
Real Madrid-Inter, i doppi ex che hanno giocato con entrambe le squadre
Hakimi è solo l'ultimo calciatore ad aver indossato entrambe le maglie, pronto a sfidare il suo passato blanco in nerazzurro nell'attesissima sfida di Champions. Prima di lui (lanciato nel Real da un altro doppio ex come Solari) tantissime stelle. Le ricordi tutte?

Martedì 3 novembre, ore 21. Un punto per il Real e due per l'Inter, che nella doppia sfida di Champions si giocheranno il passaggio del turno dopo un inizio complicato di girone. Hakimi ci sarà, lui che è solo l'ultimo dei doppi ex della storia dei due club. Eccoli (siamo partiti dagli anni Novanta) divisi in tre gruppi:
- Dal Real all'Inter
- Dall'Inter al Real
- Chi ha giocato con entrambe

DAL REAL ALL'INTER
ACHRAF HAKIMI - Col Real "dei grandi" sedici le presenze, tante altre con le giovanili. A Madrid l'esterno tutta fascia ci arriva addirittura a otto anni, e sarà proprio un altro doppio ex come Santiago Solari a lanciarlo nel Castilla. Poi l'esplosione al Dortmund e il colpo estivo nerazzurro.

Quaranta i milioni investiti per lui da Conte, che lo ha immediatamente eletto come nuovo titolare della fascia destra.
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CHRISTIAN PANUCCI - Su quella stessa fascia c'è un precedente: dal Real all'Inter, ma l'anno era il 1999. Panucci - dopo gli anni al Milan con Capello - seguì "don Fabio" a Madrid diventando il primo italiano di sempre a vestire blanco. Non male. Così come i risultati: in tre anni una Liga, una Champions, una Supercoppa spagnola e una Intercontinentale.
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Nel 1999 il passaggio all'Inter per quelli che, oggi, il portale Transfermarkt valuta 9,3 milioni di euro. Un solo anno: quarto posto in A e finale di Coppa Italia persa contro la Lazio. Curiosità: ha giocato una sfida Real-Inter, dalla parte dei blancos: vincendo 2-0 nei gironi della Champions 1998-99.

SANTIAGO SOLARI - Come detto, è stato l'uomo che ha lanciato Hakimi nella formazione giovanile del Real, che allenava. 20 reti in 184 partite a Madrid per lui nella squadra dei "galacticos".

Nell'estate del 2005 il suo passaggio diretto in nerazzurro (per due milioni). E non sarà l'unico a fare quel percorso nella stessa sessione di mercato.

LUIS FIGO - Tra i "galacticos" lui, forse, ne era quello per eccellenza. Cioè il numero 10. Cinque stagioni a Madrid dopo il clamoroso e famoso trasferimento dal Barcellona. Vincerà, tra gli altri trofei, due campionati e una Champions.

All'Inter chiuderà la sua carriera, rimanendo legato ai colori nerazzurri come dirigente dopo il ritiro.

WALTER SAMUEL - Sempre estate 2005: triplo colpo dal Real dopo Solari e Figo. L'altro argentino sarà uno degli eroi del triplete che arriverà cinque anni dopo. A Madrid una sola stagione dopo gli anni a Roma, e zero trofei.

In nerazzurro vincerà tutto. Sarà titolare inamovibile della cavalcata Champions del 2010.

WESLEY SNEIJDER - Eroe del triplete lo fu anche l'olandese, incompreso a Madrid. Come Robben sarà "tagliato" nell'estate del 2009 dopo i colpi Cristiano Ronaldo, Kakà e Benzema. E proprio con il connazionale (ceduto al Bayern) si giocherà la finale di Champions di quella stagione.

L'epilogo è noto. Con l'Inter 22 gol e 36 assist in 116 presenze.

ESTEBAN CAMBIASSO - Aveva appena sedici anni quando il Real lo scovò tra gli Argentinos Juniors: la chiamata che non si può rifiutare. Dal Sudamerica a Madrid, i prestiti e due stagioni coi big dove vince campionato, Supercoppa Europea e Intercontinentale.

Ancora più indovinata sarà però la mossa dei nerazzurri, che nell'estate del 2004 lo comprano a parametro zero. Inutile dirlo, anche lui sarà uno degli eroi dell'Inter campione di tutto con Mourinho.

CLARENCE SEEDORF - Nell'Ajax targato 1995 (in finale contro quello che sarà il suo futuro, il Milan) aveva già vinto una Champions. Farà il bis a Madrid nel 1998, vincendo anche un campionato e imponendosi come titolare del centrocampo. L'Inter lo comprerà anche dopo esserne rimasta stregata: nei gironi della Champions 1998-99 segna due gol ai nerazzurri: uno all'andata e uno al ritorno.

