Shakhtar Donetsk-Inter, Conte: "Avversario forte, non si vince a Madrid per caso"

Champions League

L'allenatore nerazzurro alla vigilia della sfida con lo Shakhtar: "Questa partita non è paragonabile a quella di agosto, lì siamo stati perfetti e anche ora dovremo ripetere una gara molto attenta sotto tutti i punti di vista. Tanto rispetto per lo Shakhtar, ormai una realtà del calcio europeo, ma l'affronteremo con le nostre armi. Non si vince a Madrid per caso, questa vittoria ha cambiato la classifica del girone: sarà equilibrato, dovremo essere bravi a starci dentro e a qualificarci"

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L'Inter ha ritrovato il successo a Marassi contro il Genoa e ora punta a ottenere anche la prima vittoria in Champions League, dopo il pareggio per 2-2 nella gara d'esordio contro il Borussia Moenchengladbach. I nerazzurri faranno visita allo Shakhtar Donetsk, che invece ha iniziato il percorso europeo vincendo per 2-3 al Santiago Bernabeu contro il Real Madrid. Una gara difficile, dunque, per l'Inter, presentata così in conferenza stampa da Antonio Conte.

 

Cosa pensa del rendimento di Lautaro e Lukaku?

"Hanno ancora margini di miglioramento e possono diventare ancora più importanti per la squadra. È inevitabile che prima di fare raffronti con altri giocatori, bisogna vincere qualcosa. Alla fine è la vittoria che ti porta a ritagliarti un posto tra i migliori. Lautaro e Lukaku, essendo ancora giovani, hanno davanti a loro un bel percorso da fare, cercando possibilmente di vincere qualcosa d'importante".

Ci sono stati dei cambiamento rispetto a quando avete affrontato lo Shakhtar ad agosto (5-0 per l'Inter in semifinale di Europa League): che differenza ci sarà?

 

"Non si possono fare paragoni, in quella partita siamo stati perfetti sia in fase di possesso che di non possesso. Sarà importante ripetere una partita molto attenta sotto tutti i punti di vista perché lo Shakhtar è una squadra forte, con molti brasiliani bravi tatticamente e nel palleggio, molto veloci e bravi nelle ripartenze. Tre gol al Real Madrid non si fanno se non hai valori importanti, dobbiamo mettere in campo quello che abbiamo preparato e fare una buona gara. Lo Shakhtar è forte, è una realtà del calcio europeo e faccio loro i complimenti perché riescono sempre a trovare giocatori forti. Ricordo quando lo affrontai con la Juve, avevano Willian, Srna, Mkhytarian e Fernandinho. Oggi ne hanno altri sempre molto forti, abbiamo grande rispetto ma al tempo stesso ce la giocheremo con le nostre armi".

 

Gara decisiva per la Champions?

"L'Inter sta riacquistando una sua dimensione europea, il percorso dello scorso anno ha portato più esperienza in tutti quanti noi. Bisogna continuare a lavorare sul discorso della mentalità, della voglia di fare partita e di difendersi in avanti. A volte ci riesce meglio e a volte peggio, ma questa è la mentalità da avere e siamo sulla strada giusta. Abbiamo tanto rispetto per le altre squadre, ma è giusto guardare noi stessi e fare le cose nel migliore dei modi. Non voglio vedere mai passività nelle due fasi, voglio una squadra pronta ad aggredire il portatore di palla e creare quelle situazioni su cui lavoriamo e su cui stiamo migliorando. Sappiamo bene la partita da fare qual è. Lo Shakhtar ha battuto il Real e questo ha cambiato la classifica, ma sarà un girone equilibrato fino alla fine e noi dovremo essere bravi a starci dentro e a superare il turno".

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Come stanno Sensi e Sanchez?


"Per quello che riguarda Sensi, diventa difficile dare sempre dei tempi di recupero. Gli ultimi esami clinici dicevano che non aveva niente, ma il ragazzo sente sempre doloroso. Farà dei controlli più approfonditi. Sanchez ha un affaticamento, niente di particolare, ma è giusto che non si trascini il problema che si porta dietro dalla Nazionale. Deve recuperare per essere a disposizione al 100%".

 

Che crescita vedi nel gruppo? Vidal deve migliorare?

"Chiedere di più a Vidal è difficile, visto che sta giocando sempre. Non possiamo fare rotazioni, speriamo di recuperare presto Gagliardini. Ogni squadra ha margini di miglioramento, il problema è trovare il tempo per lavorare. Si gioca ogni 3 giorni, negli errori devi cercare di migliorare".

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Lautaro Martinez: "A Genova ero arrabbiato con me stesso. Felice all'Inter"

In conferenza stampa ha parlato anche Lautaro Martinez, che ha motivato la rabbia di sabato scorso: "Mi sono arrabbiato con me stesso perchè non ho fatto la gara che volevo, poi l'emozione ha influito, sono fatto cosi, mi è uscito da dentro. Oggi sono contento e pronto per domani. Lavoro ogni giorno per migliorare, per dare il massimo per l'Inter e per la squadra. Sono contento all'Inter e sono felice, lavoriamo per vincere. In futuro non so cosa succederà ma oggi sono felice qui all'Inter, i tifosi li ringrazio per tutto l'affetto che mi dimostrano". 

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