
Muller, Boateng e Neuer da Brasile-Germania a Bayern-Barcellona. Che fanno oggi gli altri?
Dall'8 luglio 2014 al 14 agosto 2020. Sono passati oltre sei anni, ma i protagonisti sono rimasti loro tre: Manuel Neuer, Thomas Muller e Jerome Boateng. C'erano quando la Germania sconfisse 7-1 il Brasile nel celebre 'Mineirazo' e ci sono stati nel quarto di Champions, dove il Bayern ha umiliato per 8-2 il Barcellona. E gli altri tedeschi in campo quella sera a Belo Horizonte che fine hanno fatto?

MANUEL NEUER. Il portierone tedesco è uno dei tre giocatori che ha vissuto da grande protagonista entrambe le sfide. Era lui il n° 1 della Nazionale di Loew nella semifinale di Belo Horizonte, quando l'unico a riuscire a trafiggerlo fu Oscar allo scadere. Nella sfida di Champions contro il Barcellona ha subito due gol, senza colpe, ma ha contribuito ad evitarne altri. Alla fine ha festeggiato il trionfo insieme al Bayern, al quale è legato da ormai 9 anni
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PHILIPP LAHM. Terzino destro e capitano di quella Nazionale, protagonista del 7-1 contro il Brasile, fu il classe '83. Allora anche lui giocava per il Bayern Monaco, ma nel 2017 ha deciso di ritirarsi. Ha già ipotizzato un possibile futuro dirigenziale nei bavaresi, ma prima vuole intraprendere la carriera di imprenditore e oggi ha già avviato alcuni progetti. È, inoltre, ambasciatore per la Germania in occasione dei prossimi Europei
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JEROME BOATENG. Altro titolare in campo in entrambe le partite è il centrale difensivo. Anche lui, come Neuer, è al Bayern ormai dal 2011 e nella gara contro i blaugrana è riuscito a contribuire a un altro successo destinato a finire nella storia. Il 31enne, inoltre, si è preso una piccola rivincita verso il Barça dopo la disastrosa prova di cui fu protagonista nello scontro diretto del 2014-15

MATS HUMMELS. Al suo fianco in quella Germania c'era il difensore classe '88, praticamente mai impensierito dai centravanti brasiliani durante la semifinale Mondiale. Allora giocava per il Borussia Dortmund, suo attuale club, ma nel mezzo ha giocato proprio per il Bayern Monaco (club nella quale ha fatto la gavetta nelle giovanili): 116 presenze tra il 2016 e il 2019

PER MERTESACKER. La semifinale Mondiale per Hummels durò un tempo perché, dopo 45 minuti, lasciò il posto al centrale nativo di Hannover. Allora giocava per l'Arsenal, club nella quale è tuttora ma con un ruolo diverso: dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, nel 2018, il tedesco è diventato infatti direttore del settore giovanile dei Gunners

BENEDIKT HOWEDES. Terzino sinistro protagonista nella sera del Mineiraizo fu il classe '88, passato anche dalla nostra Serie A con la maglia della Juve. Il tedesco campione del mondo militava al tempo nello Schalke 04, mentre oggi è fresco di ritiro: ha deciso di lasciare il calcio quest'estate dopo l'ultima esperienza con la Lokomotiv Mosca

SAMI KHEDIRA. Gioca ancora nella Juve, invece, un altro dei titolari tedeschi in campo nella sfida al Brasile. Il centrocampista fu anche autore del momentaneo 4-0 a favore della Nazionale di Loew. Attualmente fa parte, come scritto, della rosa dei bianconeri, mentre al tempo militava nel Real Madrid

JULIAN DRAXLER. Khedira fu sostituito da Loew dopo 76 minuti e al suo posto subentrò il trequartista. All'epoca, appena 20enne, riuscì a ritagliarsi un quarto d'ora importante in una partita finita nella storia. Militava nello Schalke ed era cercato dai top club d'Europa: attualmente, sebbene il suo talento non abbia mantenuto totalmente fede alle attese, è uno dei volti del Psg

BASTIAN SCHWEINSTEIGER. Il biondo di Kolbermoor fu in campo, invece, per tutti i 90 minuti nella sera del Mineirazo. Straordinario manovratore del centrocampo di Loew, guidava al tempo da leader anche il Bayern, dalla quale se ne sarebbe andato l'anno successivo in direzione Manchester. Dopo ha giocato a Chicago con la quale, lo scorso gennaio, ha chiuso la sua carriera. Oggi ha intrapreso il ruolo di commentatore tecnico per una tv tedesca

TONI KROOS. A completare il centrocampo, a Belo Horizonte, c'era il classe '90. Quella sera non solo mise in mostra una prestazione da gigante, ma si tolse anche la soddisfazione di segnare una doppietta nel giro di due minuti. Anche lui all'epoca militava nel Bayern ma, a Mondiale vinto, si sarebbe trasferito al Real Madrid dove gioca - e continua a conquistare trofei - ancora oggi

THOMAS MULLER. Terzo e ultimo protagonista sia a Belo Horizonte che al Da Luz è l'eclettico giocatore nativo di Weilheim. Fu lui a sbloccare la sfida contro la Seleçao, mentre contro il Barça è riuscito addirittura a far meglio: due le reti segnate dal n° 25 per un ragazzo che è cresciuto nel Bayern e non se ne è mai andato

MESUT OZIL. Nella semifinale della Coppa del Mondo, Loew si affidò al ragazzo di origini turche sulla trequarti. E Ozil ripagò la fiducia con un'eccellente prestazione che contribuì al clamoroso 7-1 finale. Allora come oggi vestiva la maglia dell'Arsenal, club dalla quale non sembra intenzionato ad andarsene

MIROSLAV KLOSE. A guidare l'attacco della Germania c'era Re Miro: e in quella magica sera segnò anche un gol che gli permise di diventare il leader dei marcatori all time nella storia dei Mondiali. Al tempo era anche il centravanti della Lazio, ultimo club della sua carriera prima del ritiro avvenuto nel 2016. Da qualche mese è tornato al Bayern (squadra nella quale ha anche giocato) nelle vesti di assistente dell'allenatore Flick

ANDRÉ SCHURRLE. Klose fu mandato in panchina da Loew al minuto 58, sostituito dall'attaccante all'epoca del Chelsea. E nella mezz'ora circa a disposizione riuscì a lasciare il segno non una ma ben due volte, firmando il 6° e 7° gol della sua Nazionale contro il Brasile. La sua carriera è poi proseguita altrove, ma dopo l'ultima esperienza in prestito allo Spartak Mosca ha deciso di ritirarsi. Quest'estate, a 29 anni, Schurrle ha appeso gli scarpini al chiodo