All'Inter le cose non vanno ugualmente bene. Nel dicembre del 1999 arriva a Milano ma senza mai brillare (anche se quei due gol contro la Juventus…). Il famoso scambio di cartelli con Coco lo porterà sull'altra sponda della città meneghina, dove scriverà pagine eccezionali di calcio. Curiosità: lo stesso passaggio dal Real all'Inter nel 1999 lo farà anche il fratello Chedric, a livello giovanile; senza mai riuscire a ripetere le gesta di Clarence.

IVAN ZAMORANO - In quattro anni al Real vincerà tutto in Spagna, compreso un titolo di capocannoniere della Liga.

Il passaggio all'Inter avverrà nell'estate del 1996, 41 gol in 149 partite complessive, più la candidatura al Pallone d'Oro. Nella stessa partita dei gironi del 1998 del gol di Seedorf, segnerà anche lui, col celebre numero "1+8" sulla maglietta. Perché la 9 era di…

DALL'INTER AL REAL
RONALDO - Capitolo opposto: dall'Italia in Spagna. Così fece il Fenomeno, che sbarcò a Milano nel giugno del 1997. I gol, le magie, il Pallone d'Oro 1997, la finale di Coppa Uefa vinta con il suo doppio passo da urlo, i problemi al ginocchio, le operazioni e l'addio.

Andrà al Real sul gong del mercato estivo del 2002, restandoci fino al gennaio del 2007 quando farà ritorno a Milano, ma sulla sponda rossonera della città. L'esordio con gol (doppietta in 26 minuti) e una Liga vinta. Al Bernabeu farà ancora meglio un altro connazionale.

ROBERTO CARLOS - Presentazione in coppia: Caio a sinistra, un giovane Roberto Carlos a destra, appena arrivato dal Palmeiras. Il primo sarà un flop, il secondo sarà "solo" una cessione flop: una stagione e poi via al Real per l'equivalente di sei milioni di euro. A Madrid diventerà un campionissimo.

Saranno undici le sue stagioni al Bernabeu. Palmares? Tredici trofei tra cui quattro Liga e tre Champions League.

MATEO KOVACIC - L'ultimo dei trasferimenti diretti tra Inter e Real, penultimo (cronologicamente parlando) dopo il colpo Hakimi. I nerazzurri lo comprano dalla Dinamo Zagabria dandogli subito la maglia numero 10. Tra exploit e discontinuità, sarà ceduto al Real non senza grandi rimpianti.

I blancos lo pagano 38 milioni di euro, e lui mette in bacheca la bellezza di tre Champions, anche se raramente giocando da titolare con Zidane. Oggi è al Chelsea.

ALL'INTER E AL REAL
ANTONIO CASSANO - Genio e sregolatezza per eccellenza. Famosa la sua pelliccia il giorno della presentazione, meno memorabili le prodezze in campo, anche con il mentore Capello in panchina.

Sei anni dopo l'esperienza a Madrid andrà all'Inter: una sola stagione (il 2012-13), ripartendo poi da Parma.

FABIO CANNAVARO - Prima in nerazzurro, dopo gli anni della sua esplosione nel Parma. Anche per lui parentesi breve quella a Milano: andrà alla Juve nel giro di due anni.
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Sarà Real nel 2006, l'anno del Mondiale vinto con l'Italia. Due campionati vinti nelle prime due stagioni prima del ritorno a Torino.

BORJA VALERO - Una sola presenza per lui nel Real, curiosamente proprio nell'anno in cui firmò Cannavaro. In blancos ci era arrivato nel 1995, a soli dieci anni. Le giovanili e poi l'addio. Molti anni dopo, nel 2017 sarà nerazzurro. Per un totale di tre stagioni all'Inter.

SAMUEL ETO'O - Con Borja Valero ha condiviso la stessa maglia da ragazzino (lui partendo dal 1996). Idolo del Barcellona ma cresciuto nel Real.

Sarà idolo anche del popolo nerazzurro nella cavalcata triplete del 2010. Gol ma anche corsa e sacrificio al servizio di…

JOSÉ MOURINHO (e RAFA BENITEZ) - Non solo calciatori, c'è anche chi (nel calcio recente) ha allenato entrambe. José passò direttamente dall'Inter al Real dopo la notte di Madrid. Il suo successore in nerazzurro? Fu Rafa Benitez, che poi allenerà anche il Real nel 2015. Incroci del destino sull'asse Milano-Madrid.