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Union SG-Inter, Chivu: "Inter ha il fuoco dentro. Doveva solo ritrovare fiducia". VIDEO

CHAMPIONS

Poker in Belgio e settima vittoria di fila tra campionato e Champions per la squadra di Chivu, che ha analizzato il momento a Sky: "L'Inter doveva mettersi alle spalle il finale della scorsa stagione, l'amarezza fa brutti scherzi ma questo gruppo doveva essere compreso e ha ancora il fuoco dentro. I giovani? Bisogna credere in loro. E i miei giocatori hanno qualità e margini di miglioramento"

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L'Inter è uno spettacolo e le vittorie di fila diventano sette. Prosegue la striscia di successi consecutivi tra campionato e Champions League, dove i nerazzurri viaggiano a punteggio pieno dopo il 4-0 all'Union Saint-Gilloise. Momento d'oro per la squadra trascinata dai gol di Dumfries e Lautaro prima di Calhanoglu e Pio Esposito, che si gode la sua prima rete nella competizione. Una festa per tutti, momento e partita analizzati a Sky Sport da Cristian Chivu: "L’Inter doveva trovare la fiducia e mettersi alle spalle quello che è stato il finale della scorsa stagione con le delusioni precedute dalle tante aspettative. Il calcio a volte è bastardo, ti porti dietro cose e l’amarezza fa brutti scherzi. Serviva fiducia, i giocatori dovevano essere compresi e… shakerati. Sono bravi, hanno ancora dentro il fuoco e la voglia di lavorare sodo per portare una stagione di nuovo ai vertici. La fiducia ai giovani? Quelli bravi e forti meritano un’opportunità e non bisogna guardare la carta d’identità. Se li aspettiamo troppo non saranno mai pronti: bisogna metterli dentro, provarli e vedere di che pasta sono fatti. Se hanno personalità, carattere e cultura del lavoro, quando li affianchi a compagni bravi diventa tutto più semplice. Bisogna credere in loro e dargli fiducia".

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Capello a Chivu: "Stai facendo come me al Milan"

Durante lo studio Champions di Sky, Fabio Capello ha rivolto i suoi complimenti a Chivu: "Sono contento per te, credo che hai fatto la stessa strada che ho fatto io quando sono arrivato al Milan entrando nella testa dei giocatori. Hai dato fiducia ai giocatori facendo ritrovare l’autostima. Hai fatto un lavoro tecnico e psicologico". La risposta di Chivu: "È tutto merito dei ragazzi, perché ci credono e accettano di essere allenabili e di fare gruppo lasciando l’ego da parte. Grazie per i complimenti, spero di avere avuto la metà della sua carriera. Mi auguro di essere un vincente come è stato lei, un top allenatore. Ho avuto la fortuna di essere stato allenato e accettato da lei potendo giocare ad alti livelli".

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"Questo gruppo può crescere ancora"

Chivu ha proseguito la sua analisi: "Io ho la fortuna di essere dentro a un gruppo fantastico, che ha qualità e margini di miglioramento nonostante una buona parte sia già di alto livello. Mi fa piacere quando accettano nuove proposte e si mettono a disposizione del gruppo". In chiusura sul Napoli, prossimo avversario in campionato e battuto 6-2 in Olanda: "Nella vita ho imparato che quando si vince bisogna godersela e non pensare alla partita successiva, perché non è mai scontato vincere. Sto pensando a quanto fatto di buono oggi, poi penseremo alla prossima”.

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"Bisogna anche dare delle carezze"

L'allenatore ha parlato successivamente in conferenza stampa: "Prendo quello che di buono abbiamo fatto oggi, non bisogna mai pensare al passato. Conta sempre l'ultima partita. Era importante fare la prestazione, vincere. Sono contento per quello che hanno fatto in campo i ragazzi, di non aver subito gol e di essere arrivato a 9 punti". Sul lavoro svolto sulla squadra: "Non si può dimenticare che fino ad aprile era una squadra stratosferica, giudicata soltanto perché non ha raggiunto determinati obiettivi. Avevano solo bisogno di essere compresi e difesi, allenati e a volte serve anche essere duri, le cose si dicono in faccia. Bisogna accettare la verità, lasciarsi alle spalle determinate delusioni e andare avanti con convinzione, voglia e passione. Io non ho fatto più di tanto: sono stato lì ad ascoltare, a dare qualche consiglio e qualche abbraccio. Bisogna anche dare delle carezze: quando ci sono dei problemi bisogna entrare nel cuore e nella testa e tirare fuori il meglio di loro. La strada è ancora lunga, non dobbiamo cascare nell'illusione. Il calcio è talmente bastardo che arriveranno anche momenti difficili: quando arriveranno, sapremo reagire". Su Pio Esposito: "Non guardo gol e assist, guardo il lavoro che sta facendo tutti i giorni e che fanno anche gli altri. Sono contento che ho a disposizione due giovani affamati, con personalità forte e qualità, ma soprattutto con margini di miglioramento".

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