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Psg-Bayern, Flick da non credere: 35 gare, 3 trofei (1 ogni 98 giorni)

Champions League
©Getty

L'allenatore neocampione d'Europa, subentrato a Kovac lo scorso novembre, vanta numeri impressionanti: "Merito dei giocatori, durante il lockdown abbiamo gettato le basi per questo trionfo". E dopo la ripartenza il Bayern non ne ha sbagliata una: 15 vittorie su 15

PSG-BAYERN 0-1, GOL E HIGHLIGHTS

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Quante partite ci vogliono per un triplete? 35, se il tuo nome è Hans-Dieter Flick. Bundesliga, Coppa di Germania e ora anche la Champions League: un trofeo ogni 12 gare (o uno ogni 98 giorni se preferite). Un ruolino di marcia pazzesco per l'allenatore 55enne. Ancor più se si pensa a come tutto era iniziato: l'esonero di Kovac lo scorso 3 novembre, quella scelta tecnica fatta in casa che sembrava solo provvisoria. E che invece ha presto convinto il Bayern, poi tutti gli altri: 33 vittorie in 35 gare ufficiali, con 116 gol fatti e 26 subiti. Lo score diventa ancora più impressionante dopo il lockdown: 15 partite, 15 vittorie per Lewandowski e compagni, 21 consecutive considerando anche le gare prima della pausa. L'ultimo stop risale al 9 febbraio: 0-0 contro il Lipsia. E c'è anche quel clean sheet europeo: il Bayern Monaco è la prima squadra di sempre a vincere tutte le partite di una singola edizione di Champions League (11 su 11). Numeri da capogiro.

"Non c'era più rispetto per il Bayern, abbiamo cambiato tutto"

Lo aveva appena incoronato Coman, match-winner di Lisbona. Poi anche Flick è arrivato in zona mista: "Cosa vuol dire alzare la coppa? Non lo riesco ancora a comprendere", sorride l'allenatore del Bayern Monaco nel postpartita. "Merito della squadra: quando abbiamo iniziato a lavorare insieme a novembre leggevo che non c'era più rispetto per il Bayern, non si temeva più questa squadra", rivela Flick. "Negli ultimi 10 mesi abbiamo lavorato in modo sensazionale, sfruttando anche il lockdown per creare un gruppo ancora più unito e sviluppando le idee del nostro staff come l'allenamento da casa dei giocatori. Questo trionfo è merito di tutti, ma soprattutto loro. La conseguenza di un lavoro fatto insieme". I numeri dei campioni si spiegano così: "Abbiamo davvero sfruttato bene le nostre capacità offensive, ma anche in difesa abbiamo lavorato benissimo: con tanto pressing e la disponibilità di tutti", continua l'allenatore. "Com'è arrivato il triplete? Sicuramente grazie a un'atmosfera positiva che abbiamo creato giorno dopo giorno. Poi con la fiducia in noi stessi: giocatori, staff e società. Non era facile". E la mano di Flick? "Come ho detto sia nella pausa invernale che durante il lockdown, per quanto riguarda l'aspetto fisico abbiamo gettato allora le basi per la forma strabiliante con cui siamo arrivati qui. Ma il merito è tutto della voglia dei giocatori".

E il Bayern twitta...

La lunga notte di festa è scattata anche sui social, dove l'account ufficiale del Bayern Monaco ha voluto omaggiare il suo allenatore pochi istanti dopo il fischio finale: "Hansi Flick. E' così. E' questo il tweet". Semplice ed efficace. Come la guida che ha portato la squadra sul tetto d'Europa.

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