Guerriglia in città, aggressioni e tubi in campo: ma che sta succedendo al calcio?
È stata una tre giorni sportivamente esaltante in campo per il calcio italiano con 6 squadre qualificate agli ottavi delle coppe, ma scioccante per quanto riguarda l'ordine pubblico. Dagli incidenti di Napoli e San Sebastian al tubo lanciato a Friburgo fino alle aggressioni a Bianco e Dmitrovic. La ricostruzione di tutto ciò che è successo dentro e fuori gli stadi europei negli ultimi giorni
- Caos nel capoluogo campano per il ritorno degli ottavi di Champions League. Ben 600 i tifosi dell'Eintracht Francoforte arrivati da martedì sera in città nonostante la vendita vietata di biglietti a tutti i residenti in Germania (poi limitata dal prefetto di Napoli ai residenti o nati a Francoforte dopo un primo ricorso del club tedesco)
- I tifosi tedeschi - tutti senza biglietto per la partita - sono arrivati nel primo pomeriggio di mercoledì a piazza del Gesù al termine di un lungo corteo che ha attraversato prima il lungomare e poi diverse strade del centro. Qui i sostenitori si sono rifiutati di salire sui pullman per rientrare in albergo e la situazione è degenerata...
- L'auto della polizia in fiamme durante gli scontri, danneggiate anche altre auto. Divelti sedie e tavolini dei bar presenti nell'area, utilizzati come oggetti da lanciare alle forze dell'ordine
- Fra le immagini apparse sui social c'è anche quella di un gruppo di persone, tutte col volto coperto, che scendono dai Quartieri Spagnoli in direzione dei tifosi tedeschi
- L'intervento delle forze dell'ordine ha permesso di tenere a distanza i gruppi di ultras del Napoli che volevano raggiungere e affrontare i rivali
- Caricati a bordo di 5 bus dell'ANM (azienda del trasporto pubblico del Comune di Napoli), i tifosi tedeschi sono stati portati sul lungomare Caracciolo nell'albergo nel quale hanno soggiornato. Il passaggio dei pullman è stato oggetto del lancio di pietre e bottiglie
- Come riportato dall'Ansa, è stata rinvenuta anche una pistola sul selciato nell'area degli scontri. Lo mostra uno dei video che circolano in rete
- Gli scontri sono proseguiti anche al termine della partita, vinta dal Napoli che ha centrato uno storico accesso ai quarti di Champions. Disordini in via Chiatamone, la strada che corre parallela al lungomare, nei pressi dell'hotel dove si trovavano gli ultras dell'Eintracht. Gli agenti hanno respinto l'assalto all'albergo di un gruppo di ultras del Napoli
- Nella giornata di giovedì tutti i tifosi tedeschi sono stati identificati e trasferiti fuori città verso Salerno, Roma e Capodichino per fare ritorno in Germania. Sono arrivati i primi arresti: 8 le persone fermate (3 ultras tedeschi e 5 napoletani) nei confronti dei quali sono già stati emessi altrettanti Daspo per periodi dai 5 agli 8 anni. Sono stati 6 i feriti tra le forze dell'ordine
- Gravissimi i danni nel pieno centro di Napoli, a Piazza del Gesù, dopo gli scontri di mercoledì. Si terrà sabato l’udienza di convalida degli otto arresti notificati dalla questura agli otto ultras. A tutti la procura di Napoli contesta i reati di resistenza e violenza nei confronti delle forze dell'ordine e lancio di oggetti atti a offendere. Al momento, però, non sono stati ancora notificati i provvedimenti ai legali degli arrestati e quindi alle ipotesi di reato già palesate se ne potrebbero anche aggiungere altre più gravi, come, per esempio, la devastazione
- Altri scontri fuori dal campo, stavolta nel pre-partita di Real Sociedad-Roma di Europa League. I bus dei tifosi romanisti, destinati allo stadio, vengono assaltati con il lancio di sedie e bottiglie che rompono i vetri delle navette
- Secondo alcuni testimoni oculari, pochi minuti prima dello scontro tra le due tifoserie, i tifosi baschi avrebbero cominciato a lanciare dei fumogeni contro la polizia obbligata a chiudere le strade dove stavano passando i pullman dei sostenitori giallorossi
- L'assalto dei tifosi della Real Sociedad si è verificato in Plaza Armerias nei pressi dell'arrivo dei bus romanisti
- Il Mundo Deportivo ha riportato il fermo di alcuni tifosi baschi e due romanisti, mentre i contusi sarebbero sempre due ultras entrambi giallorossi
- Al minuto 57 della sfida di Europa League tra Friburgo e Juventus, a gioco fermo, viene lanciato un tubo di metallo verso l'area juventina
- Fortunatamente l'oggetto non colpisce Bremer né altri giocatori presenti nelle vicinanze. Altra follia, stavolta accaduta all'Europa-Park di Friburgo
- Altro gravissimo episodio: è accaduto nel finale di Sivasspor-Fiorentina, esattamente dopo il gol del definitivo 1-4 segnato da Castrovilli. Protagonista Alessandro Bianco, centrocampista ventenne dei viola, aggredito da un invasore mentre la squadra festeggiava
- Entrato in campo al minuto 83 al posto di Amrabat, Bianco si porta subito le mani al volto
- L'aggressore e gli altri invasori vengono bloccati dalle forze dell'ordine prima che possano tornare sugli spalti
- Bonaventura e i compagni si assicurano delle condizioni di Bianco...
- ... che mostra tutta la sua rabbia all'uscita dal campo
- Le parole di Vincenzo Italiano, allenatore della Fiorentina: "Vergognoso, nemmeno il ragazzo s’aspettava una roba del genere. Adesso è negli spogliatoi con il naso rotto. Mi spiace tantissimo, sembrava una festa, con uno stadio così gremito hanno provato a spingere i loro calciatori, l’episodio finale ha sporcato questa serata"
- E il commento dello stesso Alessandro Bianco, che ha condiviso questa Instagram Story negli spogliatoi dello stadio di Sivas: naso e labbro sanguinanti, ferite evidenti come le sue parole significative
- Nel mirino il portiere del Siviglia, bersagliato e colpito dal lancio di accendini in Fenerbahce-Siviglia di Europa League. A vincere 1-0 saranno i turchi, eliminati però dopo lo 0-2 rimediato in Spagna. Altra disavventura per Dmitrovic nelle notti d'Europa...
- Lo scorso 23 febbraio, ancora in trasferta ma sul campo del Psv Eindhoven, Dmitrovic era stato pericolosamente avvicinato da un invasore che voleva aggredirlo. Niente da fare per il tifoso, immobilizzato dal portiere che aveva detto nel post-partita: "Meglio che non dica cosa avrei voluto fargli"