente non credo che i giocatori lasceranno il club a causa dell’esclusione dalla Champions League: ovviamente sarà un pensiero per alcuni di questi giocatori, ma credo che al momento il gruppo sia unito e si concentreranno solo sul calcio in particolare contro il Real Madrid. Potrebbe rivelarsi utile creare una mentalità 'noi contro il mondo'. Lo stesso vale per il direttore sportivo Txiki Begiristain e Ferran Soriano, amministratore delegato
Guardiola: "Esonerato se esco col Real? Perché no"
3) IL TITOLO 2013/14 SARÀ REVOCATO?
L’analisi di Solhekol prosegue: "È improbabile che accada anche se la Premier League sta indagando sulle violazioni del Fair Play Finanziario. Hanno regole molto simili a quella della UEFA, tuttavia non credo che la Premier prenderà decisioni fino a quando il City non avrà esaurito il processo d’appello. E qualora la Premier League dovesse prendere provvedimenti, penso che la decurtazione dei punti sia la soluzione più probabile: eventualmente andrà valutata in questa stagione o nella prossima"

4) QUALE SAREBBE LO SCENARIO PEGGIORE?
Tutte le possibilità vanno affrontate, compresa la più drastica come commenta Solhekol: "Se il divieto fosse confermato, Guardiola e i giocatori migliori (De Bruyne, Aguero e Sterling tra gli altri) sarebbero in partenza. Ma sarei sorpreso se ciò accadesse: il Manchester City ha un potenziale economico enorme"

"Guardando sul sito web del TAR - prosegue Solhekol -, esistono solo casi limitati nei quali è possibile presentare ricorso contro una decisione. In quanto parte dell'ECA (European Club Association), il City ha sottoscritto un memorandum d’intesa con la UEFA nel quale afferma che non sarebbero ricorsi ai tribunali internazionali per risolvere le controversie. Penso però che il club combatterà per questa situazione"

5) QUANDO SI SVOLGERÀ L'APPELLO E VERRÀ EMESSO UN VERDETTO?
"Ciò che la UEFA non vuole è che venga messa in discussione l'integrità della Champions League e che durante l'estate sorgano domande se sarà lo Sheffield United o il City nella competizione", risponde Solhekol. Lo stesso giornalista di Sky Sports sostiene: "Al TAS sono molto attenti al calendario sportivo, quindi cercheranno di affrontare rapidamente gli appelli. La data importante per la UEFA è luglio con l'inizio delle qualificazioni alla Champions League"

Ma sarebbe nell'interesse del City risolvere rapidamente la questione? "Potrebbe essere migliore trascinarla il più a lungo possibile - risponde Solhekol -, sono sicuro che combatteranno il più a lungo e il più duramente possibile. Non credo che sapremo quali club inglesi giocheranno in Champions League la prossima stagione fino all’estate"

6) QUANTO POTREBBE COSTARE IL DIVIETO A CITY?
Difficile stimare finanziariamente l’esclusione dalle competizioni europee, quesito al quale Solhekol prova a rispondere: "Almeno 100 milioni di sterline all’anno per non giocare in Champions League, stima basata sui diritti televisivi e i premi in denaro. Vanno tenuti in considerazione anche gli accordi commerciali legati alla partecipazione alla Champions: costerà almeno 200 milioni di sterline, oltre tutto diversi giocatori hanno clausole che dipendono proprio dal giocare la competizione come le presenze e i bonus legati ai gol"

7) COSA SUCCEDERÀ A RUI PINTO?
Parliamo dell'hacker portoghese che, attraverso Football Leaks, ha messo nei guai il Manchester City: "Al momento si trova in prigione a Lisbona - risponde Solhekol -, ha appena perso un appello e sta affrontando molteplici accuse di contraffazione, hacking e frode. Rui Pinto è stato anche accusato di aver corrotto persone relativamente alle informazioni che ha"